Sesso vissuto come costrizione, sopraffazione e socialmente riprovevole

Gentili Dottori,
Da poco tempo vivo un problema di natura sessuale. Prima di questo momento ho sempre vissuto il sesso come un piacere, senza alcun problema. Tant'è che mi ritengo molto libera sotto questo punto di vista e a differenza di molte donne che conosco raggiungo l'orgasmo ad ogni rapporto anche più volte e anche da sola. Tuttavia ultimamente ho avuto un drastico calo del desiderio, ma quello che più mi colpisce è che mi accorgo di vedere nel sesso una forma di costrizione, in cui un soggetto afferma se' stesso a scapito dell'altro, oltre che qualcosa di socialmente riprovevole, per cui se piace si viene giudicati male. Tengo a precisare che fino ad ora non ho mai pensato nulla del genere. Sono una donna di 29 anni, attiva sessualmente dall'età di 19 anni. Non mi è accaduto nulla di tale che possa avermi fatto cambiare idea. Il mio compagno tra l'altro è molto disponibile, attento e paziente sotto questo profilo ed infatti le ormai poche volte che succede (purtroppo) è molto piacevole. Cosa mi sta succedendo?
Vi ringrazio
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Purtroppo non è possibile risponderle, potrebbe dipendere da molti fattori, diversi fra loro. Pertanto visite/consulti di persona mi sembrano irrinunciabili se intende dare una risposta sensata al suo dubbio.

Il desiderio sessuale e la sessualità in generale dipendono da equilibri sottili e delicati, sia fisici che mentali.

Il calo del desiderio si sta manifestando in generale verso l'altro sesso, oppure riconosce essere limitato al suo compagno?

Direbbe di star attraversando un periodo di umore abbattuto, per qualsiasi motivo? (o anche senza motivo apparente)

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2018 al 2023
Ex utente
Gentile Dottore,
Il calo del desiderio è generale, anche se verso il mio compagno è più accentuato.

Si sto attraversando un periodo difficile, caratterizzato da rabbia esplosiva e tristezza. Seguo anche un percorso di psicoterapia ma senza risultati. Anzi peggioro, ma se la interrompessi non saprei che altro fare. Ho parlato con il dottore che mi segue ma si è praticamente arrabbiato per le mie perplessità.
Il discorso del sesso è dunque legato a questi altri problemi a parere suo? Perché è vero che quando si è di cattivo umore il desiderio cala, ma da qui a vedere nel sesso qualcosa di negativo... Questo mi è parso strano, da parte mia.
La ringrazio
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In tal caso è possibile che la diminuzione del desiderio sia da correlare al calo del tono dell'umore.

Non è questione di pensare meno al sesso quando si è di cattivo umore. È che quando si attraversa un episodio depressivo (ipotesi da verificare ovviamente, da qui non si può esser precisi) le "voglie" di fare ciò che ci piace sono le prime a diminuire o ad andarsene. Compresa la sessualità.

Sembrerebbe sulla stessa linea depressiva la razionalizzazione negativa sul sesso come qualcosa di costrittivo e violento.

Se la sua psicoterapia non sta dando gli esiti desiderati e se il terapeuta non le sembra adeguato, farebbe bene a prendere in considerazione l'idea di cambiare.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2023
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Buona serata
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Prego,
Saluti