Mi sono lasciata prendere in giro?

Buongiono, Sono Carola.
Vivo a Milano in questo appartamento dove per una serie di cose ci conosciamo un po' tutti e abbiamo la stessa eta'. Siamo quindi tutti amici Vivo li' da un anno e mezzo e dopo qualche mese si e' trasferito un ragazzo: V. con cui ho legato molto. Siamo simili tra noi, in termini di ambizioni, amicizie e abbiamo trovato subito cose di cui parlare.
Lui usciva nel frattempo con una mia amica. Il loro rapporto oscillava per numerose litigate e gelosia di lei nei suoi confronti. Mentre stavano insieme, una sera ha cercato di baciarmi e io l'ho allontanato perche' non ferirei i sentimenti di un'amica e sinceramente non ero neanche attratta da lui. Nel frattempo stavo iniziando una storia con il suo amico e quella notte siamo stati insieme. Una storia finita dell'arco di un paio di mesi perche' non c'era nessun sentimento da entrambe le parti. Siamo ancora in buoni rapporti. Ad aprile anche lui si lascia definitivamente con la mia amica.

Nel frattempo continuava a prendermi in giro per la storia con il suo amico e continuava a dire che lo amavo chiamandolo il mio ragazzo anche dopo la rottura. Il nostro rapporto in termini di amicizia e' andato avanti fino a settembre senza problemi. Anzi mi dava sempre un consigli, mi spronava a cercare lavoro e aveva sempre una parola per me. Diciamo che e' la persona che aiuta sempre gli altri in difficolta'.
A settembre, dopo un serata tra amici ci siamo avvicinati e restati soli ci siamo trovati a letto insieme ma non abbiamo dormito insieme perche' sono tornata al mio appartamento. Dopo 2 giorni mi chiede come e' stato e se mi era capitato di fare sesso con amici prima. Io metto le cose in chiaro dicendo che comunque nulla cambiava ed eravamo amici, che questo non doveva compromettere il rapporto tra noi. Lui era in imbarazzo, rideva ma mi dava ragione.

Dopo una settimana prova a scrivermi mentre era con un amico in giro e non gli rispondo. Dopo qualche giorno mi chiede arrabbiato perche' non avevo risposto ma lascia cadere la cosa velocemente
Nelle settimane successive pero' continuiamo ad avere degli 'episodi
Nel frattempo conosciamo nuove persone. In particolare un ragazzo tedesco che si e' trasferito da poco. Il tedesco e' una persona timida ma di cuore. Si e' preso una cotta per me (a detta di tutti perche' e' alquanto palese la cosa) ma non ha mai avuto un approccio diretto. E' una delle persone che vediamo piu' spesso insieme e talvolta V e' infastidito dalla sua presenza. Ovviamente ha anche iniziato a chiamare il tedesco mio ragazzo come l'altro amico. Ho in prevalenza amici maschi a cui
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Forse si e' interrotta prima di formulare la domanda a noi.
Lei sembra avere atteggiamenti molto disinvolto e disimpegnati riguardo i rapporti sessuali.
Non vedo traccia di sentimenti.
E non posso indovinare la Sua domanda.
Se Lei sta bene cosi' qual'e' il problema?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la veloce risposta. Effettivamente mancano delle parti che provo a dividere in piu' messaggi. Mi scuso ma e' un racconto lungo.

in prevalenza amici maschi a cui sono molto legata e con cui ho un rapporto molto bello e senza ambiguita' da entrambi i lati e periodicamente tutti loro diventano i miei ragazzi stando a V.

Un giorno mentre eravamo insieme mi accorgo di provare qualche cosa e la cosa mi spaventa come non mai. Ho avuto un paio di brutte esperienze nel passato e ho problemi a fidarmi delle persone. Molti dicono che sono come un gatto che prima scruta da lontano in maniera fredda e poi cambia atteggiamento per diventare molto piu' socievole. Non che sia distaccata con le persone, anzi mi lego molto ai miei amici ma ho bisogno di tempo e difficilmente lascio trapelare le mie emozioni anche dopo aver instaurato un rapporto di amicizia solido. Spesso indosso una maschera per nascondere cosa mi passa per la testa.

Capisco di provare qualche sentimento ma sono decisa a non volere nulla da lui. E' 3 anni piu' giovane di me, abbiamo troppi amici in comune. Ma quello che mi terrorizza di piu' e' che ha un carattere piu' forte del mio sotto certi aspetti. Ed e' l'unica persona al mondo di cui non riesco ad avere un quadro completo e mai soo davvero riuscita a capirlo.

