Il mio problema puo' essere di natura organica o è psicosomatica?

Salve, premetto che so bene che non è possibile avere una diagnosi a distanza.
Sono un ragazzo di 20 anni che da oramai da 9 mesi soffre di una meglio non specificata pila di sintomatologie varie a cui non riesco ad attribuire una causa.
Sono una persona si molto ansiosa e mentalmente predisposta a mettere in dubbio ogni cosa entrando in conflitto continuo con la mia stessa "mente".
I primi sintomi sono apparsi in realtà un paio di anni fa e comprendevano attacchi di panico in aula, extrasistoli sintomatiche e palpitazioni durante l'ora di calcetto (mi sono dimenticato di specificare che soffro di bronchite asmatica e sono anemico...tutto questo rende ancora peggiore la mia situazione di conflitto mentale)...questi attacchi di panico presentavano dei sintomi un po' diversi da quelli che cercando su internet mi è stato possibile trovare, tra i quali compulsivita'...come se venissi tirato giu' dalla sedia o se mi tirassero il braccio.
Tengo a specificare anche che soffro, io con i miei fratelli, una situazione molto stressante e dolente in casa, da molti anni e questa sicuramente merita un punto chiave nella mia sfera emotiva-psicologica.
Inoltre specifico che è moltissimi anni che ho un'incredibile difficoltà a gestire il mio sonno notturno...e questo mi porta a fare orari esagerati ogni giorno e mangiarmi tutta la mattina e parte del pomeriggio (si non sto ne lavorando ne studiando in questo periodo...ma il mio problema di insonnia persiste da sempre per quanto mi riguarda...ho avuto problemi scolastici per questo motivo.
) Tornando a prima... Questi sintomi...sono rimasti invariati, fino a questo aprile 2021 nel quale, una notte, ho avuto un attacco di panico che in questo momento non ricordo come sia iniziato, ma tra i sintomi manifestati erano presenti, estrema agitazione, dolore alla testa, vertigini sia mentre camminavo che mentre stavo sdraiato, estrema paura difficolta' cognitive...pensando di non riuscire a gestire la respirazione una volta che gli davo attenzione...chiamai mio padre e mi ci volerono dalle 4 alle 5 ore per calmarmi e addormentarmi (questa cosa è successa più' volte nei mesi a venire).
Da quel giorno la qualita' della mia vita si è notevolmente abbassata, raggiungendo un apice dove ho iniziato ad avere paura del mio cuore, da quel giorno che ho avuto qualche colpetto al cuore e una pressione al petto, l'ho ricollegato a tutti i tonfi che ho avuto durante l'attività fisica...alla mia anemia...al fatto che ho la bronchite asmatica...alla situazione stressante, al fatto che sono sedentario da 2 anni (quarantena compresa) ecc ecc.
Una volta raggiunto l'apice della periodo dove non riuscivo a fare NULLA e la notte per calmarmi ci mettevo ore ed ore ed ore, ho iniziato a migliorare, rendendomi conto che effettivamente non era come sembrava...ma tutt'ora presento dei sintomi fastidiosissimi tra i quali, contrazioni muscolari, colpi al cuore, allo stomaco e al respiro che mi fanno sussultare, e nella mia testa ho l'immagine del mio cuore che non si scolla
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Il Suo consulto riporta un elenco di moltissimi disturbi, che durano da ben due anni, a quanto narra.
Non ci dice però di essersi rivolto nè al medico di base, nè al pronto soccorso, nè a nessun altro se non a Suo padre.
La invitiamo a colmare questa lacuna ripostando i pareri dei curanti; precisi inoltre che ne è stato della Sua vita (professionale, affettiva, ecc.) nei numerosi mesi suddetti.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottoressa.
Sono stato dal mio medico di base poco dopo il primo episodio acuto (ad aprile) mi ha consigliato semplicemente di sottoscrivermi ad uno psicologo ..Questo processo è durato 3 mesi poiche' non c'era la disponibilità.Quando sono andato all'Usl e mi hanno schedato,ho spiegato anche che durante la mia adolescenza ho fatto uso di cannabis,poiché pensavo che essendo sincero avrei reso più" chiare e facili le cose...inutile dire che mi sbagliarono e dopo 1 altro mese di attesa mi mandarono al Centro tossicodipententi....Il colloqui con lo psicoterapeuta del centro tossicodipendenti mi è stato d'aiuto nulla di piu'.Mi ha detto che non era lì che dovevo andare..e mi ha dato un paio di opzioni come d'iniziare a praticare sport o iniziare a praticare un arte marziale(e questa idea mi è piaciuta molto)..siamo rimasti in contatto tramite email e dopo altri mesi mi ha chiamato dicendomi che a breve mi avrebbe trovato lui una psicologa da affidarmi.E a breve dovrei iniziare la terapia se così si puo' dire..Il fatto è che questi disturbi (ai quali non ho nell'ultimo scritto non ho aggiunto;Tremori,avvolte molto forti,e come degli scatti di una sola convulsione (non so come spiegarlo mi scusi) che poi finisce per farmi contrarre i muscoli e spesso stringo le mani su qualche oggetto e mi viene sempre da fare un piccolo urlo o medio in base alla intensita' del sintomo...è una questione di secondi ed è come avere uno scatto nervoso.Tornando a prima, a breve iniziero' questa terapia...ma tutta questa varieta' di sintomi che fortunamente si sono alleviati in questi mesi (questo mi fa pensare che la cosa non sia così grave) persiste,soprattutto a livello mentale.In tutto questo concludo che il mio medico di base anche sotto mia richiesta NON mi ha consigliato di fare analisi del cuore in ospedale...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

fa piacere che "a breve iniziero' questa terapia...".

Una considerazione.
Non faccia l'errore di ritenere che se il corpo non ha malattie allora è *SOLO* la mente (cioè nulla)!.
La mente si ammala tanto quanto il corpo, e va curata seriamente; altrimenti è in grado di rendere la vita molto pesante, come sta accadendo a Lei da svariati mesi.

Tenga anche presente che una psicoterapia, quella che Lei si appresta a iniziare, non è "andare a parlare" con la speranza/attesa che avvenga il miracolo; è un vero e proprio processo di cambiamento nel quale l* Psicoterapeuta porta la professionalità e *l Paziente ci mette tutto l'impegno quotidiano di cui è capace, anche tra una seduta e l'altra, secondo le indicazioni che riceve.
Si munisca di pazienza, dato che un percorso non si esaurisce in poche sedute.

Buon percorso.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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