Mia madre mi fa sentire una nullità

Sono una ragazza di 24 anni e all’età di 18 anni ho perso mio padre.
Con mi madre non ho mai avuto un rapporto propriamente sano e dopo la scomparsa di mio padre la situazione è sempre più peggiorata.
Mia madre non vuole fare nulla con me, se le chiedo di andare a mangiare fuori mi risponde di no perché le ricorda quando ci andava con mio padre, io le ho detto un sacco di volte che sono orfana solo di padre e non di entrambi i genitori e che vorrei fare qualcosa con lei ma niente da fare.
Lei pensa che per farmi contenta basta di comprarmi qualche capo di abbigliamento nuovo quando io invece non voglio attenzioni materiali.
Frequento l’Università ma sono finita fuori corso e lei non accetta questa cosa perché sono sempre stata una studentessa modello.
Io ho provato a dirle che non riuscivo più a studiare perché non avevo la serenità per farlo e che avrei voluto intraprendere un percorso da uno psicologo e la sua risposta è stata di no perché gli psicologici non servono a nulla è il troppo benessere che porta ad andare dallo psicologo perché non si sa come spendere i soldi e che se avessi voluto mi avrebbe mandato da un professore privato.
Oramai io non ho più una vita perché tutto gira intorno all’Università, ogni giorno non fa altro che ripetermi che la facoltà che ho scelto non fa per me, che i miei amici (alcuni già laureati) si vergogneranno di me e non vorranno più stare con me e mi prenderanno sempre in giro per non essere ancora laureata, che non concluderò niente nella vita e che al massimo potrò fare le pulizie, che io sono la causa di tutti i suoi mali, che faccio schifo e via dicendo.
Già la mia autostima era alquanto precaria tutto ciò non fa altro che peggiorare le cose e io ogni giorno mi chiudo in camera e piango e non riesco a studiare e ciò mi ha portata a mentire sugli esami universitari perché non esiste che io non passo un esame, ma io per un periodo non ho nemmeno provato a sostenere gli esami perché non studiavo più, aprivo il libro per studiare e non capivo nulla e mi sono convinta sempre più che mia madre avesse ragione, d’altra parte se l’unica persona della mia famiglia non crede in me chi dovrebbe farlo?
In generale cerco di evitare qualsiasi confronto con lei su qualsiasi argomento perché non so mai come possa reagire e passo la maggior parte del tempo chiusa in camera mia, così non posso farla arrabbiare in nessun modo.
Io vorrei affrontare tutto questo ma non so come fare, prima del covid volevo andare dallo psicologo dell’Università così mia madre non avrebbe saputo nulla, avevo preso questa decisione e subito dopo è iniziato il primo lockdown e sono tornata in paese e non sono più tornata nella città in cui studiavo, prima perché seguivo le lezioni online da casa poi sono finita fuori corso e la precedenza per seguire le lezioni in presenza era per gli studenti in corso e ho continuato a seguire sempre da casa.
Io vorrei veramente affrontare tutto e cercare di vivere non dico felice ma almeno tranquilla.
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Dr. Stefano Cozzolino Psicologo 70 7 1
Gentile Utente,

in questa situazione così complessa e delicata, leggo dalle sue parole un forte desiderio di reagire a ciò che sta vivendo per ritrovare la sua tranquillità, e questo è un fattore molto positivo.

Intanto la invito a informarsi riguardo la possibilità di richiedere un percorso di sostegno psicologico attraverso la sua Università in modalità online; questo le permetterebbe di andare oltre il problema della distanza fisica.

Se ciò non fosse possibile, e se per lei fosse troppo gravoso da un punto di vista economico rivolgersi a un libero professionista, la invito a parlare con il suo medico di base riguardo la necessità di intraprendere un percorso psicologico così da potersi rivolgere allo psicologo della sua ASL di competenza, pagando tramite ticket.

Il rapporto con sua madre sembra essere diventato molto nocivo per il suo benessere al momento, penso che la sua scelta di tenere le distanze così da evitare il conflitto sia una strategia utile finché dovrete vivere sotto lo stesso tetto.
Se il rapporto con sua madre dovesse restare così conflittuale, e lei (sua madre) dovesse continuare a non ascoltare i suoi bisogni ma anzi a disconfermarli, il mio invito è quello di provare a organizzarsi per riavere la sua autonomia quanto prima, anche valutando la possibilità di tornare a vivere nella città in cui studia.

Saluti.

Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie del consiglio. Proverò a parlare col mio medico anche se non è facile perché mia madre mi ha cresciuta con una cultura della vergogna e l’importanza dell’apparenza e dato che vivo in un piccolo paese in cui ci conosciamo tutti mi risulta difficile parlare male di mia madre con qualcuno che conosco, nonostante sia il mio medico. Per quanto riguarda la mia Università non so se faccia i colloqui online ma in ogni caso non ne usufruirei perché mia madre è sempre in casa e quindi non mi sentirei libera di parlare. Grazie nuovamente per la risposta.