Ansia da prestazione o paura e senso di inferiorità rispetto al partner?

Salve a tutti e buone feste.
Ho avuto sempre qualche ragazzina da piccolo e ragazza in età adulta ma nonostante la mia età 41 anni, solo con una ho avuto rapporti sessuali, una lunga storia durata 8 anni.
Era la prima volta per me e per lei.

Questa storia poi è finita e ci son rimasto male ma l'ho superata.
Ora sono 6 anni che non toccavo una ragazza e tra una comitiva e l'altra ho conosciuto la mia attuale compagna e ci frequentiamo da quasi 2 mesi.

Già dopo una settimana ci approcciammo ad avere un rapporto sessuale, a stare insieme...ma a me non andò bene, non ebbi un'erezione.

La seconda terza e altre volte è successo lo stesso.
Questo fatto cominciò a portarmi un'ansia forte, a me che già sono ansioso e con poca autostima.
Questa ragazza inoltre è molto passionale, disinibita a letto e nel parlare di sesso ed è stata con un sacco di ragazzi e questo mi sminuisce e mi abbatte ancora di più.

In breve tempo si è rivelata comunque una ragazza buona e comprensiva, ci diciamo tutto, abbiamo parlato del mio problema e ha detto che non va di fretta, che lo affronteremo insieme, ci vogliamo molto bene davvero.
Ne parlo con la mia psicologa e mi ha detto che tutto è successo troppo in fretta, che ci vuole tempo.
Ho passato 6 anni senza neanche sfiorare una ragazza ed è normale.

Ultimamente nei nostri rapporti ho a volte un'erezione, aiutata anche dal cialis, ma spesso durante la penetrazione o i preliminari l'erezione va via.
Vorrei sapere più o meno come affrontare questo problema, quanto tempo ci vuole, anche se so che dipende da me mi dicono di stare tranquillo...
grazie in anticipo
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
se le riuscisse di stare tranquillo, magari il problema non si presenterebbe, pertanto non mi pare possa essere questa una soluzione efficace.
Allo stesso modo, in generale, in queste situazioni il tempo non è detto che sia d'aiuto a dissolvere il problema, ma anzi può contribuire a cronicizzarlo, se non si intraprende un percorso di cambiamento del proprio modo di pensare, sentire ed agire.
L'ansia, la flessione dell'umore e un'autostima non eccessivamente elevata potrebbero essere la causa del suo problema e, certamente!, possono costituirne un fattore di mantenimento, perciò è di fondamentale importanza occuparsene, non solo per migliorare la qualità della sua vita sessuale, ma per una più alta qualità di vita in toto.
Leggendo lo storico delle sue richieste di consulto, ho letto che assume dei farmaci: si è già confrontato con un andrologo in merito?
La psicologa che la segue è anche psicoterapeuta (può controllare qui: https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi)?
Ha una specifica formazione in sessuologia clinica?

Le allego, infine, un articolo sul tema per ulteriori possibilità di riflessione: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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