Ipocondriaco

Buonasera dottore
Scrivo con un senso di vergogna e preoccupazione. Ho 47 anni e da almeno 25 anni (dopo il mio primo attacco di panico che comunque per fortuna non ho più da molti anni) sono diventato ipocondriaco. Negli ultimi mesi mi rendo conto di star peggiorando.. il tutto poi è peggiorato da quando ho iniziato a mangiare meno e meglio quindi ho iniziato a perdere peso...ho eseguitoabalisi del sangue spesso e a parte LDL di solito nn di che. Oggi sono andato a donare il sangue perché da agosto scorso ultimo controllo con appunto LDL alto ho perso altri 2 kg...peso sui 67 kg e sono alto 182... mi guardò allo specchio e provo timore di avere qlcs di brutto, quindi sto perennemente su internet a cercare spiegazioni mi controllo i linfonodi continuamente il battito etc...poi oggi dopo donazione sto in ansia pensando alle risposte, ho iniziato a pensare se mi dicono che ho qualcosa di grave come farò ho genitori anziani che nn potrebbero supportarmi ho un figlio di 6 anni che non potrei accudire insomma sono a pezzi e non so più come uscirne...in più non lavoro non trovo un lavoro, quindi passo il tempo a leggere e scrivere provo a farmi forza con libri di auto aiuto di religione etc...non ho una donna perché mi vergogno della mia magrezza es inoltre della mia disoccupazione quindi non esco mai se non col mio amore di figlio...
E poi passo appunto il tempo con questo tarlo della malattia...
Non so più che fare...
Grazie
Buona serata
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

Il primo passo, dopo aver riconosciuto di avere un disagio tale che impedisce lo svolgimento sereno delle attività quotidiane e che interferisce significativamente con la propria vita, è quello di passare all'azione.
Non potendo approfondire in senso diagnostico la sua situazione, visti i limiti imposti dal consulto online, e visto il lungo periodo in cui ha vissuto con questa situazione, le consiglio di parlare direttamente con un collega della sua zona. Si assicuri che sia anche psicoterapeuta.
Non conosco la sua condizione economica, ma il servizio sanitario nazionale garantisce degli accessi per la psicoterapia a prezzi calmierati.
Intanto, se vuole, può leggere qua:

https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/

Si ritrova?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore.
Grazie per la risposta.
Mi ritrovo eccome..
Consideri che ho donato sangue 10 gg fa e i risultati dicono sospetta neutropenia avendo i neutrofili valore assoluto a 1,68 quando il minimo è 2.0... quindi sono andato a leggere in line cosa vuol dire e avendo letto di tumori etc sono nell ansia da 5 giorni, penso sempre a questa cosa...in più a volte la mente mi dice che a forza di pensare ai mali mi ammalerò sul serio il corpo me la farà pagare...
Quindi capisce??
Purtroppo sono. Disoccupato e con un figlio non posso permettermi alcuna psicoterapia..
Grazie
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Si, comprendo il suo disagio, conoscendo il meccanismo che lo alimenta. Purtroppo, in questa sede non troverà delle indicazioni terapeutiche, anche perchè sarebbe impossibile e non porterebbero a nessun risultato.
Se le posso dare un consiglio, provi a parlare con il suo medico di base di questo problema, sottolineando il fatto della disoccupazione e del figlio a carico. Potrebbe essere indirizzato verso strutture della sua zona che offrono servizi di psicologia e psicoterapia a prezzi veramente bassi, o verso strutture del SSN nelle quali basta pagare il ticket.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore
Il mio medico sa delle mie difficoltà cerca di aiutarmi..
Sa dottore mi rendo conto che la paura della morte delle malattie non è più specificatamente paura per me stesso, ma sono terrorizzato al pensiero di mio figlioletto di 6 anni un bambino molto sensibile che solo da poco sta aprendosi si relaziona bene coi suoi coetanei, ma è fragile ed al pensiero che non ci fossi più o mi ammalassi lui ne soffrirebbe da morire e se non ci fossi io a prendersene cura come farebbe?? Al pensiero di ciò scoppio spesso a piangere..
Come farebbe??
Io oramai vivo solo per lui è l’unico scopo della mia vita, abbiamo un rapporto simbiotico, morirei senza di lui mi suiciderei.
Non so cosa fare...
Grazie comunque
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
La paura della morte spesso nasconde altre paure: il suo timore, per quanto le possa sembrare strano, non è affatto raro. Molte persone temono di morire poiché lascerebbero i propri cari senza un supporto.
Per rassicurarla potrei dirle che non sta per morire, ma purtroppo non servirebbe a molto. Con molta probabilità si è innescato questo famoso circolo vizioso che le impedisce di vivere serenamente la sua vita.
Penso sia arrivato il caso di iniziare un percorso psicologico.

Ho trovato queste informazioni sul sito del comune di Roma, si tratta di consulenze psicologiche gratuite. Non penso sia una vera e propria presa in carico psicoterapeutica, ma potrebbe essere un inizio.

https://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW172741

Ci faccia sapere, se vuole.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Lo so caro dottore che non sono il solo ad avere certe paure..
Poi la situazione è peggiorata perché dai risultati analisi sangue è venuto fuori che ho sospetta neutropenia per neutrofili a 1,68 e globuli bianchi a 3,5, e ho letto non cose edificanti, considerando che a parte a soffrire di geloni alle mani non ho nulla se non spesso spossatezza e sonno..
Quindi mi sono iniziato a preoccupare per mio figlio etc etc...
Grazie della sua cordialità e gentilezza
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Si avevo capito. Come vede tutto quello che le viene detto è come se non fosse mai sufficiente a reggere a suoi timori. Consulti il sito del comune che le ho dato.
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Utente
Utente
Lo farò grazie ancora
Le auguro solo cose buone!!
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Utente
Utente
Dottore
Sa quale è la cosa che più mi devasta?
Provo un senso di rabbia verso i miei genitori, con mio padre non ho mai avuto un rapporto buono, niente di eclatante ma molto sulle nostre!
Mi ha sempre dato tutto in ordine economico ed ancora oggi grazie al suo aiuto vado avanti
Mia madre non so perché non la sopporto più mi dice ancora (a 47 anni) cosa mangiare come e dove trovare lavoro ( come se già non lo faccio da solo)...
Però ho un senso di colpa profondo quindi vado a pranzo da loro (per poi discutere anche sulloratio del pranzo) porto mio figlio dopo scuola da loro fino a cena, rimango lì perché tra l’altro non mi fido di lasciarlo solo con loro ( 73-71 anni)
e quindi giù con ogni litigata anche per futili motivi
Poi vengo a casa e mi pento e spero che non muoiano la notte..
Io so che loro sono preoccupati perché non lavoro sto sempre da solo o con il mio amato figlio è non so invece di darmi sostegno (a parte i soldi) sono li sempre a dirmi cosa fare o cosa avrei dovuto fare per non ritrovarmi così....
Ecco sono a pezzi con sensi di colpa verso di loro e rabbia...
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Ha provato a fare quanto le avevo detto?

Il suo rapporto con i genitori dovrebbe essere esplorato direttamente. Purtroppo il tema è delicato, e online non si può fare nulla.
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dopo
Utente
Utente
Si lo fatto
Ma dopo 2/3 incontri si deve pagare e come le dissi non posso permettermi il costo
Grazie mille comunque
Saluti
[#12]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Potrebbe comunque provare.
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