Un libro preferito?

Salve,
vi scrivo per sapere se quello che provo é normale, se sono diversa dalle altre persone.
Da bambina o adolescente non ho mai avuto un cantante o un attore preferito, né ho mai appeso i poster in camera come facevano mio sorella o le mie amiche. Mi piacevano tanti cantanti o tanti attori, non uno solo e comunque non mi piaceva certo così tanto da appendere le sue foto in giro per la mia stanza. Foto di uno sconosciuto. Sinceramente non ho mai capito questi comportamenti ma già mi sentivo in parte diversa dagli altri che si appassionavano ai classici telefilm per ragazzi che io non ho mai amato e che non ho mai guardato semplicemente perché non mi piacevano.
Mi sono, in queste situazioni, sempre sentita un po' diversa ma ho sorvolato. L'altro giorno però un mio collega mi ha chiesto qual'è il mio stilista preferito ed io...panico. Panico perché la risposta é che semplicemente non lo so, ci sono così tanti stilisti e tanti che mi piacciono.
Così oggi ho 32 anni e ancora non so rispondere a quelle che sembrano le domande più semplici o banali per la maggior parte delle persone. Non ho ancora un cantante o un attore preferito, né un libro o un film, c`é una scelta così vasta e interessante che come faccio a rispondere a queste domande? Ma tutti sembrano saper rispondere facilmente a queste domande tranne io. Io che neanche leggo un libro per la seconda volta perché penso che di bei libri al mondo che non ho letto ce ne sono così tanti che perderei tempo a rileggere lo stesso romanzo due volte!
Certo so quello che non mi piace ma le cose che mi piacciono sono tante e non sempre so scegliere.
E ho paura che il mio problema stia proprio qua: non so scegliere. Ho studiato lingue ma mi sarebbe piaciuto anche fare l'artistico, ho fatto economia ma avrei amato studiare lettere, lavoro nel commercio ma sarebbe stato interessante anche il turismo, abito in Germania ma sarebbe bello anche provare a stare in Spagna...
Ci sono altre persone come me o tutte riescono davvero a rispondere semplicemente a queste facili/difficili domande?
grazie e saluti
Selena
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il problema è che lei vede queste domande come un calcolo matematico in cui deve dare una risposta esatta. E' un modo per sapere cosa le piace, dopo di che non è che ci si ponga il problema di cosa di piace di più, si dà una risposta che è una di quelle possibili. Solo a volte si ha una chiara preferenza assoluta, che magari vuol dire che è la nostra preferenza "storica", o quello a cui si è più affezionati ma magari non è esatto dire che è il preferito, o il preferito non c'è semplicemente, ma per dare una risposta si dice "uno dei preferiti".
Il fatto che questioni simili le provochino angoscia o smarrimento indica una modalità di pensiero ossessiva, magari non invadente in generale ma riconoscibile. Non la applichi agli altri: non è vero che la maggior parte delle persone ha una preferenza, direi il contrario, la maggior parte delle persone ha gusti che variano nel tempo, un riferimento per qualche tempo, poi un altro. Si trappa un poster e se ne appende un altro. Il fatto che un suo amico le dica con facilità "a me piace questo" indica che le dà la risposta del giorno, del periodo, o per come intende la domanda, o per come gli fa piacere dare la risposta. Ma non se ne fa lo stesso problema di precisione e esclusività che se ne fa lei.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Cara Selena, se qualcuno domandasse a me qual è il mio stilista preferito probabilmente risponderei "mia madre", dato che è sarta e che per molti anni, durante la mia infanzia e adolescenza, mi ha cucito dei vestiti.

Il suo dubbio trascura di considerare che il nostro modello sociale è purtroppo appiattito sulla stupidità. Si vedono in giro persone che sembrano fatte con lo stampino, per le quali la spinta a essere uguale agli altri non è solo irresistibile, ma addirittura piacevole.

Anche lei aspira a essere una di queste?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
i gusti e le scelte sono personali, e come tali c'è chi è più categorico e sistematico, chi è più elastico e duttile. Ognuno ha il suo stile e modo di esprimere le proprie preferenze.
Non credo sia questo un problema, piuttosto il fatto che lei se ne faccia un problema!
Lei è una persona che anche in altri campi si sente insicura, o ha poca fiducia in se stessa?
Se così non fosse, e vivesse tutto sommato bene la sua esistenza, non abbia dubbi sulle sue scelte: d'altronde, per definizione, una scelta comporta rinunciare a qualcos'altro.
Personalmente ritengo che le proprie preferenze non necessariamente debbano collocarsi su una "linea", ma magari all'interno di una "banda", più o meno ampia: l'importante è vivere una condizione di relativo benessere con se stessi.
Se, viceversa, lei sente il disagio delle sue scelte (insoddisfazione), a prescindere da cosa rispondere a chi le fa una domanda precisa (ma la vita, almeno finora, non è un quiz, per fortuna!), allora forse sarebbe il caso di fare riflessioni più approfondite.
Insomma, se certe cose stanno bene a Lei... perchè angosciarsi?
Le auguro buon proseguimento,
Cordialmente,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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