Amore borderline

Salve, sono stata per 8 mesi con un ragazzo che avevo conosciuto in un ospedale psichiatrico. Io sono una Borderline, lui penso sia lo stesso, comunque, ci siamo innamorati e tutto e' andato bene, anche se c'era la comunita' a dividerci, nonche' la liberta' vigilata. 3 mesi fa entra una ragazza nella sua comunita' che fin da subito provava a conquistarlo e a volte gli parlava male di me, cosa che penso faccia tutt ora. Comunque , 1 mese fa l'ho lasciato perche' gli avevo chiesto di restare al telefono con me che un geometra, che doveva venire a casa mia mentre ero sola, per il quale avevo lavorato e che era un pervertito, comunque avevo paura di questa persona. Lui mi disse che era stanco e io mi arrabbiai di brutto. Il giorno dopo gli chiesi scusa, cercai di recuperare, ma lui mi disse che lei gli aveva promesso una vita felice, un futuro insieme e nel consolarlo l'aveva baciato. Per una settimana provai e provai e provai a farlo tornare da me, ma niente, mi diceva che era confuso, che doveva pensarci. Lo vado a trovare di nascosto e lui mi dice che non sapeva se voleva stare con lei o con me (anche questa ragazza e' Borderline), in quel momento voleva me. Esco dalla comunita', passano 3 ore, mi dice che voleva lei. Io lo lascio stare per due settimane, lo ricontatto e lui pare preso dalla nostra conversazione. In seguito lo ricontatto a seguito di uno sbaglio una settimana dopo, anche questa volta pare preso dalla conversazione, gli chiedo se un giorno potevo andarlo a trovare e lui mi dice che all'altra ragazza non piaceva molto come idea. Io lo amo ancora, l'ho lasciato per delusione, l'ho ripreso per amore e penso che lui si sia vendicato abbastanza. Come posso riconquistarlo? Tornera' mai da me? Io non penso, quella gli ha stravolto le idee, la odio! E' riuscita ad ottenere cio' che voleva da molto tempo, sfruttando la distanza tra me e lui e le poche ore in cui potevamo sentirci e vederci. Penso di essere esplosa anche perche' era da 3 mesi che litigavamo perche' lei era sempre in mezzo. Io ero gelosa, lei una stronza e lui un fesso.
Lo amo ancora, non troppo, sono delusa, ma lo amo ancora. Sono felice se lui sta bene con lei, ma... bhe' vorrei che fosse felice insieme a me. Come posso riconquistarlo e allontanarlo da quell'arpia? Io non gli ho mai negato di averla come amica, mai parlato male di lei davanti a lui e pure questo non e' bastato a fargli capire che il mio non era possesso, ma amore e anche se la gelosia mi lacerava le pareti dello stomaco, preferivo la sua felicita' al mio fegato.
Aiutatemi per favore
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,

Credo che lei presenti difficoltà di comprensione e gestione delle emozioni che sperimenta e, probabilmente, poco conosce il suo funzionamento Borderline.

Lei scrive:
• “Lui mi disse che era stanco e io mi arrabbiai di brutto. Il giorno dopo gli chiesi scusa, cercai di recuperare“.
Qui verosimilmente sono presenti rabbia e instabilità emotiva e relazionale: si è arrabbiata ma dopo poche ore le ha chiesto scusa. Timore di perderlo?
• “Lo amo ancora, non troppo, sono delusa, ma lo amo ancora“. Anche qui è presente un sentimento, quello dell’amore, che non si sa: come, dove e con quanta intensità collocarlo. Ma sarà amore o timore di essere abbandonata?
• “Lo vado a trovare di nascosto e lui mi dice che non sapeva se voleva stare con lei o con me (anche questa ragazza e' Borderline), in quel momento voleva me”
Quest’uomo è abbastanza verosimile che si sia trovato in una situazione di mancanza di consapevolezza rispetto a dove (e con chi) collocarsi emotivamente.
Instabilità affettiva anche in lui?

