Lasciar andare - quale approccio psicologico ?????

Ho un problema a staccarmi dalle persone.

Se mi viene detto devi dimenticare quella persona,...il mio attaccamento aumenta.
Questo succede SOLO quando vedo del buono nella persona in oggetto.
Se anche solo penso di staccarmi provo una fitta al cuore, un dolore che non riesco a sopportare,...per cui preferisco vivere col mio dolore,...che va ad affievolirsi col tempo,...(mesi), piuttosto che decidere per il distacco (percepisco il distacco come un suicidio).
Quando c'è del buono, cerco sempre di far andare bene le cose (al lavoro e nelle relazioni) ed io ci sto bene,...non è un adattamento passivo, ma un compromesso di vita, in cui esprimo me stessa e mi metto in gioco per gestire al meglio la situazione.
Quando il mio IO è imprigionato o non sta bene,...non ho problemi a fuggire da persone e situazioni, anzi cerco la fuga ed evito situazioni simili, senza problemi nello star sola.

Ora sono stata lasciata e non riesco a staccarmi dal pensiero della persona che si è allontanata da me.
Non riesco ad essere curiosa, a mettermi in gioco ed ad immaginare il bello nel futuro.
Sono troppo razionale: capisco le motivazioni altrui e capisco quando qualcuno mi vuole o non vuole bene.
Il problema è che ciò che per me non è troppo importante, per lui è importante.
L'innamoramento è una sensazione bellissima,....ma poi si evolve,...le sensazioni forti si evolvono in sentimenti maturi,.

Sostanzialmente penso che la gioia pura nella vita non si raggiungerà mai,...il segreto per stare bene è godere di quello che si ha, cercare il compromesso nel rispetto
dei sentimenti e desideri propri e dell'altro (il mondo perfetto non esiste). Se c'è rispetto, la personalità NON è annientata, anzi si arricchisce.
Credo che tutti i comportamenti moderni, frutto della società del benessere, in cui si ricerca in modo quasi ossessivo l'affermazione del sé, il proprio star bene,....se non supportati dal rispetto e dall'amore per il prossimo, non portano alla gioia, ma alla continua ricerca,...alla continua curiosità che oltre ci sia qsa che rende felice,....qsa che però non si raggiungerà mai.

Ora, visto che sono stata lasciata, e sto male ho bisogno di un aiuto psicologico per cercare di affrontare questa situazione, sono convinta dei miei pensieri, ma
in questo contesto mi sono dannosi.
Sono già stata da una psicologa, la quale ovviamente mi ha fatto capire che l'unica soluzione per non soffrire è "lasciarlo andare",
purtroppo però non mi ha trasmesso gli strumenti, le leve per orientare il mio pensiero in quel senso.
So che se scoprissi qualcosa che me lo fa scadere come persona,....il suo pensiero si dissolve.

Chiedo consiglio, quale è il miglior tipo di approccio psicologico nel mio caso?
Leggo di psicologia dinamica, di ipnosi,...di ipnosi regressiva,....di meditazione,...
quale tipo di professionista dovrei cercare?


Ringrazio in anticipo x la risposta.
[#1]
Dr. Riccardo Ciprandi Psicologo, Psicoterapeuta 18
Gentile utente,
emerge dalle sue parole che ha già affrontato un percorso di sostegno psicologico, riesce a riportare alla luce le sue problematiche e a fornire una lettura del suoi stati interni con una certa capacità, questo significa che già una parte del percorso psicologico si è svolta. La voglio dunque rassicurare sul fatto che è già un buon punto di partenza da cui è necessario, però, proseguire e la sua richiesta di supporto è giustificata e merita attenzioni, in quanto è evidente il disagio che sta ancora sperimentando nella sua vita, anche e soprattutto a livello relazionale. Quest'incapacità a chiudere una relazione e questi pensieri che le impediscono di proseguire serenamente la sua vita la stanno bloccando: "sono convinta dei miei pensieri, ma in questo contesto mi sono dannosi".
Accogliendo la sua richiesta di aiuto le chiedo: la collega a cui si è rivolta è una Psicologa e Psicoterapeuta? Sa di che orientamento?

Dr. Riccardo Ciprandi
Psicologo e Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Cognitiva

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio x l'attenzione.
Dalla psicologa sono stata una sola volta,....non ne conosco l'orientamento.
Mi ha fatto descrivere ciò che mi era successo e mi ha fatto capire che devo lasciarlo andare x cominciare a stare bene.niente di più in una seduta.
Gli altri pensieri che esprimo sono solo un percorso psicologico che ho elaborato io nel tempo, .....sono solo frutto di me stessa.
I problemi 'relazionali' che sento di avere sono il bisogno di fiducia nel prossimo x aprirmi ad una relazione (anche solo di amicizia) e questo problema del distacco.
Ho una vita normale con ottime relazioni al lavoro e con gli amici che non mancano, come pure in famiglia.
La psicologa mi chiedeva se da piccola ha avuto un abbandono.
Io non lo ricordo. Ho chiesto ai miei famigliari e non lo ricordano.
[#3]
Dr. Riccardo Ciprandi Psicologo, Psicoterapeuta 18
Buongiorno a lei,
sicuramente ad oggi è importante che avvii un percorso psicoterapeutico, il suo percorso di conoscenza di sè merita di essere approfondito ed elaborato tramite una psicoterapia.
Le consiglierei di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale, in quanto potrebbe fornirle la possibilità di arrivare ad avere gli strumenti di cui ha bisogno per affrontare la sua problematica attuale. Certamente per arrivare a ciò è necessario seguire un percorso, non c’e una soluzione o tecniche immediate da eseguire per risolvere tale problema. Non è questa la modalità di funzionamento di una psicoterapia.
Non esiti a scrivere se ha bisogno di delucidazioni in merito.
Le auguro una buona giornata.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Sono già stata da una psicologa, la quale ovviamente mi ha fatto capire che l'unica soluzione per non soffrire è "lasciarlo andare",
purtroppo però non mi ha trasmesso gli strumenti, le leve per orientare il mio pensiero in quel senso."


Gentile Utente,
la psicologa dalla quale è stata ha formulato una diagnosi del problema?

Lei si ritiene una persona ansiosa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
La 'Diagnosi' é stata che non ero innamorata di lui, ma mi mancano tutte le attività che facevo con questa persona.

Si, ....sono tendenzialmente un pó ansiosa
, anche se cerco di controllarmi.

....un mio famigliare in questo periodo mi sta molto vicino. Sto un po' meglio quando sto a lungo abbracciata a lui.
Ho bisogno di sentire qno che mi vuole bene.