Questo accadeva a Ottobre, quando io inizio a scendere un po' in depressione per problemi sul lavoro (che intanto cercavo di cambiare) e altre cose. Mille volte lui cercava di chiedermi cosa avevo, ma io non rispondevo mai un po' perche' non riuscivo a esprimere le mie emozioni, un po' perche' non volevo lasciarmi andare con lui. Cercava intanto anche di coinvolgermi in attivita' con altre persone per farmi uscire di casa.

Malgrado cio', nello stesso periodo, intreccia una relazione con un'amica del tedesco che era in visita per due settimane. Stavano sempre insieme, dormivano insieme e lui aveva cura di sbattermi la relazione in faccia. Un giorno eravamo a bere in giardino con degli amici e, mentre lo ignoravo, lui cercava di attirare la mia attenzione co battute varie e un'espressione da schiaffi in faccia che alla fine anche la ragazza se ne era accorta e mi inziava a fissare in cagnesco. Lei alla fine se ne torna a Berlino, lui l'accompagna in aereoporto, si sentono per alcuni giorni e alla fine lui mi dice che anche se era preso gli era passata subito.

Nel frattempo io cambio lavoro e apro una societa' di servizi informatici con altre persone. E lui ne era orgoglioso e felice (vuole anche lui aprire qualche cosa di suo in futuro anche se e' ancora nelle prime fasi della sue carriera e, anche se molto ambizioso e studioso spesso si sente stretto nella sua funzione). Una sera mi addormento sul tavolo della cucina (capita spesso... lo trovo cosi' comodo) e V. entra in casa per portare delle cose alla mia coinqulina. Mi vede e mi accarezza la testa per svegliarmi dicendo di andare a dormire. Io li dico che il giorno dopo avrei dato il preavviso per licenziarmi dal mio precedente lavoro e lui orgolioso, con davvero un sorriso commosso mi dice che e' felicissimo per me.

Dopo qualche tempo riprendono i nostri episodi...

Questa volta sembra che ogni notte oscilliamo tra dolcezza e combattimento. Con blocchi nello stare insieme, scherzi, momenti di dolcezza e nulla piu'.

Nessuno sospetta di questa nostra relazione e cerchiamo di mantenerla segreta.

Nel frattempo il nostro rapporto cambia. Siamo sempre amici con momenti di vicinanza ma spesso mi prende in giro e scherza con lo scopo di farmi innervosire. Sminuisce il mio lavoro e la compagnia, altre volte mi prende in giro per i locali che frequento dicendo che sono troppo fighetti (ma sa bene che giro un po' ovunque, che sia un mega locale o la bettola sotto casa), mi prende in giro perche' sono vestita alla moda ecc. Allo stesso tempo fa apprezzamenti sulle stesse cose: i miei vestiti, il lavoro, i locali dove vado.

Una sera succede un fattaccio. Eravamo a una festa con tutti gli amici in giardino. Io arrivo e lo vedo parlare con il migliore amici che e' come un fratello per me, il ragazzo con cui sono stata e la sua ragazza. Io ero con il tedesco nel frattempo.
Sento che dice al primo migliore amico che lo facevo innervosire, poi ha avuto una scenata di gelosia mente parlavo con lui e l'ha fatto entrare in casa. Uscendo ho sentito che V gli urlava e' complicato. Il suo migliore amico e' come un fratello minore per me ma non abbiamo mai parlato del rapporto con V. perche' so che non tradirebbe la sua fiducia.

Quella sera mezzi ubriachi, ci troviamo a letto insieme. Lui inizia a fare discorsi deliranti dicendo che indossa una maschera per non fare vedere le sue emozione e dicendo che molti pensano che sia un donnaiolo senza sapere che puo' essere peggio. Dopo lo facciamo e poco dopo abbiamo una litigata. Ha un attacco di panico e inzia a camminare per la stanza, a dire cose senza senso, a dire che sono sempre gentile come per prendermi in giro. Io lo caccio e lui per tutta risposta mi manda a quel paese. Il giorno dopo lo scopro che mi guarda dalla finestra con aria colpevole. Non ci parliamo per una settimana e quanto rispendiamo il discorso lui dice di non ricordare, che non mi guardava perche' si sentiva in colpa ma perche' lui mi controlla sempre.

Nei giorni successivi vedevo che cercava di riprendere la mia fiducia, guardandomi con occhi dolci, cercando di trovare spazio solo per noi per parlare del piu' e del meno ed era infastitido da altre persone che si intromettevano. Non succede nulla fino al giorno che dobbiamo portare il migliore amico in ospedale perche' si era fatto male e lui era contento che li accompagnavo con la macchina e che stavo con loro li'. Era davvero riconoscente. Passiamo la notte insieme (managgia a me).

