Non riesco a lasciare il mio fidanzato. Una lotta tra il cuore e la ragione.

Allora... ci sono ben 20 anni di differenza di età. Io 24 lui 44. La nostra relazione non potra mai essere come le altre relazioni, a mio parere. Stiamo insieme da 4 anni ed da 3 conviviamo. Io non ho avuto coraggio di presentarlo ai miei, lui invece mi ha presentato alla sua famiglia che a mia sorpresa mi hanno accettato. Nonostante ciò, non riesco a superare la vergogna perche la gente mi punta il dito, come se il pensiero di tutti quando ci vedono è "guarda pure questa prostituta che sicuramente sta per soldi con quello".Ho perso persino le mie amiche da quale ho raccontato a loro la mia storia d amore.
Insomma sono costretta a scegliere fra la nostra storia e il essere la ragazza "normale". A lui li ho spiegato il motivo per cui vorrei farla finita, è rimasto molto dispiaciuto... Non sopporto il pensiero di dividerci. Ma non riesco neache a sopportare piu questa pressione che mi danno le persone e anche il fatto di presentarlo ai miei. Ho paura che avranno una brutta reazione.
L' anno scorso, ero andata a fare psicoterapia (mi sentivo depressa), poi era uscia fuori anche la relazione, la psicologa ha parlato con lui una volta, poi alla fine mi aveva consigliato di fare una pausa per un mesetto e vedere come va. Era agosto, allora io sono partita giù un mese e ci siamo sentiti per telefono. Nel frattempo ho provato attrazione per un altro quando sono tornata ero convinta di farla finita, quando glie l ho detto ha pianto disperatamente, io soffrivo nel vederlo così allora ho deciso di continuare. Adesso che ho rifatto le valige di nuovo, e sono sul punto di andarmene dalla casa dove convivo, mi sento triste come se l'unica cosa che mi farebbe stare bene sarebbero le sue braccia. D altronde questa mia fobia sociale per la relazione ha iniziato pesarmi, non vorrei pentirmene della scelta.
Un consiglio?
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

chiudere una relazione importante a causa del giudizio sociale
francamente mi pare .. eccessivo.

Se però aggiunge che
"..Nel frattempo ho provato attrazione per un altro"
mi risulta più comprensibile che
".. quando sono tornata ero convinta di farla finita".
Aggiungiamoci anche con un punto interrogativo la depressione dello scorso anno.

Intendo dire che probabilmente dentro di Lei coesistono vari e differenti motivi di riflessione riguardanti questa relazione.
Essi andrebbero approfonditi attraverso una ripresa della psicoterapia di cui Lei parla (con la stessa Psicoterapeuta o un'altra)
dandoLe la possibilità di distinguere tra
- le motivazioni personali (paura del giudizio? dipendenza? altro) e
- le caratteristiche peculiari della Vostra coppia (differenza di età? dipendenza di lui? altro)
facendoLe maturare una più chiara consapevolezza sui motivi per cui .. lasciare o rimanere
ed inoltre fornendole sostegno nella messa in atto della scelta.

Aveva già preso in considerazione tale opportunità?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Come principale causa è il giudizio sociale per questo sono finita in depressione se trovo lavoro e lui mi viene a prendere/portare le colleghe se la ridono fra di loro addirittura anche anche proprietaria del bar mi aveva chiesto se era il mio fidanzato avevo risposto di sì dopodiché come risposta mi ha riso in faccia. Ho provato a fare amicizie, anche perche ogni tanto si ha il bisogno di uscire a fare qualcosa di diverso, anche queste ultime hanno fatto uguale alcune hanno approfondito dicendo che sarebbe meglio trovare uno della mia età ( ma io non sono mai amdata d accordo con quelli della mia età). Lui mi dice che non ho bisogno di amiche e che sarebbe ora di fare un bambino, gli amici vanno e vegono e vero, ma nel frattempo io mi sento chiusa nel mio guscio e quando lo fai per anni si sta troppo male.
Per quanto riguarda l l'attrazione per l altro ne ho parlato con lui e siamo arrivati al punto che è normale finquando abbiamo dei limiti.
Non sono dipendete da lui perche se lo fossi farei tutto quello che mi cosiglia di fare lui e tutto cio che direbbe lui sarebbe legge. Ma non è cosi, lui vorebbe che li cucino, stiro, e stessi a casa mantenuta da lui. Io invece mi sono sempre sbattuta a trovare lavoro, la casa il piu delle volte non è proprio lucicante e la cucina non è il mio forte. Quindi se fossi dipendete cercherei di seguirlo in ogni cosa.. io lo amo anche per questo mo acetta per come sono.
[#3]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Ma poi mi viene il nodo allo stomaco a pensare il momento cui lo dico ai miei che sono fidanzata da 4 anni di mascoto con uno della loro eta (loro hanno 46/48) me la vedo gia mia madre che sviene ho sicuramente avra la pressione talmente alta che andra in ospedale e mio padre con un tono agressivo ( perche lo e sempre stato cosi) o mi giudichera a morte o mi neghera come figlia perche si vergognera troppo davanti alla famiglia perr sua figlia.
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Sono gradite queste Sue precisazioni, tra cui
"..io lo amo anche per questo
mi acetta per come sono.".

E dunque Lei lo ama,
ma teme il giudizio sociale se ne fa influenzare.

Starà a Lei decidere cosa farne:
- se lavorarci per provare a salvaguardare la relazione,
- se decidere che è troppo pesante per Lei.

La psicoterapia sicuramente può aiutare,
senza mai sostituirsi nelle scelte che competono alla persona.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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