Come faccio a smettere di essere così autodistruttiva ?

Un anno fa mi sono lasciata con il mio ragazzo, la decisione é stata prevalentemente mia, anche se da ultimo lui ha rigirato la frittata per passare da maschio alpha che voleva lasciarmi da un bel po' (eppure un attimo prima mi supplicava di rimanere con lui).
La forza dell'abitudine e la paura di rimanere sola sono state davvero difficili da vincere, ma non ce la facevo più, è apatico e narcisista.
Ho riscosso tantissimi successi durante quest'anno e ho finalmente guardato il mio ex per quel che è realmente, una persona triste e sola, senza passioni.
Durante questo anno è tornato a farsi sentire diverse volte sporadicamente.

nell'ultimo mese però é tornato a farsi sentire con maggiore frequenza, mi ha addirittura chiamato più volte.

Durante le chiamate mi ha detto che è tanto solo, i suoi amici sono egoisti e cattivi perché non escono più con lui, lui voleva scaricarli già da prima ma a quanto pare lo hanno preceduto.
Io gli ho risposto che si riceve quel che si dà e un po' mi ha fatto piacere sentirlo triste.
Ciò nonostante abbiamo continuato a sentirci addirutura un giorno ha saltato la festa di laurea di un suo ""amico"" per venirmi a trovare in stazione! Siamo stati bene.
Ci siamo visti una seconda volta, mi ha fatto vedere il suo nuovo appartamento.

Non ho mai avuto il desiderio di rimettermi con lui, ma ormai si era instaurato un nuovo circolo vizioso.
Qualche giorno fa si è lamentato nuovamente del fatto di esser solo, gli ho detto che non sono il rimpiazzo di nessuno e se lo hanno abbandonato tutti un motivo ci sarà! Il giorno dopo mi ha chiamato, mi ha fatto delle proposte assurde, mi ha detto che mi cerca sempre lui e gli dispiace, e che vuole rimanermi amico e vuole continuare a sentirmi anche quando avrà la ragazza, poi ha detto " eh ma se lei non vuole non ti sentirò più, possiamo continuare a sentirci finchè non avrò la ragazza?
", io gli ho detto che tanto valeva farla finita subito.
Mi ha detto che mi vuole bene ecc, poi ha rigirato la frittata e ha detto "eh in effetti non ci sono tante soluzioni, se torniamo assieme sarà peggio della prima volta, non sentiamoci più ".
Io mi sono messa a piangere, gli ho detto che piangevo per via dell'abitudine e perché mi stavo un po' riaffezionando.
Lui è rimasto totalmente indifferente.
eppure prima diceva di essere dispiaciuto! L'ho salutato dicendogli che ha fatto tutto lui, io in tutto questo non l'ho MAI cercato.
Mi sento molto arrabbiata con me stessa, come se gli avessi permesso di farmi del male una seconda volta, non so perchè abbia pianto, io non l'ho mai amato.
Mi sento con la dignità sotto i piedi solo perché mi è uscita qualche lacrima e a lui no, come se l'ultima parola l'avesse avuta lui, anche se lui dovrebbe vergognarsi più di me che è tornato come un verme strisciante per farsi rincuorare e ricevere compagnia, cosa posso fare per smettere di incolparmi e rimuginare come al solito?
?
Non volevo alimentare il suo ego dicendo che mi stavo affezionando, ce l'ho con me
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Dr. Stefano Falcini Psicologo, Psicoterapeuta 14 1
Salve mi sembra di capire che si è fatta ri-coinvolgere emotivamente dal suo ex ma mi sembra che il suo riavvicinamento sia dovuto ala sua incapacità di star bene senza la sua (di lei) vicinanza. Questo fa pensare che la usi come sostegno in attesa di trovare un"altra persona alla quale aggrapparsi. In effetti sembra proprio una forma di dipendenza e a questo punto sta a lei decidere se assecondarlo perché prova pena o dispiacere e perché in qualche modo si sente in colpa o responsabile nei suoi confronti oppure se scegliere di darsi nuove opportunità per la sua vita, chiudendo definitivamente questo capitolo affettivo. Quindi la domanda che le faccio è: vuole fare una scelta affettiva così importante sulla base del senso di colpa e comunque per non far star male il suo ex oppure vuole decidere in base a ciò che sente essere la cosa migliore per se stessa e per la sua serenità?
Le auguro comunque il meglio.

Dr. Stefano Falcini

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Utente
Utente
Buonasera, intanto grazie per avermi risposto. In realtà i sensi di colpa non sono legati tanto a come mi sono comportata con lui , quanto al mio modo di fare.