Da quel momento cambia il modo di atteggiarsi nei miei confronti. Spesso mi diceva di amarmi (scherzando) e non rispondeva alle miei battute quando gli dicevo che e' falso o che non si scherza sull'amore, davanti alle altre persone dice che quando prende in giro una ragazza e' perche' ci tiene, dice che parla di me a sua madre ecc.

A dicembre io lascio l'appartamento per un mese per viaggi di lavoro e per tornare a casa dei miei a Venezia. La sera che stavo per partire era nervoso e a bassa voce, perche' c'era altra gente, mi chiede di comportarmi bene. Durante la mia assenza ci sentiamo per messaggi e quando torno era davvero felice di vedermi almeno pensavo. La sera dopo usciamo per andare in un pub e continuava a dire che sarebbe uscito solo se c'ero io, si complimentava con me, era affettuoso anche davanti alle altre persone (ripeto: loro non sanno nulla). La sera torniamo a casa con la mia coinquilina e il suo ragazzo e lui mi abbraccia davanti a loro. Dopo che vanno via, mi chiede se lo ho tradito mente ero via. Io gli rispondo che non siamo una coppia quindi non conta cosa sia successo (nulla in realta'... perche' durante la lontanaza io mi sono accorta di tenerci molto a lui), che non litighiamo mai e che anche se vediamo altre persone noi torniamo insieme sempre. In realta' abbiamo avuto tutti e 2 appuntamenti prima del riavvicinamento prima della partenza(da parte mia non hanno portato a nulla, erano solo uscite senza un bacio o altro, da parte sua non so) e il fatto e' che non so come ma sembrava sempre capire se uscivo per un appuntamento o solo con amici. Senza che dicessi nulla in giro.

Quella sera mi ha baciato e si lamentava che non lo bacio mai io. Passiamo una notte insieme stupenda, il giorno dopo andiamo a fare commissioni insieme e tutto sembra perfetto. La sera pero' cerca di farmi ingelosire facendomi vedere un messaggio che la ex (la mia amica) le ha scritto. So che tra i due non c'e' nulla e lei frequenta un altro ragazzo, ma sembra che volesse solo farmi arrabbiare.

Nei giorni successivi mi sorrideva sempre, mi faceva gli occhi dolci tutto il tempo, se stavamo con gli altri amici si metteva vicino a un tavolo solitamente appoggiando una gamba contro la mia per avere il contatto fisico con me. Mi paragonava sempre alla madre che e' il suo punto di riferimento, scherzando diceva di amarmi, che siamo una coppia ma io non lo so, che andremo a vivere insieme ecc.. Io rispondevo con battute perche' ho la tendenza a non fidarmi e poi non faceva altro. Non mi portava fuori, non veniva a cercarmi per guardare un film insieme o altro.

Una sera provo a baciarlo e lui si ritira. Gli chiedo perche', se c'e' un'altra e lui risponde togliendo lo sguardo e ridendo in un modo amaro come sembrare a dire ma che dici. Quando gli chiedo cosa succedeva e se era un mio errore pensare che ci stavamo avvicinando lui, con fatica per le mie domande, mi dice che e' fatto cosi' e non vuole essere dipendente dalle persone, inclusi gli amici. Poi mi chiede di non essere arrabbiata e andando via mi prende per il braccio chiedendomi una cosa su una storia che mi preoccupava. Io mi sono sentita morire.

Nel frattempo, dopo qualche giorno di distacco, lui si avvicina, mi fa battute sull'amore ecc come prima, mi aiuta con delle cose che gli avevo chiesto tempo fa, ha un grosso colloquio e ne ha voluto parlare prima con me che con gli altri per avere una mia opinione ecc.. Un giorno entro in casa e lui parlava con la mia coinqulina. Si erano salutati ed era gia' sulla porta, ma quando mi ha visto sulla porta, ha cercato di passare del tempo con me, di tenermi a parlare, mi ha chiesto cosa facevo il venerdi' e quando ho detto che andavo da mia madre ci era rimasto male. Poi si avvicina di scatto, come per baciarmi, ma toglie lo sguardo dicendo no, cambia tono di voce e va via.

Una sera, mentre eravano a una cena, rimaniamo soli. Scherzavamo normalmente ma appena entrano i miei amici che erano usciti a prendere la pizza lui si prende la testa tra le mani e sussurra che e' difficile stare vicino a me. I miei amici sono subito entrati, impedendomi di ribattere alla battuta.

