Fine di una relazione d'improvviso: come accetto senza cercare di capire il perché

Salve,
Sono una ragazza di 29anni e Mi ritrovo davanti la fine di una relazione di 4 anni e mezzo, per me molto importante e di cui ero felice e fiera.
Faccio un piccolo Excursus: io e lui ci siamo conosciuti all'università; entrambi provenivamo da storie tossiche e dolore; ci siamo avvicinati come amici e poi innamorati nel giro di sei mesi.
Siamo due persone opposte a livello sentimentale, lui un po' chiuso nell'esprimere i sentimenti, io al contrario tutta abbracci e coccole.
Questo è stato un primo piccolo scalino, che abbiamo superato accettando la diversità caratteriale dell'altro.
Della nostra storia ero fiera: mai banale stare insieme, mai litigi e mancanze di rispetto, mai noia, mai mancanza di passione.
Il Covid ha portato tanti cambiamenti nella nostra coppia: lui ne è stato sopraffatto a livello psicologico (lieve stato depressivo, era un fantasma) e mi ha allontanata.
Finito il Lookdown, rivedendoci tutto è tornato alla normalità, fino a Che il covid non colpisce me: mio padre se ne ammala e muore.
Da lì, tutto è andato un po' a deteriorarsi.
La mia indole allegra e serena è andata scemando e lui non riusciva a reggere le responsabilità che inconsciamente addossavo.
Ci siamo lasciati per un mese e mezzo.
Torniamo insieme, entrambi col desiderio di continuare e sembrava tutto andare alla grande, tanti progetti e tante fantasie sul futuro.

Finché... D'improvviso mi lascia sostenendo di essere saturo, di sentire di non potermi dare più nulla e che lo appesantiva la mia continua "depressione" (pensare a papà, al lavoro che manca e a tutte le altre responsabilità che sento di avere).
Io, che ero a casa sua, d'impulso vado via non facendomi sentire per una settimana.
Lo ricontatto per parlare e lui si mostra arrabbiato per la mia azione e geloso.
Ho chiesto chiarimenti in quanto le sue parole di quella sera cozzavano con il suo comportamento.
Mi ha detto semplicemente che non sta bene con me
Ad una cara amica in comune ha invece detto che con me sta e starà bene, non ha problemi, solo che "ci sono delle crepe".

Ora io mi sento in un limbo, in una situazione di incertezza e decisione perchè non capisco che crepe sono, non capisco se rinunciare alla relazione è giusto o se è un passo falso, vista anche la sua tendenza a vivere male lo stress e le responsabilità.
Tutto questo mi crea anche un ansia sociale tale da non riuscire neppure a stare tra amiche più di 15minuti senza sentire tachicardia.
Cosa dovrei fare?
Voglio capire! Ma devo farlo?
[#1]
Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Salve,
Innanzitutto mi dispiace per la perdita di suo padre. I sentimenti che prova sono coerenti con la situazione che sta vivendo, a seguito del lutto e di una pandemia che ha minato le relazioni in tanti aspetti e modalità diverse.
La relazione con il suo partner ha subito quindi dei contraccolpi dovuti ad una situazione inusuale, che magari metterebbe in crisi molte coppie e non semplice da gestire.
I sentimenti contrastanti provati nella coppia sono forse il risultato di questo momento.
Sarebbe una soluzione ideale, essere chiari nella coppia, ammettere il momento di difficoltà e comunicare al partner che si è consapevoli della mancanza di leggerezza che in questo momento caratterizza gli incontri, ma che è comunque il risultato di una situazione spiacevole. Potrebbe essere un'idea anche intraprendere un percorso di terapia per permettere alle emozioni di esprimersi e di vivere con più serenità il quotidiano e la relazione. Un alleggerimento su questo fronte sarebbe secondo me molto di aiuto.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

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