Mi spiego:faccio proprio una fatica enorme a separarmi dalle persone, é un po' come se una parte di me mi dicesse di lasciare stare, perché c'erano tanti difetti nelle mie relazioni passate e tanti momenti bruttissimi, e un'altra , quella " malata " che invece tende a idealizzare tutto , insomma mi basta ricordare un momento carino insieme che subito dimentico gli altri 100 momenti brutti, sono stufa di essere così . Se il mio ex mi avesse chiesto di tornare assieme probabilmente avrei accettato, pur sapendo che io provo tanto affetto per lui, ma nulla di più, e che lui mi considera una ruota ruota scorta, mi sembra palese ...che problemi ho ?. Secondo lei é una questione di autostima ?
In ogni caso sono 4 giorni che non ci sentiamo, lui non credo si rifarà vivo, io in un anno non l'ho mai cercato . Da ultimo mi ha detto che se volessi un confronto dal vivo lui é disponibile, la prossima volta che passo dalle sue parti mi ha detto che se voglio posso chiamarlo...però poi ha concluso dicendo "tanto lo sappiamo entrambi che non lo farai ". É difficile resistere resistere tentazione, io gli voglio molto bene e mi dsnto molto sola in questo periodo, però la mia dignità non ha prezzo.
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Dr. Stefano Falcini Psicologo, Psicoterapeuta 14 1
Più che d'autostima parlerei di rispetto. Solo se ci rispettiamo possiamo accrescere anche la nostra autostima. Se lei imparasse a rispettare se stessa e i suoi sentimenti probabilmente non avrebbe nemmeno pensato di rimettersi col suo ex. Averlo pensato nonostante sappia di provare solo affetto e nonostante sappia che lui la considera come una ruota di scorta fa capire che forse anche lei lo farebbe per non sentirsi sola e perché soffre le separazioni e gli abbandoni, come se avesse bisogno di qualcuno a cui appoggiarsi per sentirsi bene. Invece, imparare a star bene con se stessi, a godere della compagnia degli altri senza dipenderne è fondamentale per il proprio equilibrio psichico.
Del resto mi sembra che anche lei stia provando a contrastare questa sua tendenza, cosa evidente quando dice "É difficile resistere alla tentazione, io gli voglio molto bene e mi sento molto sola in questo periodo, però la mia dignità non ha prezzo."
Per questo, le auguro di continuare su questo percorso, che magari inizialmente la porterà a soffrire un po', proprio perché abbandonare le proprie abitudini e dipendenze comporta un certo livello di sofferenza; ma le assicuro che, nel tempo, potrà sperimentare una serenità e un senso di libertà di cui non vorrà più fare a meno.

Dr. Stefano Falcini

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio nuovamente per la risposta.
Si, probabilmente il mio malessere é dettato dal fatto che mi senta sola. Ho 5 amici fidati, ma non ci posso uscire sempre per svariati motivi.
Prima che il mio ex mi scrivesse non stavo così male in realtà , però rivendondolo ho ripensato a bei momenti....
A modo suo mi ha voluto davvero molto bene , ora mi viene spontaneo idelizzarlo, eppure in diverse occasioni sono stata male. Un evento che mi ha fatto davvero soffrire fu quando lo invitiai al mare da me e lui ogni giorno mi chiedeva di invitare alle nostre uscite una mia amica che a lui piaceva molto ( anche la sera al ristorante per dire ! )...
Secondo lei riuscirà di nuovo a star bene come prima? E soprattutto riuscirò a smettere di sentirmi in colpa per qualsiasi cosa ?sono stufa di invischiarmi in queste relazioni tossiche
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Dr. Stefano Falcini Psicologo, Psicoterapeuta 14 1
Alla domanda se il suo ex riuscirà a star bene come prima non so cosa rispondere, ma potrei dirle che dipende da lui! Vedo però che lei si preoccupa molto per lui, come se si sentisse ancora in colpa...ma deve capire che lui solo è responsabile per la sua (di lui) vita e per la sua felicità e non dipende in alcun modo da lei. Il senso di colpa che lei prova dipende dal fatto che lei si sente responsabile per il suo ex (e lui sfrutta questa sua debolezza per farla sentire tale). Quando comincerà a capire che è responsabile solo per se stessa e per la sua vita allora smetterà anche di sentirsi in colpa.
Vede, il senso di colpa deriva da un condizionamento etico-morale che ci viene inculcato ogni giorno dalla società e dalle varie istituzioni religiose e non, secondo il quale dovremmo prima pensare agli altri che a noi stessi e ci fanno sentire sbagliati, in colpa e responsabili della sofferenza e della condizione di disagio in cui si trovano gli altri. Pensi un po' a quando ci fanno vedere l'immagine di un bambino denutrito e sofferente e ci invitano a dare dei soldi perché solo noi possiamo fare qualcosa per toglierlo da questa condizione...non ci stanno forse dicendo che siamo responsabili di quello che gli accade e che dovremmo sentirci in colpa?
Lei ora deve cominciare a pensare a se stessa e alla sua felicità smettendo di prendersi la responsabilità per la vita, per le scelte e per le eventuali sofferenze degli altri.

Dr. Stefano Falcini

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Utente
Utente
Chiedo scusa, intendevo scrivere *riuscirò a stare di nuovo bene ? Colpa del correttore automatico. Del mio ex interessa il giusto, anzi , sotto sotto spero che continui a star male, ognuno ha quello che si merita alla fine.
I sensi di colpa sono verso me stessa, perché non riesco ad essere risoluta nelle mie scelte e faccio davvero fatica a allontanarmi da certi individui ...sono d'accordo con quello che ha scritto , in un certo senso sono troppo buona delle volte e chi mi conosce bene lo sa e ne approfitta.
Ha ragione, devo pensare ad essere felice e star bene indipendente da tutto il resto.
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