Sabato scorso lo abbiamo fatto di nuovo. Io ero infuriata con me perche' ancora una volta ero caduta nella trappola. La mattina dopo viene invitato a pranzo dalla mia coinquilina, con cui sono molto amici e tendono a mangiare insieme la domenica, e sembrava felice di passare tempo con me a parlare, giocare ecc. Poi la mia coinqulina chiede se vogliamo fare qualche cosa la sera e poi si corregge chiedendo se lui avrebbe visto quella ragazza di cui parlava. Io muoio.

Aveva un appuntamento. Si accorge che sono arrabbiata e mi segue quando vado in camera. Mi prende in giro su alcune cose, sui regali del mio ragazzo ossia il tedesco, mi blocca la strada e cos' via dicendo. Io lo ignoro completamente e gli rispondo per versi. Anzi ha detto che lui non mi ha fatto cosi' tanti regali ma mi ha dato il cuore. Falso come Giuda no?

Ieri ha visto che fumavo. Avevo smesso ma ero troppo nervosa. Lui sa che fumo solo quando sono nervosa o triste e la prima cosa che mi ha chiesto e' se ho ripreso a fumare e perche'. Cercava di parlarmi del piu' e del meno, mi faceva vedere cose sul telefono e sembrava nervoso. Gli chiedo "allora come e' andato l'appuntamento" e lui bene ma non ha voluto dire nulla. Quando gli ho detto che 2 ragazze in meno di 24 ore era troppo schifoso anche per lui ha detto non e' come pensi (cosa dovrei pensare?) e cercava di evitare il discorso. Io me ne sono andata.

Detto cio' stamattina era a colazione con la mia coinqulina (sta ragazza adora fare pranzi e colazioni con lui sembra!). Lei dice che potremmo prendere un appratemento piu' grande e bello insieme visto che siamo molto amici. Gli chiede se quando gli scade il contratto ha intenzione di andarsene, e lui dice "non so magari potrei... Lascia stare stavo per dire una cosa stupida". Come per lasciare intendere che puo' andare con lei. Non so se lo ha fatto per farmi innervosire (sa come usare le parole) ma pua' davvero progettare la vita con una che ha visto 2 volte?

Avevo bisogno di sfogarmi perche' non ho molte persone a cui raccontare questa storia, avendo troppi amici in comune.

Posso essermi illusa che il suo fosse solo un gioco? Che non ci fosse nulla e quelle frasi fossero false?

La sua puo' essere una paura di impegnarsi con me perche' troppo simile a a lui, alla madre, piu' affermata sul lavoro? E poi perche' dirmi quelle cose dolci se fosse solo per portarmi a letto se era gia' riuscito a sedurmi?

Perche' ora come ora mi sento presa in giro e trattata come un oggetto. Effettivamente ho sempre avuto problemi nel legarmi alle persone e appena avevo paura di avvicinarmi a qualcuno scappavo a gambe levate, magari con altre persone. La verita' e' che voglio innamorarmi e stare con qualcuno e lui e' il primo ragazzo con cui voglio davvero stare insieme seriamente. Anche con lui all'inizio era cosi' ma i miei sentimenti sono cambiati nei suoi confronti, sorpattutto da quando essendo stati lontani per tanto mi sono accorta di tenerci molto.

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Il Suo lunghissimo scritto e' pieno di sue supposizioni, sue fantasie, sue conclusioni.
Ma tutto convoglia alla fine, a me sembra, in una assoluta solitudine. A cui lei sta tenacemente aggrappata.
Non c'e davvero nessuno vicino a lei se non per fugaci "episodi", termine che, mi sembra lei usi per definire rapporti sessuali.
E anche il suo scritto sembra, si', solo uno sfogo.
Una maniera "mentale" ma non affettiva non emozionale, di dare un senso a cio' che vive. Forse "vive" e' persino un termine troppo forte.
Nel suo mondo sono tutti "amici" con cui non sembra avere alcun rapporto d'amore di vicinanza.
Se lei staziona da tempo in questa situazione cosi' "piena di gente" ma in realta' cosi' "vuota" di contenuti forse dovrebbe chiedere un aiuto psicoterapeutico per Lei. Per riappropriarsi di una identita' meno "volatile" in cui possano trovare spazio sentimenti, timori, speranze perseguite senza sfuggire per timore di venirne invasa.
Forse e' per sentirsi consigliare questo che ci ha scritto. Entrare in un mondo interiore fatto di affettivita' puo' essere terrorizzante, ma indispensabile per un essere umano.
Ci pensi un po'!
Buona serata!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoresa,

grazie per la risposta.

In effetti è vero. Sono la prima ad ammettere che nel passato scappavo da possibili relazioni per la paura di essere coinvolta e mostrare me stessa. In altri momenti invece scappavo perche' concentrata sul lavoro.