Tutto quello che racconta riporta una sensazione di estrema difficoltà da parte sua a collocarsi emotivamente, difficoltà di autoriflessività (pensare ai propri stati mentali) e decentramento (pensare a come e cosa gli altri possono pensare).
Ecco perché la questione qui non è tanto il: “Come posso riconquistarlo? Tornera' mai da me?” (anche se comprendo benissimo che è questo quello che vuole)
ma è la possibilità di conoscere se stessa, il suo funzionamento emotivo e cognitivo rispetto al suo DDP e costruire delle strategie di regolazione emotiva ed efficacia interpersonale e affettiva. Se manca la prima (abilità di autoregolarsi emotivamente) di conseguenza mancherà la seconda (la possibilità di vivere in modo meno doloroso e più sano le relazioni interpersonali).

Lei attualmente è in cura presso un collega psicoterapeuta che si interessa di diagnosi e cura del disturbo Borderline di personalità?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Si, sono seguita da uno psichiatra e uno psicologo.
Lei scrive:
• “Lui mi disse che era stanco e io mi arrabbiai di brutto. Il giorno dopo gli chiesi scusa, cercai di recuperare“.
Qui verosimilmente sono presenti rabbia e instabilità emotiva e relazionale: si è arrabbiata ma dopo poche ore le ha chiesto scusa. Timore di perderlo?
SI TIMORE DI PERDERLO, MA NON SOLO. QUANDO HO AVUTO IL TEMPO, DOPO CHE IL GEOMETRA (UNO DEI QUALI ERA COINVOLTO, O PER MEGLIO DIRE, ERA A CONOSCENZA DEL ABUSO SESSUALE, CHE IL SUO COLLEGA, AVEVA FATTO NEI MIEI CONFRONTI, DA QUI LA MIA PAURA VERSO QUESTA PERSONA, PAURA SE MI CONSENTE FONDATA) ERA ANDATO VIA, HO LETTO LE CHIAMATE E I MESSAGGI CHE LUI MI AVEVA MANDATO DICENDOMI "HO BISOGNO DI TE" "VOGLIO PASSARE TUTTA LA MIA VITA CO TE" "PER FAVORE AMORE CHIAMAMI", SI HO AVUTO PAURA DI PERDERLO POICHE' ANCHE IO VOLEVO PASSARE LA MIA VITA CON LUI.
• “Lo amo ancora, non troppo, sono delusa, ma lo amo ancora“. Anche qui è presente un sentimento, quello dell’amore, che non si sa: come, dove e con quanta intensità collocarlo. Ma sarà amore o timore di essere abbandonata?
NON E' TIMORE DI ESSERE ABBANDONATA, LO SONO GIA' STATA, LUI E' FIDANZATO CON UN ALTRA, PERCHE' DOVREI AVERE TIMORE DI ESSERE ABBANDONATA DA UNO CHE GIA' LO HA FATTO?
L'AMORE NEI SUOI CONFRONTI C'E'. TANTO CHE IO SONO FELICE CHE LUI SIA FELICE CON QUEST'ALTRA PERSONA, MA OVVIAMENTE, PUR NON PROVANDO PIU' GELOSIA, MA PIU' CHE ALTRO PREOCCUPAZIONE PERCHE' LEI E' PEGGIO DI ME (LEI E' IN UNA COMUNITA' IO NO, UN MOTIVO CI SARA'). PIU' CHE ALTRO PENSO SIA TIMORE DI ABBANDONARLO. LO AMO, VOGLIO CHE SIA LIBERO, CHE FACCIA LE SUE ESPERIENZE E CHE VIVA UNA VITA SERENA, SPERO SOLO CHE UN GIORNO LUI VOGLIA TUTTO QUESTO CON ME.
• “Lo vado a trovare di nascosto e lui mi dice che non sapeva se voleva stare con lei o con me (anche questa ragazza e' Borderline), in quel momento voleva me”
Quest’uomo è abbastanza verosimile che si sia trovato in una situazione di mancanza di consapevolezza rispetto a dove (e con chi) collocarsi emotivamente.
Instabilità affettiva anche in lui?
LEI PENSA CHE UNA COSA DEL GENERE SIA NORMALE? SI, PENSO DI SI, LUI DICEVA SEMPRE CHE VOLEVA MOLTO AFFETTO, CHE IO PUR VOLENDO NON POTEVO DARGLI, PERCHE' LA COMUNITA' NON MI PERMETTEVA DI VEDERLO PIU' DI UNA VOLTA OGNI 3 SETTIMANE. CI HO PROVATO IN TUTTI I MODI, MA NON SOLO DANDOGLI AFFETTO, MA QUELLO DI CUI AVEVA BISOGNO. GLI PSICHIATRI DICEVANO CHE LUI AVEVA BISOGNO DI TIRARE FUORI LA RABBIA? IO LO STUZZICAVO IN MODO DA FARLO ARRABBIARE. QUALSIASI COSA. PIANGEVA PER LA MAMMA CHE AVEVA PERSO DUE ANNI FA? MI COMPORTAVO COME UNA MAMMA. NON AVEVA AMICI? ERO SUA AMICA. LE PROVAVO DI TUTTE PER RENDERLO FELICE E APPAGATO. SAPEVO CHE NON AVEVA AMICI, NON POTEVO ALLONTANALO DALL UNICA AMICA CHE AVEVA LI DENTRO, ANCHE SE IO DENTRO MORIVO DI GELOSIA E DI PARANOIE.
SECONDO LEI E' NORMALE CHE LUI SI SIA TROVATO NELLA SITUAZIONE DI ESSERE CONFUSO?

