Ansia e leggera depressione?!?

Buongiorno dottori,
torno nuovamente a scrivere del mio malessere psicologico.
Premetto che lo reputo lieve perché comunque ho una vita tutto sommato normale, anche se con dei problemi.

Negli ultimi anni, a causa della crisi ho avuto difficoltà nel lavoro (lavoro dal 1999) sia a reperirlo che a livello di paga (attualmente ho un part-time non regolarizzato).

Il problema è che la continua ricerca di una soluzione lavorativa ha tolto risorse alla vita affettiva, anche perché anche il mio compagno è precario, e ci troviamo dopo molti anni senza aver "regolarizzato" anche l'aspetto affettivo.

Tutto ciò comporta ansia e una forte demotivazione.
Avevamo pensato di affittare un appartamento ma, un pò la paura di non riuscire a far fronte alle spese, un po' la stanchezza del periodo e abbiamo abbandonato l'idea. Anche perché ho iniziato ad avere una forte ansia e crisi di pianto al solo pensiero di andare via di casa... e la cosa mi fa una rabbia tremenda considerato il fatto che ho 37 anni. Mi sento stupida e infantile.

In più non ho più voglia di fare le cose che amavo fare prima (magari mi viene l'idea di fare qualcosa ma poi mi passa subito), ho difficoltà ad alzarmi la mattina, la vita sessuale non va affatto bene, non ho voglia di curarmi o di vestire carina e sono sempre triste ed arrabbiata. Non mi sento realizzata, mi sento bloccata in tutto...

Vorrei affidarmi ad uno psicologo ma l'aspetto economico mi frena molto, soprattutto per la paura di "buttare" i soldi affidandomi ad un professionista che non mi aiuti a risolvere i problemi.
Non so come uscirne... tante volte penso che anche noi, come i dispositivi elettronici, dovremmo avere un tasto "reset"!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Per prima cosa è importante e utile capire che cosa pare non funzionare al lavoro e capire le ragioni del precariato anche a distanza di tanti anni.

Ma credo anche che lei abbia gettato la spugna per reagire a questa situazione difficile. A dire il vero capita a tante persone di scoraggiarsi per il lavoro.

Ma il primo step è riacquistare una certa padronanza sulla vita. Questo viene anche da ciò che si fa.

Lo psicologo psicoterapeuta è presente anche nelle strutture pubbliche. Si accede con il pagamento di un ticket.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Il precariato è dato dalla scarsità del lavoro.
Lavoro con un collega anziano a cui, oltre a svolgere quel poco di lavoro che ha, do una mano dal punto di vista informatico per cui non posso ambire a molto.

Abito in una piccola provincia del centro sud che sta vivendo una profonda crisi per via di fabbriche che hanno chiuso e che negli anni si è spopolata molto per cui altre situazioni lavorative (nel mio settore e non) stentano a crearsi.

Da poco meno di un anno io e il mio compagno gestiamo un'attività che ci è costata molto (i soldi ce li hanno prestati i nostri genitori) e ovviamente ci si aggiunge la paura di aver fatto un passo azzardato.

Tempo fa mi ero informata dal mio medico curante per quanto riguarda specialisti presenti nelle strutture pubbliche ma mi aveva sconsigliato di andare perché non li reputava validi (forse erano alle prime armi). Ma ho comunque intenzione di tornare a chiedere.
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Utente
Utente
Scusate se sembro maleducata... ma mi piacerebbe avere anche altre opinioni (ovviamente reputo molto utile e valida la precedente risposta)
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

la Sua domanda odierna ripercorre tematiche analoghe a quelle del Consulto da Lei postato nel 2010
a cui furono fornite molte risposte, da parte di più colleghi,
risposte valide ancor oggi:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/165807-un-anno-nel-2008-soffro.html
Dispiace che la situazione si sia evoluta scarsamente.

Saluti cordiali.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...si aggiunge la paura di aver fatto un passo azzardato..."

Questa è una paura oppure un dato di realtà?

Ha valutato, insieme al Suo compagno, altre soluzioni?
Lei parla di un luogo che a causa della crisi si è spopolato: prenderebbe in considerazione l'idea di trasferirsi, a seguito di un progetto sensato, in un'altra città?

Quanto al fatto delle strutture pubbliche, fa bene a ritornarci.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Brunialti, il mio problema di ansia c'è sempre anche se stavolta (per fortuna direi) non si manifesta più con la paura dell'abbandono da parte del mio fidanzato.
Diciamo che da quel problema mi sembra di essere "guarita", ho imparato con il tempo a fidarmi, mi sono scrollata di dosso un pò di paure e insicurezze che mi aveva creato il mio ex e complice anche il fatto di avere accanto una persona splendida.

Gentile Dott.ssa Pileci, la paura relativa all'attività che abbiamo avviato è data principalmente dalla nostra insicurezza, ma ovviamente lo spopolamento è oggettivo.

Tante volte parlando abbiamo prospettato il trasferimento dell'attività in località migliori, ma ovviamente per ora è ancora prematuro visto che è un'attività avviata appena a marzo e che non sta andando comunque male.

Ieri ho parlato con il medico curante che mi ha nuovamente sconsigliato la struttura pubblica, asserendo che i professionisti presenti lì sono maggiornamete orientati verso problemi di depressione, e mi ha nuovamente consigliato la psicologa dove sono già stata (alla quale mi aveva indirizzato proprio lei). Ma in quel momento non ho avuto il coraggio di dirle che in passato non aveva risolto i miei problemi, pur ritenentola una persona empatica e "piacevole". Il fatto è che loro sono amiche per cui non so quanto sia obiettivo il suo consiglio.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

Questa diffidenza per le strutture pubbliche talvolta non è assolutamente motivata,
(molti di noi hanno lavorato nel pubblico prima che privatamente)
per cui io consiglio sempre di provare,
di effettuare alcune sedute con lo/la psicologo/a a disposizione
sviluppando apertura e fiducia verso la relazione terapeutica.

Comprendo la resistenza verso la psicologa che
non solo non l'ha aiutata precedentemente secondo il Suo punto di vista,
ma per di più è amica della Sua medico, proprio la "inviante"...

Saluti cordiali.



[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"visto che è un'attività avviata appena a marzo e che non sta andando comunque male."

Gentile Utente,

era proprio qui che volevo arrivare: al dato di realtà.
Sono d'accordo con Lei sul fatto che questo non sia storicamente un periodo felice per la nostra economia, ma qui mi pare che ci sia di più l'apprensione da parte Sua. Per carità, comprensibile, ma che deve essere ridimensionata.

In passato quali erano gli obiettivi che aveva fissato con la psicologa? Nessuno di questi è stato raggiunto?
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte!

Dott.ssa Brunialti tornerò sicuramente dal mio medico e gli farò presente che sono già stata in cura dalla psicologa che mi ha nuovamente consigliato, senza però ottenere grandi risultati.

E chiederò di provare a fare terapia in una struttura pubblica e vediamo come andrà.

Dott.ssa Pileci l'apprensione per l'attività me la trasmette anche il mio fidanzato, anche lui ansioso e con il morale basso come me (che bella coppia!).

Sinceramente non ricordo se con la psicologa avevamo fissato degli obiettivi e, ovviamente, non so se e quali siano stati raggiunti.

Grazie nuovamente
[#10]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
E' stato un piacere.
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