Tachicardia e stordimemto

Salve,è da ormai un anno che avverto spesso tachicardia e senso di spossatezza...
Ho effettuato diversi ecg analisi del sangue e urine ed analisi tiroidali tutto negativo..e sempre stato detto ansia e stress...
Premetto che non fumo e non bevo alcolici solo qualche caffè ogni tanto...proseguo la mia vita tranquillamente e inoltre sono anche una persona di solita allegra ma a volte questi sintomi quando li avverto mi portano un pò di preoccupazione..tipo alzandomo di scatto dal divano o salendo tranquillamente le scale avverto questi battiti piu forti e accelerati o a volte anche a riposo sento tonfi al cuore e a volte nodo alla gola..
Ora dico se così è vero che sia ansia stress possibile che si protrae per tutto questo tempo?inoltre a lungo andare può portare problemi seri al cuore?grazie
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Se da circa un anno avverte la sintomatologia descritta ("battiti più forte, accelerati, tonfi al cuore, nodo alla gola") e gli esami clinici e strumentali ai quali si è sottoposto, danno esiti negativi, è molto probabile che si tratta di ansia come le è stato detto.

Le emozioni sono segnali/informazioni che è molto importante cogliere perché parlano di noi e/o di quello che avviene intorno a noi.

L'ansia è un emozione che non sempre riconosciamo come tale e quindi quando la mente non parla, "parla" il corpo con le somatizzazioni che lei descrive.

La parola ansia deriva etimologicamente dal latino angere ossia “stringere” ed è associata con l’idea di strettezza, costrizione e imbarazzo.

Per rispondere alle sue domande:
1) certo che è possibile che ansia e stress si protraggano per molto tempo se non si interviene in modo specialistico/psicoterapico su questa emozione che a volte, per: intensità, frequenza e durata... diventa disfunzionale.

2) molti studi e ricerche epidemiologiche, sia nazionali che internazionali, correlano un tratto di ansia prolungato anche a problematiche cardiache come: angine, aritmie, infarti del miocardio.

Ansia e cuore sono strettamente correlati. Non c’è stato d’ansia che non si rispecchi nel cuore modificandone la frequenza e il ritmo del battito cardiaco; questo perché esiste uno stretto legame tra anima e corpo, tra le esperienze psichiche e le esperienze del corpo.

Oltretutto ci sono dei parametri che consentono a medico e psicologo di distinguere la tachicardia esclusivamente cardiologica dalla tachicardia dello stato d’ansia, prendendo proprio in considerazione 2 caratteristiche fondamentali del battito cardiaco:

* frequenza del battito cardiaco; se la tachicardia si mantiene entro i 130 battiti al minuto ci troviamo quasi certamente, di fronte a una tachicardia su base ansiosa di pertinenza psicologica/psicoterapeutica/psichiatrica. Mentre le tachicardie che superano i 150/ 200 battiti al minuto sono da considerare, quasi sicuramente, di natura cardiologica.

* ritmicità o aritmicità. Nell'ansia è presente l’aumento del battito cardiaco che conserva regolarità del ritmo. Invece l’aumento della frequenza del battito cardiaco con irregolarità del ritmo, sarebbe tipico di condizioni
medico/cardiologiche. Nelle aritmie si passa bruscamente da un ritmo normale a un ritmo di 150 battiti al minuto e oltre e così come improvvisamente esordisce altrettanto repentinamente viene a cessare.

Cordialmente

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Risposta utile
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Salve grazie per la tempestiva risposta..
Dai risultati degli ECG i battiti non superavao mai i 130,la mia paura ora è proprio quella che mi possa venire un infarto o altro a causa di tutto ciò anche se ribadisco faccio tutto nella normalità...io internamente sono tranquillo lavoro vita quotidiana amore famiglia mi va tutto bene non capisco proprio il perchè..poi a volte sento questa tachicardia dopo i pasti seguita da tipo vampate di calore..
Perciò lei dottore mi consiglierebbe di parlarne con uno specialista?oppure rimedi come sport e altro servirebbero?Ma soprattutto rischio un infarto?grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Le suggerisco di avvalersi della consulenza dal vivo di un collega psicologo/psicoterapeuta.

Lei scrive << non capisco proprio il perchè>>.
Le cause vanno ricercate con il supporto specialistico indicatole.

<< la mia paura ora è proprio quella che mi possa venire un infarto>>. Più lei presterà attenzione al battito cardiaco, che fisiologicamente può presentare irregolarità in tutti gli esseri umani, più farà di quella zona il suo punto focale di attenzione e più ne accuserá i sintomi. Questo processo è denominato "attenzione selettiva" ed è fondato sull'ansia. Nello stesso identico modo la domanda finale: << Ma soprattutto rischio un infarto?>> è una domanda che connota ed è fondata sull' ansia/paura che le possa succedere ciò che teme.

È bene che lavori su questa emozione con lo scopo di riuscire a gestirla al meglio.

Sarà il collega che la invito a contattare a costruire insieme a lei il suo quadro di funzionamento cognitivo (pensieri ed emozioni) e proporre le strategie più adeguate da seguire ai fini del suo benessere.

A disposizione per chiarimenti

un saluto

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Risposta utile
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Grazie mille davvero dottore..disponibilissimo e chiaro....mi ha già un pò tranquillizzato...la saluto..
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Un saluto a lei!

E... in bocca al lupo ;-)
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