Paura di addormentarmi

Gentili medici, vi scrivo perché ho da anni un problemone: Ho paura di addormentarmi.
Sin da bambino, ho sperimentato questa paura, e infatti spesso avevo bisogno che mio padre fino alle 5 del mattino mi vegliasse e tenesse la tv accesa.
Ne ho sofferto a fasi alterne.
Ad esempio ricordo la notte tra 8 e 9 marzo 2010, io dormivo con mia madre ma ero al buio, e improvvisamente mi venne il pensiero: Ma se mi addormento e non mi sveglio più?.
Però erano banalmente periodi, poi passavano.
L’anno della maturità, il 2017, ebbi due episodi forti, il giorno prima di un’interrogazione importante, e quello prima dell’esame orale.
Avevo appunto il terrore del sonno, sentivo il sonno arrivare e mi dicevo: Oddio, ora scompaio Oddio ora cosa mi succede Aiuto, fra poco il mio pensiero si arresterà e sparirò.
Anche nell’inverno 2018 ho avuto diversi episodi.
Dopo tutto ciò, la tendenza sembrava essersi arrestata.
Ma nel 2020, sono stato in Erasmus in Spagna.
Più precisamente da settembre 2019 a giugno 2020.
A maggio, a culmine di due mesi trascorsi in casa DA SOLO, in piena pandemia, e con tante crisi di pianto e di vuoto, questa paura torna forte.
Mi attanaglia.
Da lì, non è più andata via.
Non è che ogni sera dorma poco per via di essa, ma mi condiziona molto le giornate, dato che penso sempre: Oddio se mi viene?
Oddio, se inizio a non dormire per essa e poi muoio?
Peraltro, da ormai giugno 2020, da quando sono tornato a casa, dormo sempre con TV accesa e con volume, e talvolta anche balcone aperto.
Sentire rumori, anche forti, mi aiuta, perché sento la vita, sento che non si muore, sento che ci sono.
Qualche volta mi sveglio nel cuore della notte, e se vedo la tv spenta inizio ad avere paura perché mi dico: Diamine, fra pochi secondi sparirò di nuovo, aiutooo.
È frustrante, davvero.
Mi condiziona molto la vita.
Fortunatamente le ore di sonno sono abbastanza, ma è fastidiosissimo.
Sono in cura da una psicologa dove ho iniziato da poco (1 seduta) precedentemente ne ho avuto varie altre, ma solo con la penultima parlammo di questo problema.
In più ho un disturbo borderline diagnosticato nel 2017, col test di roscharch, e sono un ragazzo omosessuale che ha sofferto tanto per accettarsi, soprattutto in famiglia, dove ora la situazione è un po’ più serena.
Voglio assolutamente sapere cosa ho, dubito sia clinofobia, perché più che fobia sembra ossessione...ma la cosa più frustrante è che da nessuna parte si trovano esperienze RISOLTE in merito a questa paura...è sempre tornata quando la credevo risolta...e ora voglio sconfiggerla definitivamente.
Spero davvero di trovare speranza qui...sono riuscito non so come a dire quasi tutto nei caratteri che mi sono stati concessi.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, aspetto vostri responsi, per tornare a vivere, perché questa NON È vita.
Grazie mille in anticipo.


N.
G 22 anni
[#1]
Dr. Aldo Schiavone Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Salve N. G. 22 anni, utente mediciItalia,
entrare con facilità nella sfera onirica, passare cioè dal dì alla notte, è comune a tutte le specie viventi.
Normalmente la difficoltà ad addormentarsi e a rimanere addormentati viene definita come uno dei disturbi del sonno. Può essere un problema occasionale, quando il sintomo si verifica per un breve periodo di tempo oppure cronico, quando si protrae per un lungo periodo e in questo caso si parla di insonnia acuta o cronica.
È inoltre possibile differenziare i problemi associati alla difficoltà a prendere sonno in due tipi, a seconda della specifica criticità:
Disturbi di insonnia iniziali: si riferiscono ad una difficoltà a prendere sonno nel momento di addormentarsi.
Disturbi del mantenimento del sonno: in questo caso le persone riescono a prendere sonno normalmente ma hanno difficoltà a rimanere addormentate fino all’ora di alzarsi, e possono svegliarsi dopo qualche ora di sonno.
Ma veniamo al suo caso che peraltro lei definisce in modo soggettualmente preciso.
La psicoanalisi propone due vertici di osservazione del soggetto in una relazione analitica: uno di natura inconscia, il suo Io oppositivo a cadere nelle braccia di Morfeo pena la perdita del Sè e l'altro cosciente che riconosce questo funzionamento ma non riesce a comprendere il senso di quanto accade.
Due motivi contrapposti e funzionanti in modo paradossalmente sincrono.
La lettura più vicina al suo modo di funzionare cosciente sarebbe dovuta alla difficoltà di perdere l'oggetto del rapporto nel momento in cui comincia a calare il sonno. La perdita la porta a sentire il vuoto, come se al di là di una figura concreta che deve essere sempre presente o sostituita con attacchi di fame, lei perdesse l'orientamento, anzi la sua stessa capacità di pensare. Da solo non può esistere dunque? E quindi neanche addormentarsi e sognare proprio quell'oggetto concreto percepito.
La sua terapeuta sicuramente la aiuterà in un percorso di abbandono e di ritrovamento di se stesso. Deve solo sperimentarlo con tanta fiducia.
In bocca al lupo.
Dott. Aldo Schiavone

Dr. Aldo Schiavone
Psicologo clinico Psicoterapeuta infantile individuale di coppia famiglia Psicoanalista Gruppoanalista Psicotraumatologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore. Altre opinioni di altri?
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

"Altre opinioni di altri?", Lei ci chiede in replica alla ampia risposta ricevuta dal Collega; senza prendersi la briga di fornire un qualsivoglia feedback sui contenuti; quasi non avesse neppure letto.
E ci sta, considerato che Lei è nuovo del servizio.

La informiamo che questo non è un Forum di libere opinioni:
Lei ha richiesto una valutazione da uno specialista Psicologo, e l'ha ricevuta.
Non Le resta che rifletterci ed applicarla, se lo desidera.

Peraltro la Sua replica alla risposta #1, giunta dopo ben 6 (sei) giorni, ci dice che non la attendeva poi con urgenza e desiderio, no?...

Del resto la Sua Psicologa, con la quale ha attualmente in corso un percorso, rappresenta il Suo riferimento nella realtà concreta. A lei faccia riferimento, senza "evasioni" online.

Dott. Brunialti
Referente Scientifica dell'Area Psicologia

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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