Incapacità di cambiare vita

Grazie della disponibilità dei dottori che sopportano questo sito.Ho un problema e più nella mia vita.Vivo nel meridione d'Italia e come tutti sappiamo abbiamo grandi problemi di lavoro.Guardando a livello nazionale mi rendo conto che nel nord vi sono ancora offerte di lavoro nel mio settore.Ora basterebbe trasferirsi per provare a cambiare vita e magari trovare questo benedetto lavoro.Il vero problema sta nel fatto che non avendo nessun appoggio di conoscenza e compagnia dovrei partire del tutto all'avventura.Ma il problema sta nel fatto che ho una certa ansia che mi blocca e non mi fa partire.Volevo capire il motivo di questo blocco e come risolverlo visto che ne va del mio futuro.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro Signore,
Un cambiamento come quello che Lei ipotizza non si affronta mai a cuor leggero.
Si tratta di lasciare la propria vita, il proprio ambiente e qualche resistenza e' da mettere in programma.
Cerchi di essere ottimista e di immaginare che dopo un periodo di spaesamento le cose si metteranno bene.
Lo hanno fatto in tanti e dopo qualche difficolta' iniziale si sono inseriti.
Cominci a prendere contatti per ridurre le incognite: Dove abitare, a quali ditte inviare crricula.
Questo come inquadramento iniziale.
Poi un po' di fiducia in se' ci vuole! Le sembra?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei non è un ragazzino.
E dunque posso immaginare che nella Sua zona abbia cercato, si sia dato da fare, abbia fatto lavori temporanei, volontariato?

Inoltre occorre che Lei faccia su di sè un "bilancio di competenze" al fine di decidere cosa scrivere su un curriculum..

Infine: quanta è la Sua capacità di adattamento?

Il problema ansia: se è paralizzante occorre che Lei la affronti, attraverso alcuni colloqui con un nostro Collega. Magari presso il Consultorio, dove non c'è esborso.
Glielo consiglio vivamente, se è "fermo" da un po'.

Saluti cordiali.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio le vostre risposte,ma in parte quello da voi scritto lo capivo da me.La mia richiesta aiuto che vi ho inviato sta nel chiedervi come possa fare a contrastare questo senso di ansia che mi blocca.Cioè l'ansia è dovuta dal mio "io" che non vuole lasciare la mia terra e con tutti i pro e contro o magari è ansia dovuta al fatto che potrei essere a 2 passi da un cambiamento della mia vita e magari potrebbe essere un fatto positivo?Vorrei capire cosa sia per vedere come comportarsi.Questa ansia avvolte accompagnata da cattivo umore..Questo è il problema per il quale chiedevo l'aiuto degli specialisti!
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<quello da voi scritto lo capivo da me.<<
Bene. Ma le cose capite Le ha anche poi messe in pratica? Capire talvolta non fa spostare di un millimetro...

<< capire il motivo di questo blocco e come risolverlo<<
Lei ci chiede di "interpretare", a distanza e senza mai averLa incontrato di persona, un sintomo molto diffuso e generico: l'ansia. Cosa che è impossibile fare online più di quanto sopra.

Le diamo:
- linee di approfondimento, che troverò ampiamente nelle letture indicate qui sotto se avrà la pazienza di leggerle con attenzione

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/832-sconfiggere-ansia-e-depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta.html

- e un'indicazione specifica: la consulenza di persona presso un/o Psicologo/a.
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
Come Le ha suggerito la collega Dr. Brunialti le cause dell'ansia si trovano dentro di Lei e occorre la mediazione di uno psicoterapeuta per aiutarLa a comprenderle davvero e a fronteggiarle.
Certamente lasciare la propria terra,la propria famiglia, la propria vita puo' creare ansia. E accadrebbe a chiunque si trovi a dovere ipotizzare un tale cambiamento. Non la chiamerei neanche ansia, ma "preoccupazione", che come indica la parola costituisce la somma di tutti i pensieri e le idee che vengono formulate quando ci si appresta ad affrontare qualcosa di nuovo.
Che Lei comunque abbia una speranza che questo progetto possa essere positivo e' la parte ottimistica e realizzativa del Suo pensiero.
Lei sta mettendo a punto un progetto in modo complessivo.
Direi che questa consapevolezza debba guidarLa con serenita'.
Se invece si rendesse conto che i timori non possono essere scacciati da alcuna consapevolezza realistica allora forse si sta esprimendo in Lei qualche difficolta' che andrebbe analizzata!
I migliori auguri!