Lui è la prima persona con cui spesso mi sono esposta o con cui sono stata in alto e in basso allo stesso momento per la felicità di passare in tempo con lui, condividere le nostre idee e allo stesso tempo triste perchè non sapevo dove andava la situazione. E le affermo ancora che anche con lui all'inizio cercavo di mantenere le distanze perchè preoccupata dal fatto di essere vicini di casa e lui poco piu giovane di me.

Per quanto riguarda le amicizie non credo di avele esagerare. Siamo in totale 5 persone della stessa età, nessuna delle quale è originario di Milano e quindi per vicinanza e mancanza di altri legali ci siamo avvicinati tra noi instaurando un rapporto di amicizia. Ammetto anche che le persone con cui sono maggiormente legata vivono in un'altra parte di Milano, non nel mio palazzo.

In verità ho anche cercato di eliminare ogni mia emozione o interpretazione per scrivere un racconto oggettivo, in cui raccontare i fatti eliminando ogni valutazione soggettiva che potrebbe aver portato il lettore a interpretare il racconto attraverso di me. Ho riportato anche i fatti, le parole e commenti da parte di V senzza aggiungere nessuna fantasia. Quelle cose sono successe davvero e i comportamenti contrastanti mi hanno portato in grande confusione.

Certamente questo racconto è anche uno sfogo per cercare un aiuto esterno, ma di una cosa sono certa: provo forti sentimenti per questo ragazzo. Ma lei crede che forse sia stata io a cercare di vedere un interesse o qualcos'altro in questo ragazzo per colmare una mia solitudiine e ogni volta che lui sembrava avvicinarsi o diceva frasi carine in realta' era solo un suo gioco?

[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Se dalla Sua scheda non apparisse la sua reale età, si potrebbe pensare al diario di una 13enne.
Anche la difficoltà nel sintetizzare, di stare dentro il numero di parole previste fa parte di questa età.

Dalla Sua lunga lettera emerge una certa discrepanza tra il livello di aspirazioni, ambizioni e realizzazioni professionali
( <<io cambio lavoro e apro una societa' di servizi informatici con altre persone.<<)
e l'ambito affettivo/emozionale.

Riguardo alla Sua ultima domanda in #4, mi è impossibile rispondere, considerato che ci chiede un parere su stati d'animo Suoi e di un altro che non conosciamo di persona e su cui potremmo fare fantasiose ipotesi.

Può partire dalla Sua certezza
<<ma di una cosa sono certa: provo forti sentimenti per questo ragazzo. <<
per mettere un po' d'ordine nella Sua vita affettivo/emotiva.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Potrebbe darsi cara Signorina.
Lei sembra molto schermata. Averne un immenso bisogno. E certi bisogni volenti o nolenti condizionano il nostro sentire. Il nostro percepire la realta'.
Comunque non e' certo questa la sede ove disquisire su temi cosi' profondi.
La invito se vorra' fare chiarezza in se' a parlarne con uno psicoterapeuta.
Il mio orientamento psicodinamico mi porta a suggerirLe una psicoterapia di questo tipo per approfondire i numerosi temi esistenziali che la interessano.
I miei auguri!
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse,

grazie a entrambe per il vostro aiuto.

Sicuramente il mio post era molto lungo, a causa della voglia di inserire i vari dettagli in parte in contrasto sul rapporto con questo ragazzo.

Inoltre potrebbe sicuramente mostrare un certa immaturita' affettiva perche' come detto questo e' il primo ragazzo con cui vorrei iniziare una storia seria. Il 2014 e 2015 sono stati anni duri in cui mi sono focalizzata solo sul lavoro e in particolare nel 2015 lavoravo per una societa' dove non avevo futuro e dove tutti i dipendenti venivano trattati malamente. Questo mi aveva portato a problemi di depressione da cui sto uscendo ora.

Sono sempre stata spronata dalla mia famiglia a dare il meglio e avere successo nel lavoro, quindi per me e' sempre stato importante trovare la serenita' sul lavoro perche' pensavo che avrebbe portato a maggiore fiducia nella vita privata.

Era sempre lui inolte a spronarmi a cercare un lavoro migliore che mi facesse sentire realizzata. Forse mi sono illusa passando le notti insieme e alcuni momenti di intimita' potesse esserci qualche cosa di piu' mentre da parte sua c'e' affetto sicuramente ma forse solo in termini di amicizia e le sue battute sono il suo modo di avere un gioco con me,

Grazie del vostro aiuto e buona giornata
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
E' stato un piacere.