Apprensione per sorella incinta

Egregi dottori,
sono un ragazzo di 29 anni e chiedo un consulto circa una situazione che mi sta letteralmente cambiando la vita. Mia sorella, di quattro anni più giovane di me, è in attesa del suo primo figlio ed è al sesto mese di gravidanza. In famiglia siamo molto felici, soprattutto i miei genitori e l'altra mia sorella più piccola, ma per quanto riguarda me vivo momenti di felicità misti a sconforto. Poiché ho vissuto con lei circa 4 anni fuori dalla nostra città d'origine, ho sviluppato nei suoi confronti una sorta di apprensione fortissima, che mi spinge a constatare spesso se si senta bene o meno durante questa fase molto delicata della sua vita. Il mio timore (che suppongo rientri nella sfera dei disturbi d'ansia) è che possa accaderle qualcosa che metta a repentaglio la sua salute e quella del bambino, nonostante tutti i controlli medici fino ad ora abbiano già abbondantemente chiarito una gravidanza sana, anche per quanto riguarda la salute della mamma. Il problema è che da quando le analisi hanno messo alla luce una mancata immunità per toxoplasmosi e rosolia, le mie preoccupazioni sono aumentate a tal punto che più volte durante la settimana le chiedo di stare attenta al cibo, agli sbalzi di temperatura, di non toccare la sabbiolina del gatto e di contattare chiunque immediatamente nel caso ci sia qualche sintomo anomalo. Probabilmente mi sono lasciato influenzare da articoli letti online circa i rischi di queste patologie (inclusi anche altri disturbi come la gestosi) e benché io mi sforzi a non pensarci, ho sempre il timore che possa accadere qualcosa. Questa apprensione inizia a riversarsi anche sull'altra sorella, che non appena accusa disturbi anche banali (ad esempio un mal di testa dovuto alla cervicale) mi mette ansia, al punto che entrambe mi hanno detto di calmarmi e che i miei comportamenti iniziano a risultare fastidiosi. Chiudo dicendo che con entrambe, nell'ultimo anno, ci sono state due corse all'ospedale, una per la prima sorella (aborto spontaneo alla 6 settimana prima di questa gravidanza, ad ottobre circa) e l'altra per la sorella più piccola (cefalea improvvisa, un mese fa). Prima d'ora mi preoccupavo per le mie sorelle, ma non in maniera così esagerata. Cosa dovrei fare? Ricorrere ad una visita e farmi prescrivere dei farmaci?
In attesa di risposte,
Saluti
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Credo che una consulenza dal vivo con un collega psicologo psicoterapeuta possa tornarle utile senza pensare subito ai farmaci ed evitare di gironzolare sul web. Semmai chieda un consulto anche online ad un medico infettivologo per farsi spiegare scientificamente come funziona la trasmissione di toxoplasmosi e rosolia.

Lei ha sviluppato una iperprotezione e controllo ansiosi nei confronti di sua sorella. Certamente il suo rimuginio costante sulla salute delle sorelle, non aiuta lei e non aiuta loro.
È importante che sua sorella viva la gravidanza in un ambiente poco stressogeno e credo che sua sorella abbia l’autonomia mentale e fisica che le permette di prendersi cura di se stessa.
Prima di questo periodo, tendeva a sperimentare ansia?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buona sera,
è possibile che avendo vissuto da soli lontano da casa, lei abbia invertito i ruoli e da fratello abbia indossato gli abiti del partner o addirittura del genitore.

Presente, onnipresente, iper protettivo e talvolta ansioso.

Sarebbe utile, così come le stato suggerito, che si rivolgesse a un nostro collega per effettuare una consulenza psicologica.

Luogo simbolico di ascolto, non giudicante, ma profondamente accogliente dove poter Analizzare al meglio le sue emozioni affinché queste non diventino nocive per lei, per sua sorella e per la gravidanza in corso.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentili Dottori,
ringrazio cordialmente per le vostre tempestive risposte e per il tempo dedicatomi.
Sono di natura un tipo piuttosto ansioso; spesso, in vista di esami/incontri di lavoro/eventi/visite importanti non chiudo occhio di notte e nel periodo che abbiamo vissuto fuori città ho fatto uso di valeriana (sotto indicazione medica, mai fatto di testa mia) contro insonnia ed ansia, ma prima d'ora non avevo mai sperimentato una iperprotezione tale nei confronti delle mie sorelle minori. Inoltre mi fido ciecamente dei miei cognati, sempre molto premurosi con le mie sorelle, ma non riesco proprio a togliermi dalla testa che io debba in qualche modo essere sempre presente/disponibile per loro. La stessa cosa non mi accade con nostro fratello maggiore e relativa consorte (anch'essa in attesa e già madre di una bambina), forse perché primogenito della famiglia.
Seguirò il consiglio e mi metterò in contatto con uno specialista.
Grazie ancora di cuore.
[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Se era già presente, come scrive, una vulnerabilità all’emozione dell’ansia: “Sono di natura un tipo piuttosto ansioso; spesso, in vista di esami/incontri di lavoro/eventi/visite importanti non chiudo occhio di notte“ è verosimile che l’ansia ,in questo periodo, abbia assunto forma e contenuto diversi, vertendo sulla iperprotezione verso la sorella. Le cause dell’ansia sono emotive, rettiliane e scarsamente razionali: “Inoltre mi fido ciecamente dei miei cognati, sempre molto premurosi con le mie sorelle, ma non riesco proprio a togliermi dalla testa che io debba in qualche modo essere sempre presente/disponibile per loro”. Lei razionalmente sa che l’accudimento verso le sorelle è presente da parte dei loro compagni, ma teme e tende comunque al controllo. Il controllo è ansia.
Qualche consulenza dal vivo presso collega le tornerà senz’altro utile.

Lieti dell’aiuto

Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentile Dott. Pizzoleo,
la ringrazio ancora per le delucidazioni in merito ai miei quesiti. Già in passato per i miei stati d'ansia ho valutato un consulto presso un esperto, ma ho saputo sempre gestire le mie preoccupazioni. Questa volta però temo di averne proprio bisogno, per salvaguardare la mia salute mentale ed il rapporto con mia sorella. Dato che non sono pratico, essendo la prima volta che mi rivolgo ad uno specialista del genere: basta informarsi presso una struttura ospedaliera o una ASL?
Grazie di nuovo, saluti
[#6]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Può accedere al servizio psicologico della sua ASL tramite impegnativa del medico curante pagando un ticket come per qualsiasi altra prestazione sanitaria pubblica.

Stia bene!
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

Leggi tutto