Strane sensazioni fisiche, è solo ansia?

Sono un ragazzo di 29 anni in buona salute fisica, di carattere ansioso (a detta anche del mio curante).
Negli ultimi 6 mesi ho vissuto in maniera molto stressata poichè vivevo per lavoro lontano da casa, 5 giorni su 7 in hotel e viaggiavo per 10 ore due volte a settimana, comunque spesso sotto pressione per un progetto che doveva essere terminato entro Marzo (con continue valutazioni da parte dei superiori) ; ho rischiato di rimanere bloccato li dovevo vivevo, con il rischio che chiudesse anche l’hotel in cui alloggiavo (il che ha creato anche lei molta ansia).
Da quando sono tornato a casa, lasciando in sospeso il progetto, a causa dell’epidemia da Covid, sento dei strani sintomi psicofisici che io attribuisco alla tensione nervosa.
Mi capita spesso di sentire io mio cuore battere con intensità nel petto (percepisco il battito, non se chiamarlo propriamente cardiopalmo) quando sono sdraiato sul letto prima di addormentarmi o dopo essermi svegliato, a volte mi sveglio nelle prime ore della giornata con la stessa sensazione; il ritmo lo sento regolare, e non batte in maniera velocissima.
Durante la giornata sento una specie di oppressione al petto e alla base della gola, come se avessi qualcosa dentro che volesse uscire, una specie di tensione.
Stessa tensione la sento al livello del diaframma, anche toccandolo lo sento doloroso.
Mi capita inoltre avvicinando l’arcata dentaria superiore con quella inferiore senza stringere di sentirli tremare, battere involontariamente.
Dal punto di vista psicologico mi sento irrequieto, come se avessi una sfida, un prova da affrontare dietro l’angolo, non mi sento rilassato o tranquillo.
Questi sintomi fisici che avverto potrebbero essere causati dallo stato nervoso?
Non li avverto costantemente, ci sono delle situazioni, in cui magari sono fortemente distratto nel fare altro in cui mi sento bene.
Non ho problemi al cuore, ha fatto più volte ECG e Ecocardiogramma e non hanno mai mostrato nessunissimo problema.
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Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2 10
Carissimo Utente,
il "carattere ansioso" da lei descritto, predispone a delle risposte prevalentemente ansiogene che in periodi di forte stress e tensione vanno accentuandosi. Tutte le manifestazione psicologiche da lei descritte sono collegate ad un disturbo d'ansia.
Pertanto il mio consiglio è di rivolgersi ad un collega specializzato in tecniche di rilassamento grazie alle quali potrebbe imparare ad avere un maggiore controllo di Sè stesso in situazioni di ansia, ed attraverso tecniche di controllo del respiro avere un maggiore controllo delle risposte psico-fisiologiche.
Cordiali Saluti.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute

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Dr. Giovanni Federico Psicologo 54 4
Gent.mo Signore,

in assenza di riscontri positivi agli accertamenti effettuati e dando per scontato un parere medico negativo, come ha già correttamente arguito, l'insieme di sintomi che descrive (aritmie cardiache, cardiopalmo, dispnea, bolo isterico, etc.) è altamente suggestivo di uno stato ansioso.

Questa suggestione (che non è una diagnosi, peraltro non formulabile in questo constesto) è sostanziata dalla sua narrazione, entro cui lei dichiara di essere appena uscito da un periodo fortemente stressante.

Valuti con il suo medico curante la possibilità di assumere, nell'immediato, dei fitoterapici (sostanze naturali con proprietà terapeutiche) ad alto contenuto di flavonoidi (e.g., passiflora) che agiscano selettivamente sulle componenti neurovegetative connesse alla sintomatologia che lamenta.

Accanto a ciò, tenga naturalmente presente la possibilità - qualora i fastidi perdurassero - di sviluppare un percorso con un professionista che le consenta di agire sui fattori cognitivi e comportamentali che sostengono il disagio.

Se vuole, mi tenga aggiornato.

Cordialmente,

Giovanni Federico, PhD
Web: https://www.neuropsicologo.net
Mobile: (+39) 349 85 27 200

[#3]
dopo
Utente
Utente
Avevo escluso un qualcosa di patologico al cuore dal fatto che ho fatto 2 ecg lo scorso anno ( uno per il certificato medico sportivo e uno a seguito di una brutta infezione virale), corredati dati un eco cardiogramma e il cardiologo mi ha detto che il cuore è sano dal punto di vista strutturale che dal punto di vista della conduzione elettrica. Purtroppo io mi conosco caratterialmente, e ogni qualvolta mi trovo ad affrontare una situazione di incertezza o di sfida questo tratto ansioso emerge e mi reca fastidi fisici, per fare un esempio, ad ogni esame universitario iniziavo a star male (crampi, nausea, tachicardia, ecc.) 2-3 giorni prima, poi mi sedevo per iniziare la prova, finiva tutto e davo il meglio. Insomma non mi crea problemi di relazione sociale.

Volevo capire se questo insieme di sintomi potesse essere correlato al problema, in assenza di evidenti patologie al cuore.

Caratterialmente mia madre è molto simile a me, anche lei in giovane età ha avuto gli stessi identici problemi, non so se magari è un carattere ereditario o mi è stata trasmessa. Però ripeto a livello sociale o lavorativo non mi ha mai creato disagi elevati, riesco a gestirla nella maggior parte dei casi, in altri invece accumulo a tal punto che dopo un pò inizia anche a comparire fisicamente

Ho omesso di dire a supporto della tesi, che soffro di reflusso gastroesfoageo, il mio gastroenterologo supponeva che l’accentuarsi dei sintomi fosse collegato all’ansia. Mi prescrisse assieme alla terapia anti reflusso, Sin 3 della Igeakos, che aveva un’azione calmante, funzionavano a loro modo.

Grazie per al risposta
[#4]
Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2 10
Tende a somatizzare tanto lo stress, il nervoso, l ansia... E tutto questo si riversa sul suo corpo. Quelle da lei descritte sembrerebbero delle risposte psico-fisiologiche.
Pertanto le consiglio un supporto psicologico per capire la causa di questo vissuto d ansia e per apprendere tecniche di gestione dell Ansia. Nel frattempo può provare qualche integratore a base di erbe come valeriana, melissa, fiori di bach che producono una funzioone di rilassamento.
Cordiali Saluti.

Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
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Dr. Giovanni Federico Psicologo 54 4
Gentile utente,

da ciò che descrive, come le scrivevo e come già consigliatole dalla collega, parrebbe opportuno consultare un professionista che possa aiutarla a gestire le problematiche che lamenta. Stante il periodo di isolamento, valuti la possibilità di attivare un percorso telematico.

Tenga presente, inoltre, le indicazioni fornitele circa la possibilità di adoperare prodotti fitoterapici, previo consulto medico.

Se vuole, ci tenga aggiornati.

Cordiali Saluti.
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