Regime dietetico non costante

Buonasera,
Ho 35 anni, un lavoro sedentario da 32 ore settimanali, una figlia di 9 anni ed un marito coetaneo che lavora in proprio.
Sto cercando di perdere da un anno circa i 6-7 kg che ho accumulato durante un periodo di grande stress (genitore colpito da emorragia celebrale in degenza ospedaliera per 5 mesi).
Chiedo un Vs parere\consiglio riguardo la mia incapacità a mantenere l'obiettivo Dieta.
Sono stata seguita da 2 medici, ma con entrambi dopo la perdita di 2-3 kg il mio impegno scema e va a calare, non rispettando più il regime alimentare ipocalorico.
Purtroppo molto spesso mangio per stress e stanchezza, mi ritrovo a non aver molto tempo per cucinare le cose indicate nel piano alimentare, ricado spesso nel mangiare "qualcosa" in fretta che spesso è pizza, pane. So perfettamente di sbagliare ma non riesco a dire No, non cedere. Mangio e poi mi sento in colpa e mi riprometto di rispettare la dieta l'indomani.
Avete qualche indicazione, suggerimento per aiutarmi a mantenere la retta via, oppure mi consigliate di parlarne con qualche specialista prima che tale comportamento diventi un problema.
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

il problema è proprio questo: "Purtroppo molto spesso mangio per stress e stanchezza, mi ritrovo a non aver molto tempo per cucinare ".
Si tratta di una cattiva abitudine che deve essere modificata.
Da una parte, come prima strategia potrebbe essere utile una buona organizzazione ma è anche vero che la dieta non deve diventare a sua volta fonte di stress...

Lei ha già intercettato la causa del problema, il passo successivo è lavorare per eliminare questa causa, o meglio per attuare strategie per affrontare lo stress in modo funzionale, dal momento che non si potrà mai del tutto eliminare stress e stanchezza.

Inoltre, quando si sente stanca, dovrebbe riconoscere immediatamente tale stanchezza e fare altro, anzichè mangiare. Ha in mente altre azioni che potrebbero aiutarla a gestire stanchezza e stress?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno la ringrazio innanzitutto per la risposta.
Per aiutarmi nella gestione dei pasti ho già stilato un menù settimanale come da indicazioni del mio nutrizionista.
Ho pensato anche di preparare e tenere a portata di mano in auto in ufficio o in casa verdure crude da poter a sgranocchiare nel momento in cui magari mi prende "fame da stress e fretta" per poter intanto preparare un pasto giusto.
Sono sempre aperta a qualsiasi tipo di consiglio e/o indicazioni
Grazie mille
Saluti
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buonasera,

per la fame da stress e fretta bisognerebbe attuare delle strategie che sostituiscano il mangiare anche quando non si ha fame con altri comportamenti.
Con il nutrizionista ne ha intercettati qualcuno? Oppure le ha suggerito di rivolgersi allo psicoterapeuta?

Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
la mia nutrizionista non mi ha consigliato di rivolgermi ad un consulente visto la modica quantità di peso da perdere.
Secondo il medico, basta solo un po' di "impegno" e uno sforzo maggiore da parte mia, inquanto sono conscia di "dove e come sbaglio". Discorso ben diverso, sempre secondo la nutrizionista, era se fossi stata un'obesa patologica o comunque continuassi ad aumentare peso anche sotto regime alimentare controllato.
Saluti
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Se bastasse solo un po' di impegno, dovremmo concludere che Lei non si impegna abbastanza...

Ma Lei scrive: "Chiedo un Vs parere\consiglio riguardo la mia incapacità a mantenere l'obiettivo Dieta. "

La nutrizionista dice quindi che si tratta di mancanza di impegno?

Secondo me, con i limiti di un consulto on line, si tratta di altro, come Le ho spiegato sopra. Anche perchè al medico probabilmente sfugge che noi esseri umani NON siamo robot che eseguono a comando ciò viene detto loro e quindi si impegnano per perdere quei 6/7 chili in eccesso.

Dove mettiamo tutte le variabili cognitive, tant'è che Lei chiede: "Chiedo un Vs parere\consiglio riguardo la mia incapacità a mantenere l'obiettivo Dieta. " ?

Questo articolo spiega meglio che cosa intendo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1777-la-relazione-medico-paziente-e-l-aderenza-alle-prescrizioni.html

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Ho letto l'articolo che mi ha proposto e ho riflettuto..
Sicuramente si, non mi impegno abbastanza e potrei certamente fare meglio, senza cedere così facilmente a cibi non consentiti ed in più
caratterialmente pretendo di vedere cambiamenti immediati, cosa ovviamente impossibile..
Altro fatto è che probabilmente dovrei concentrarmi solo su un impegno per volta, mentre metto in piedi più progetti nello stesso periodo.
Inoltre Mi sento scoraggiata dal tipo di alimenti inseriti nella dieta.
Infatti a pranzo riesco a rispettare maggiormente il piano, mentre a cena, dove è previsto un impegno maggiore in termini di tempo, sgarro più facilmente.
Va considerato che devo preparare ogni giorni 2 pietanze diverse per ogni pasto. La dottoressa quando ha steso il piano alimentare probabilmente non ha dato molto peso alla quantità di impegni ed al poco tempo che ho la sera..
All'appuntamento di settimana prossima chiederò di variare le preparazioni e cercherò di spiegarmi meglio.
Grazie mille.
Saluti
Dieta

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