Doc e depersonalizzazione

Gentili medici,sono una ragazza di 24 anni . Ultimamente la mia vita si è trasformata in un vero inferno,ero una ragazza solare,amante della vita,perfezionista ed attiva ma negli ultimi 3 mesi tutto in me è precipitato e non riesco a capire cosa mi stia succedendo..
Sono sempre stata parecchio ansiosa,ma la mia ansia ultimamente si è trasformata in paura profonda,inquietudine ed angoscia ,panico puro che mi invade tutte le ore della giornata e non mi permette di vivere. A giugno ho iniziato ad avere il timore di uscire la sera,poichè tra la gente ,per strada,o al supermercato iniziavo a vedere appannato e provavo una sensazione di confusione ed estraniamento dalla realtà. Poichè ci pensavo spesso sul sentirmi male mi è sorta una paura strana di avere” ossessioni”,di fissarmi troppo su tutto,di pensarci tutto il giorno e di avere disturbi mentali. In preda al panico passavo tutto il giorno ad esaminare i miei pensieri sforzandomi di “non fissarmi” appunto,ma i pensieri si autolimentavano e ogni cosa che mi passava per la mente mi gettava nello sconforto impedendomi di vivere la giornata serenamente. Da qualche settimana,poi,ho iniziato ad avere dei pensieri ossessionanti sul poter far del male a qualcuno,mi terrorizzava il pensiero di poter uccidere ,pur non volendolo,per impulso o istinto,i miei cari o il mio fidanzato,di poter o voler investire un passante o far del male a qualcuno...
Ho rimuginato incessantemente per giorni sul significato che hanno le buone azioni e quelle cattive cosicchè ora sono precipitata in un incubo profondo,in un limbo di pensieri angoscianti,di dubbi e domande su temi esistenziali tipo...”cosa scelgo tra bene e male?”,”perche la chiesa è bene?”,” il bene ce lo impongono gli altri?” “Quindi ho perseguito il bene per la religione?” “ e se volessi far del male?” “ e se considerassi giusto il male?”. Pensieri ossessivi e apperentemente irrazionali che mi fanno aumentare i battiti cardiaci e a volte persino vomitare.
A volte,come ieri sera,provo un senso di irrealtà,non riesco a venire a capo dei miei pensieri,sono solo un vortice di dubbi e mi sento realmente cattiva,come se non sapessi prendere una decisione..mi ripeto sempre” e se lo facessi...?” “E se fosse giusto?” .
Perche ho dubbi e pensieri inquietanti improvvisamente?perche non ho mai pensato a tutto ció? Perche ora ho paura di ogni singola azione anche se buona,poiche non riesco a capire se sia giusta o sbagliata?
Si tratta del disturbo ossessivo-compulsivo?(pur non avendo compulsioni) o di quella che chiamano “depersonalizzazione” poichè non riesco a decidere ne a venire piu a capo dei miei pensieri?ma provo solo paura e terrore...
Ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
innanzi tutto una precisazione: gli specialisti che rispondono in questa sezione sono psicologi e non medici.
Ciò premesso, l'autodiagnosi è sempre un approccio fuorviante anche se particolarmente diffuso, ahimè non solo tra gli utenti di internet.
La consulenza on line non consente di esprimere valutazioni diagnostiche, lei si fiderebbe di uno specialista che formula una diagnosi senza avere un incontro diretto con la persona? Spero proprio di no.

Tuttavia si descrive come una persona perfezionista allora mi chiedo quante energie psicofisiche sono state "drenate" dalla propensione alla perfezione?

Altro aspetto saliente della tua richiesta:

"Poichè ci pensavo spesso sul sentirmi male mi è sorta una paura strana di avere” ossessioni”,di fissarmi troppo su tutto,di pensarci tutto il giorno e di avere disturbi mentali. In preda al panico passavo tutto il giorno ad esaminare i miei pensieri sforzandomi di “non fissarmi” appunto,ma i pensieri si autolimentavano e ogni cosa che mi passava per la mente mi gettava nello sconforto impedendomi di vivere la giornata serenamente."

Quello che descrivi è un vissuto caratterizzato da ansia, paura ma sopratutto dal tentativo di controllare pensieri ed emozioni che induce a focalizzare ancora più intensamente la propria attenzione su di essi.
Pertanto sarebbe auspicabile un incontro diretto con lo psicologo al fine di approfondire gli aspetti che caratterizzano tale vissuto ed eventualmente valutare l'opportunità di affrontare un percorso terapeutico, sarà lo specialista stesso ad indicarti tempi e modalità più aderenti alla tua richiesta di aiuto.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto velocemente.
Riesco a comprendere esattamente quello che mi dice,non posso darmi una diagnosi da sola nè tantomeno richiederla online specificando solo qualche sintomo.
Sono andata già da una psicoterapeuta(sono alla quarta seduta) ,la quale non si è espressa molto sulla diagnosi, dicendomi che per intervenire sulle mie rimuginazioni devo concretizzare e operazionalizzare meglio i miei pensieri,altrimenti il problema e la paura rimane indefinita.
È come se non riuscisse a capire quello che provo,come anche la mia famiglia,in realtà provo sgomento e terrore anche solo a pensare a temi esistenziali,quali la religione,il bene e il male,le scelte , se è giusto parlare o comportarsi bene,ecc... è come se a questo punto della mia vita non avessi deglo schemi mentali certi e mi sentissi profondamente confusa,nel mio mondo irreale ,estraniata dalla vera realtà. Provo solo panico,ogni giorno e ogni minuto...
Capire la mia situazione e identificare il problema potrebbe essermi d aiuto,ma capisco che non è affatto facile.
La ringrazio comunque e la saluto
[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"È come se non riuscisse a capire quello che provo"

L'aspettativa di sentirsi compresa dalla psicoterapeuta è più che legittima ma sarebbe altrettanto importante aiutarti ad entrare in contatto con le emozioni che in questo momento si accavallano dentro di te, disorientandoti.
Il tal senso il ruolo del terapeuta è quello del facilitatore e non di un interlocutore che in virtù della sua competenza ti fornisca una "chiave di lettura preconfezionata" che probabilmente ti darebbe l'impressione che è in grado di:


"Capire la mia situazione e identificare il problema potrebbe essermi d aiuto"

come solitamente accade nella relazione medico-paziente, non a caso tu vorresti avere una diagnosi poiché ti aspetti che essa possa aiutarti a comprendere, ridimensionando la tua confusione.
In realtà, non è corretto dare per scontato che ci sia una patologia da diagnosticare poiché nella relazione terapeutica la persona deve essere considerata nella sua globalità e non identificata con il "sintomo" che l'ha spinta a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Considerando che hai già avviato un percorso terapeutico, ti suggerisco di condividere dubbi, timori e perplessità ed anche il contenuto di questa consulenza on line con la psicoterapeuta che ti sta seguendo, in modo che diventi un'opportunità per verificare e consolidare l'alleanza terapeutica.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Vedró di affrontare la mia situazione con la mia psicoterapeuta sperando di venirne a capo. La ringrazio per i suoi consigli e suggerimenti.