Paura di infortuni

Buongiorno, sono una persona piuttosto sportiva che da sempre ha una grande passione per gli sport invernali, praticando i quali nel corso dei decenni ho avuto qualche lieve infortunio, risolto il quale tornavo a praticare il mio sport preferito. L'anno scorso sono stato investito in pista da un altro sciatore che mi ha causato lesioni di media gravità: rottura di costole e lussazione spalla. Da allora ho quasi completamente smesso di sciare e quando lo faccio è più l'angoscia che mi possa accadere di nuovo qualcosa di simile, che il piacere di farlo. Non temo un infortunio "autoprodotto" ma un evento su cui io non ho la possibilità di intervenire come è stato quello dell'anno passato.
Aggiungo per completare il quadro che sono sicuramente piuttosto ipocondriaco e che nel corso della mia vita (sono stato in terapia anche per questo) ho sempre legato molto il mio benessere psichico al mio benessere fisico.
Cordialmente ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se la sua domanda fosse "aiutatemi a superare questa paura a distanza", oppure "datemi un consiglio cosicché possa superarla da solo", la risposta sarebbe ovviamente negativa.

Che esito ha avuto la cura per l'ipocondria che ha fatto?

Di che tipo era?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
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La mia ipocondria era del tipo che un sintomo minimo potesse essere segnale di qualcosa di estremamente negativo. L'esito è che credo di essere un po' migliorato...ma non del tutto. Diciamo che non mi prende più l'angoscia con poco come accadeva in passato.
Questa cosa che mi sta accadendo ora però mi sembra diversa, la sento molto fastidiosa e molto brutta, primo perchè mi tiene lontano dal mio sport preferito, secondo perchè quando sto per andare a sciare o sto programmando un'uscita mi tornano alla mente i momenti dell'incidente, il dolore, l'ospedale ecc. Ripeto, di infortuni ne avevo già avuti, ma la responsabilità era mia, non del "destino" rappresentato da un'altra persona. Questa cosa dell'imponderabile mi mette sicuramente angoscia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La paura che ha attualmente del riprendere l'attività sciistica sembra più vicina a una fobia indotta dal trauma, che ipocondria.

L'ipocondria è paura per un'ipotetica malattia, che però non si verifica.

In questo caso invece un evento traumatico c'è stato e quindi si tratta di una cosa diversa, che a mio avviso andrebbe forse trattata in modo diverso.

Di che tipo era la terapia che ha fatto?
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Utente
Utente
Oh adesso va sul difficile, non gliela so mica tanto definire la terapia...
E la fobia indotta dal trauma come la "risolvo"?
Tenga presente che il rischio di scontri in pista negli ultimi vent'anni è aumentato molto per tutta una serie di ragioni tecniche che non sto a spiegare e in effetti proprio perchè ne ero stato testimone svariate volte ho sempre stigmatizzato questo rischio, ma essendo io sciatore esperto che si toglie da ogni inghippo con scioltezza pensavo di esserne esente.
Una fobia paragonabile a questa l'ho vissuta tanti anni fa dopo essermi avvicinato allo sci alpinismo; pendii ripidi o ghiacciati li affrontavo con la giusta cautela, ma quando sono stato testimone oculare di un paio di valanghe (anche queste imponderabili) ho smesso di avventurarmi fuori pista ed ho rinunciato a quell'attività.
Sto diventando vecchio? Ho 55 anni.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non è difficile. Ad esempio potrebbe dirmi se nella sua terapia ha ricevuto indicazioni precise su cosa fare o non fare per risolvere la sua ipocondria. Oppure se era una terapia dove parlava, si sfogava, magari riceveva interpretazioni e altri commenti dal terapeuta, ma senza alcuna istruzione.

La fobia indotta dal trauma,e più in generale l'ansia che è rimasta non le può risolvere lei, altrimenti l'avrebbe già fatto. Bisogna che cerchi un aiuto professionale di persona.
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dopo
Utente
Utente
Si erano dialoghi su tutto ciò che mi passava per la testa e il terapeuta mi aiutava a interpretare.
Grazie per la chiacchierata Dottore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In tal caso sappia che per l'ansia in tutte le sue forme le psicoterapie che hanno maggior probabilità di funzionare in breve tempo sono quelle focalizzate e direttive, dove si ricevono istruzioni precise. Per intendersi, tutte le terapie di derivazione comportamentale.
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Utente
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Grazie di nuovo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Prego,
Saluti