Segreto da gestire

Gentilissimi dottori, grazie per l'attenzione. Vi scrivo perché ultimamente sono maggiormente preoccupata per un segreto che mi preoccupa da dodici anni. Avendo fatto una cosa di cui non vado fiera, la prima persona a cui l'ho subito detto è stato il mio fidanzato di allora che lo è ancora oggi. In questi anni ho spesso pensato di lasciarlo perché non andiamo molto d'accordo su alcune cose ma l'idea che avrebbe potuto diffondere il mio segreto per vendicarsi mi ha sempre frenata. Ora mi sento più in trappola che mai....sia perché in questi lunghi anni mi sono sempre "punita" da sola...come se mi autosabotassi in ogni passo della vita, pensando di meritare di non essere felice, sia perché ho conosciuto un altro uomo che mi piace molto. Non lo conosco bene ma temo di iniziare una conoscenza sia perché ho paura che se dovesse conoscere il mio segreto non mi "sosterrebbe" come invece fa da dodici anni il mio attuale compagno....sia perché se non dovesse mai scoprirlo io comunque vivrei con un macigno dentro che sono certa condizionerà la vita futura.
ovviamente in quest'ultima parte ci sono solo ipotesi visto che con quest'altro uomo non c'è proprio niente...ma è un esempio di come questo problema mi condizioni anche a lungo termine perché mi fa sentire paralizzata e mi impedisce ogni possibilità di provare ad essere felice o anche solo di provare cose nuove e uscire dalla mia zona "sicura".
Grazie per qualunque tipo di consiglio mi darete.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

ci è difficile capire e rispondere, non sapendo di quale segreto si tratta.

Voglio dire che non siamo in grado di valutare se il segreto in questione sia "realmente" così vergognoso da tener insieme le persone "per forza" o "per necessità",
oppure se sia la Sua mente a considerarlo tale,
o a ingrandire soggettivamente la realtà fino a questo punto.

E poi:
perchè un Suo nuovo uomo dovrebbe e
venire a conoscenza del Suo segreto?
Il fidanzato non è il proprio Psicoterapeuta,
e i segreti rimangono segreti anche per lui.

Per favore ci dia qualche altro elemento perchè molte cose non ci tornano.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, grazie per l'attenzione. Ho paura anche a scriverlo qui, spero non sia così grave come invece sembra a me. comunque dodici anni fa ero al liceo e in seguito ad una lite con una compagna, le ho rubato un quadernetto. C'erano solo scritte canzoni o commenti sui compagni...e anche su di me. Ero molto ferita e l'ho preso. ma era suo. ci teneva. L'ho buttato nella rabbia e non potendolo restituire non ho mai detto niente. Non era un oggetto di valore, lo so...ma lei era furiosa e minacciava di sporgere denuncia perché sempre di un furto si tratta. Le assicuro che qualunque punizione potessi ricevere me la sono inflitta da sola. Ho pensato spesso al suicidio in questi anni, quando ho avuto problemi di salute gravi ho pensato di meritare tutta quella sofferenza. Sono paralizzata nella conoscenza con gli altri o anche nel cercare lavoro nel caso in cui questa cosa venisse fuori e la mia reputazione sarebbe compromessa. Certo, non sono più una liceale, ma sono davvero una brava persona e quel comportamento impulsivo mi ha segnata moltissimo. Perdere i contatti con i compagni del liceo ha un po' attenuato il ricordo ma se capita di vederli per sbaglio in giro...oppure se sento parlare di segreti o di comportamenti poco onesti io mi sento subito in colpa e ricasco in un baratro di ansia.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,

come era possibile supporre,
il "terribile" segreto riguarda una monelleria adolescenziale,
caricata poi di tutti i mali del mondo,
cioè di tutta la disonesta e falsità a Lei possibile.

Non starò a dirLe che non ne vale la pena ecc.,
considerato che questi nuclei di colpa sono molto resistenti alle argomentazioni
e dunque non mi illudo di riuscire a scalfirlo con due frasi online.

Piuttosto Le suggerirei che, se di "disonestà" si è trattato,
Lei ha già pagato abbastanza;
e che ora forse è il caso di disinnescare la mina vagante sempre presente, che la tiene "in trappola".

Chieda un Consulto di persona ad una nostra Collega Psicologa
ed esaminate insieme la situazione.

Non vale proprio la pena rimanere legati ad un uomo che forse non si ama
a causa di un quadernetto adolescenziale;
e nemmeno "lasciarne andare" uno potenzialmente interessante.
En passant si aprirebbe qui una riflessione sulla qualità della Sua relazione di coppia attuale...

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto, ma prima di salutarla vorrei condividere le domande che mi vengono in mente...se può rispondermi o anche darmi solo un parere, rinnovo i ringraziamenti.
- diciamo che l'anonimato online mi ha fatto scrivere "tranquilla" ma uno psicologo non è tenuto a denunciare?
- chi decide l'importanza di un quadernetto? se avesse avuto più valore di un gioiello per esempio? discuto il valore...non il prezzo...mi fa sentire in colpa questo
- è vero che ci sono problemi nella mia relazione ma ritengo più gravi i problemi solo miei...cioè il fatto che se dovessi lasciare il mio compagno, visto che lui è in contatto con i vecchi amici e io no...temo che per rabbia glielo dica e poi io dovrei negare? o confessare? mi sento costantemente sotto processo...avrei la fedina penale sporca?
- il nuovo uomo cosa penserà di una che si è comportata così?
sono consapevole che ci sono cose più gravi nella vita ma bisogna sempre contestualizzare in base alla persona...spero che sia questa la cosa più brutta che io potessi fare (al prossimo). Anche se pensare al suicidio oppure scegliere situazioni infelici per punirmi mi sembrano più gravi (verso me stessa).
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Si distingua tra:

- il significato SOGGETTIVO attribuito all'evento (anche il furto di una caramella per un bambino può essere soggettivmente grave)

- e la OGGETTIVA rilevanza penale dell'evento,
in questo caso assai scarsa ed in ogni caso coperta dalla prescrizione ove si trattasse di reato.

Lo Psicologo NON è tenuto alla denuncia se non in RARISSIMI casi tra cui certamente NON il suo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti