Depressione

Buonasera cari dottori e\o professori. Sono un ragazzo di 18 anni ed ho un problema a livello sociale che purtroppo mi percuote l'animo da molti anni. Prima di iniziare, volevo anzitutto dire che sintetizzero' i fatti per non farvi perdere troppo tempo. In secondo luogo, non ho intenzione di fare vittimismo, ma bensì di ricevere comprensione. Purtroppo ho avuto un' infanzia difficile, che ha fatto si che io mi aprissi completamente solo alle persone che sceglievo io. Posso dire di aver avuto (e di avere) diversi amici su cui contare e confidarmi, quindi non ritengo di essere nel baratro. Tuttavia ho da sempre avuto un problema dovuto a chissà quale ente astratto, che mi crea tuttora problemi e imbarazzo: benché sia un ragazzo di aspetto normale (non di quelli che, con tutto il rispetto, hanno un'aria poco sveglia), gentile nel limite e disponibile, quasi ogni volta che mi trovo con le persone ho la sensazione di non piacere a qualcuno, e sono spesso oggetto di piccoli sfottò o derisioni; come se avessi qualcosa di sbagliato. Ciò' con i miei coetanei, mentre con le persone adulte il problema sussiste ugualmente! Loro non mi prendono in giro, ma mi fanno percepire che la maggior parte delle azioni che compio siano sbagliate (anche se altri le hanno fatte prima di me, senza ricevere rimproveri), facendomi comunque cadere nell'imbarazzo. Gentili dottori, mi scuso per il lungo scritto e ci ringrazio in anticipo per le eventuali risposte; voi comprenderete quanto sia deludente un quesito del genere posto da un ragazzo di soli 18 anni, incapace di integrarsi e incapace di farsi rispettare. Sperando di aver scritto comprensibilmente, vi saluto.