Amaxofobia

Salve mi chiedo come mai ho il timore di non essere in grado di guidare un auto da sola. Per me è stata davvero una conquista, dopo anni di lavoro al nero sono riuscita ad avere un contratto e di conseguenza la possibilità di mantenere i costi di un auto...ma è un anno e mezzo che pago e non riesco a guidare sola. credo sia legata ad una situazione psicologica,ho sempre ottenuto tutto da sola,anche quando in casa nessuno pensava che potessi riuscire e sempre con ottimi risultati, dalla scuola al lavoro. oggi credo che questa mia "solitudine" mi abbia bloccato in questo traguardo tanto ambito. so guidare non è presunzione ma obiettività. vorrei un consiglio. grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

la paura di guidare è un particolare fobia dai numerosi risvolti simbolici.
Può leggere questi articoli al riguardo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1930-la-paura-di-guidare-amaxofobia-quando-l-ansia-afferra-il-volante.html
https://www.serviziodipsicologia.it/ansia-mentre-si-guida-come-superarla/

Di conseguenza la sua ipotesi circa la natura psicologica del problema è corretta, soprattutto se ha conseguito la patente e quindi è in grado di condurre un veicolo.

In che senso lega la sua paura al fatto di aver raggiunto tutti i suoi obiettivi in solitudine?
Ritiene di provare un rifiuto all'idea di fare altre cose da sola?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta immediata. Sono abituata a fare da sola, anche se ho un compagno e una famiglia numerosa. Ho avuto sempre il bisogno di essere autonoma mai dipendente da altri ed è questa situazione di "blocco" verso la guida mi crea frustrazione. Mi sento bloccata anche se poi alla guida con qualcuno accanto sono sicura di me. Non so cosa pensare. Grazie ancora.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse attraverso questo "blocco", che le impedisce di guidare se è sola, sta esprimendo la necessità di sentire la vicinanza degli altri e di ricevere anche lei qualcosa da loro.

Immagino che rendersi così indipendente, anche se oggi è motivo di orgoglio, le sia pesato parecchio mentre cresceva e che quindi sia possibile che ora il suo inconscio cerchi una sorta di "risarcimento" e la prova tangibile che ai suoi cari importa di lei e che sono disposti ad aiutarla in caso di bisogno.
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dopo
Utente
Utente
Non so come ringraziarla ,leggendo ho ritrovato la me piccola che si è rimboccata le maniche per ottenere la mia posizione. Forse troppa responsabilità mi ha fatto crescere ma ora sto pagando il mio senso esagerato del dovere. La ringrazio ancora... Farò tesoro della sua analisi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi fa piacere esserle stata d'aiuto.
Magari può pensare di farsi seguire da un mio collega per elaborare quanto emergerà dalle sue riflessioni e riuscire a sbloccarsi.

Se lo desidera mi aggiorni,
un caro saluto
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