Problemi di fiducia

Gentili dottori, vorrei qualche delucidazione in merito ad un problema che ho da qualche tempo.
Avverto problemi di fiducia nei confronti di alcune persone, e non riesco a capire se siano mie fissazioni o se abbiano un minimo di fondamento.
Il problema riguarda due mie "amiche".
Ho alle spalle brutte esperienze in ambito di amicizie, spesso finite o perché le persone si fidanzavano (e quindi non ero più meritevole di alcuno spazio nella loro vita, nonostante i miei sforzi per mantenere la relazione), o perché in realtà servivo loro per qualcosa (università, passaggi in macchina e via dicendo).
Per me l'amicizia è molto importante e non riesco a rinunciarvi.
Ho conosciuto queste due ragazze nell'ambito della preparazione di un concorso (di solito ambiente competitivo). Mi ero convinta di aver trovato delle vere amiche, a prescindere dallo studio comune.
Ogni tanto, in particolare con una di loro, uscivo a prescindere dallo studio, ci raccontavamo nostre vicende personali. Fino ad un certo momento, io non ho mai dubitato della loro sincerità.
Poi il nostro percorso di studio si è diviso.
La mia fiducia si è incrinata alcuni mesi fa, quando ci siamo organizzate per andare a vedere un piccolo concerto nella città di una di loro (l'altra ci si trovava già). In quel caso, io e il mio fidanzato affrontammo un viaggio di tre ore (ma lo facevo perchè felice di stare con loro) ma, per del traffico imprevisto, arrivammo con 5 minuti di ritardo, il tempo di rimanere chiusi fuori.
Ora, non che mi aspettassi che le mie amiche uscissero dallo spettacolo per solidarietà nei miei confronti , però non ho avuto alcuna dimostrazione di voler "riparare" all'inconveniente da parte loro.
Siamo rimasti lì fuori più di due ore, e quando sono uscite non si sono minimamente dimostrate dispiaciute per l'accaduto. Anzi, volevano mettere una foto di noi tre da mettere su Facebook, "taggandoci" al concerto. Questa cosa, che per qualcun altro non conterà nulla, mi ha profondamente offesa. Anzi, una di loro ha pure esclamato che avrebbe voluto assolutamente organizzare un'uscita tutte insieme per sistemare la cosa. I fatti, però non sono pervenuti.
In seguito, pur avendo nascosto questa grossa rabbia, ho continuato a sentirle ogni tanto su WhatsApp. Sono andata solo alla festa di compleanno di una di loro, che pur essendo gentile non mi ha calcolata più di tanto. Successivamente l'ho contattata per chiederle di uscire e di studiare insieme, ma ha solo risposto con frasi di circostanza del tipo "sì, sarebbe una buona idea, perchè no", salvo rispondere a intermittenza o non rispondere più.
Aggiungo che le mie due amiche sono fidanzate con due soggetti gelosi e possessivi, che non hanno mancato di piantare "grane" ogniqualvolta noi tre ci vedevamo.
Mi sento presa in giro e non so se questo rimuginio sia dovuto a mie paranoie o è reale, ma io mi sento messa da parte. so solo che provo una rabbia enorme nei loro confronti. Come poter gestire questa rabbia?Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

credo che il problema sia che lei non è del tutto autentica con le persone che frequenta: nasconde la rabbia e il disappunto e in questo modo non consente agli altri di capire quando la stanno ferendo e quali comportamenti dovrebbero cambiare, così come che non possono permettersi di trattarla in un certo modo.

Dopo essere rimasta così mortificata il giorno del concerto lei scrive che:

"pur avendo nascosto questa grossa rabbia, ho continuato a sentirle ogni tanto su WhatsApp. Sono andata solo alla festa di compleanno di una di loro, che pur essendo gentile non mi ha calcolata più di tanto".

Cosa pensa che abbiano capito queste ragazze di come lei ha vissuto l'accaduto, se ha fatto finta di niente?

Forse cerca di essere gentile e di non manifestare emozioni negative per paura del rifiuto, ma ciò che ottiene è di essere svalutata e anche sfruttata perché non si fa valere e non difende sé stessa.

Ragioni sul valore che si auto-attribuisce: se ha una scarsa autostima è comprensibile che tenda a trovare persone verso le quali essere accondiscendente perché pensa di doversi guadagnare l'amicizia e di non meritare altro, ma questo non significa che non possa trovare amicizie differenti e che non se le meriti.

Rifletta su tutto questo e prenda in considerazione di farsi aiutare da un mio collega, se si rende conto di non riuscire a comportarsi diversamente.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Massaro, grazie per la risposta.
Il problema è che, quando mi arrabbio, mi arrabbio pesantemente, rischiando di apparire "matta", se non teatrale.
Talvolta riesco a nascondere perfettamente la rabbia (come nel caso del concerto), altre volte, invece, esce fuori senza preavviso, modello pentola a pressione.
Ad esempio, alla festa che ho citato stavo raccontando alla mia amica di aver acquistato dei libri di studio, e proprio in quel momento il suo fidanzato mi ha bruscamente interrotta, esclamando "questa sera non si parla di questi argomenti!". Magari è stata un'intromissione poco educata, ma non cattiva, eppure la mia risposta è stata inaspettatamente piccata ("potresti stilare tu la scaletta degli argomenti da affrontare con la tua ragazza, che ne dici?"), con conseguente imbarazzo.
Ciò che non sopporto è che le mie due amiche si facciano dettare cosa fare dai fidanzati, possessivi e gelosi, e che più di una volta quello che ho citato prima abbia fatto storie perchè uscivamo ogni tanto di sera.
La possibilità di essere stata messa da parte per un fidanzato- come in passato accadde con la mia migliore amica di tutti i tempi- mi fa stare male
Mi fa stare male, inoltre, il fatto di "essere andata bene" fin quando abbiamo frequentato lo stesso corso (per un anno e mezzo).
G. infatti, ammise "di aver preso molto male" il fatto che io avessi cambiato corso, senza specificare perchè.
Nonostante i miei tentativi di tenere in vita il rapporto
(perchè non è ammissibile che non ci si veda più solo in quanto si cambi uno stupido corso, abitando a 15 minuti di distanza), vengono addotti dalla stessa sempre gli impegni, lo studio e via dicendo.
Ad aggravare la cosa ci si mette il mio fidanzato, il quale ha minimizzato l'accaduto del concerto ("mica erano tenute ad uscire dal concerto per te!") e spesso mi tratta, appunto, come una "matta" quando mi arrabbio.
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