Lei ha ragione, non conosco l'intensita' di questo amore o meglio conosco che non e' cosi' intenso come lo e' stato il mio ragazzo prima di lui. Ho notato che cambiando uomini, piu' vado avanti e piu' l'amore che provo nei confronti di questi scende, cala a dismisura. Con lui non era un amore intenso da farmi venire la tachicardia e lo stomaco in contrazione, come avevo con il ragazzo prima di lui, ma posso affermare che lo amo, piu' di quanto io non ami me stessa (anche se devo ammetterlo, dopo 2 tentati suicidi, dire che io mi amo e' un parolone). Ma il discorso non e' l'intensita', o da dove viene, se dallo stomaco, dal cervello o dal cuore, io so che e' vero. E per una come me, che non si innamora quasi mai, perdere quell'unica emozione che mi fa sentire viva, non e' accettabile.
non e' un illusione, questo sentimento c'e' esiste e riesco a controllarlo adesso, ma prima no. Mi sono resa conto che da quando lui non c'e' piu' io riesco a controllare meglio le mie emozioni, o forse sono solo piu' affievolite, e questo mi fa sentire bene.
Conosco la mia malattia, l'ho studiata, mi sono iscritta a psichiatria all'universita' per capirmi.
Capisco che io abbia ferito i suoi sentimenti, lasciandolo di punto in bianco, capisco che lui si sia sentito ferito nell'orgoglio e che provi rabbia adesso nei miei confronti o forse rancore, ma puo' lui allontanarsi da me per sempre solo per questo?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
quello che posso dirle, non conoscendo personalmente le dinamiche relazionali, è che quando due persone con tratti Borderline di personalità si incontrano, la relazione tende a non essere funzionare come sana.
Piena di dubbi personali e instabilità umorali e relazionali che, in questo periodo, stanno verosimilmente appesantendo emotivamente il suo (tuo) vissuto passato terribilmente doloroso.

Ma perché non si riesce a costruire una relazione serena? Perché, probabilmente, l’attaccamento disorganizzato che ha costituito uno dei fattori nella costruzione di una personalità borderline, non consente (dato che la disorganizzazione emotiva nelle prime relazioni/interazioni sociali non permette la nascita di una coerenza interna adulta) all’uno, all’altro o ad entrambi di rappresentarsi all’altro da sè come “luogo sicuro” in cui trovare accudimento, amore, protezione e fiducia.

Quindi, in proposito, le e mi chiedo: con il collega psicologo avete stabilito delle strategie terapeutiche? Sono stati previsti degli scopi terapeutici? Come si trova nella relazione con i suoi curanti? Come si sente quando è in colloquio con il collega?

Intanto legga questi http://www.stateofmind.it/2016/01/regolazione-emotiva-benessere-psicologico/
http://www.stateofmind.it/2016/01/regolazione-emotiva-primi-mesi/
http://www.stateofmind.it/2017/12/soddisfazione-coniugale-attaccamento/
http://www.stateofmind.it/2017/07/john-bowlby-attaccamento/

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dopo
Utente
Utente
Realmente non abbiamo stabilito strategie, anche perche' quando gli ho provato a chiedere come poter fare per recuperare la relazione con questo ragazzo mi ha detto di lasciar stare. Quando parlo con lui mi sento meglio, poiche' mi sfogo, cosa che generalmente non faccio con nessuno.
Anche quando gli parlavo di lui, quando eravamo insieme, lui ha sempre cercato di farmi allontanare da lui, quindi no, nessuna strategia per farmi controllare le mie emozioni.
Cosa che la prossima volta che vado, chiedero' e faro', dato che lei me lo ha consigliato e per questo la ringrazio.
Ma la mia domanda e' sempre una... e' possibile recuperare una relazione del genere se provo a cambiare o a controllare queste mie turbe emotive?
Ma sopratutto, come posso recuperare e fargli capire che di me, si puo' fidare di nuovo (cosa che ha sempre fatto).
Io l'ho sempre amato, accudito e protetto, anche tutt ora, vorrei poterlo proteggere da quella ragazza e dalla possibilita' che ha, trovandosi in comunita', di essere denunciato per relazioni in comunita'. Ho cercato anche di farglielo capire, dicendogli che non mi interessava se lui non mi voleva piu', ma che doveva lasciar perdere lei, ma ovviamente non mi ha ascoltato.
Purtroppo e' stato lui a fammi cadere la fiducia che avevo in lui e anche la sua mancanza di protezione nei miei confronti.
Ma lui e' cosi', posso accettarlo. Solo che l'ho capito ore dopo, e lui gia' aveva cominciato un altra relazione.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
“e' possibile recuperare una relazione del genere se provo a cambiare o a controllare queste mie turbe emotive?”

Io immagino quanto per lei questa persona sia estremamente importante! E quanto ci tenga ad una relazione con lui.

ma per il suo (tuo) bene occorrerebbe fare un passo indietro rispetto al chiedersi se e come recuperare una relazione affettiva. Quel “passo indietro”, che costituisce il punto di maggiore vulnerabilità emotiva e sul quale bisognerebbe che lavorasse è l’accrescimento delle proprie competenze emotive e, nel contempo, la possibilità di imparare a regolare le emozioni.

Se non iniziamo noi stessi, da soli, a mentalizzare fondamentalmente come funzionano le emozioni, i loro scopi e come regolarle, difficilmente saremo in grado di stabilire sane, piacevoli e funzionali relazioni interpersonali.

Accrescendo la consapevolezza personale, si miglioreranno le abilità di capire se i nostri bisogni relazionali e affettivi sono indotti o meno dalle proprie disfunzioni personologiche e agire di conseguenza per stabilire una sana efficacia interpersonale.
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dopo
Utente
Utente
Se avevo bisogno di un altra relazione L avrei già iniziata, ma non ne ho voglia e non ho tempo per farla. Neanche con lui vorrei una nuova relazione in questo momento. Vorrei prima riallacciare un rapporto di amicizia anche perché so che ancora non accetto il fatto che lui abbia preferito lei. E poi come lei mi ha consigliato e come io avevo già intenzione di fare, volevo concentrarmi su come cambiare io ed impedire ad una relazione di essere la mia prima preoccupazione è il mio primo pensiero, poiché per me L altra persona ha un valore maggiore della mia persona. Curavo le sue ferite, dimenticandomi delle mie, la sua malattia era più importante della mia e mi concentravo sulla sua. Ho messo davanti a me i suoi bisogno e vivevo una vita stressante. Mi facevo carico dei suoi problemi e facevo aumentare i miei. Il problema infondo non era lui, ma io.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Io intendevo anche relazioni amicali eh...

Concordo con lei sulla necessità di iniziare a prendersi cura di se stessa senza anteporre i bisogni di nessuno ai propri!

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

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