Sento il desiderio, condiviso dal mio compagno, di avere rapporti sessuali con altri ma mi blocco

Buonasera, ho 34 anni, sono fidanzata col mio compagno, mio coetaneo, da circa 13 anni.

Entrambi abbiamo sempre mostrato interesse per rapporti sessuali "trasgressivi", provando a conoscere persone con i nostri stessi interessi attraverso social dedicati alla sessualità, facendo alcuni "show" in live streaming sempre in piattaforme dedicate, la cosa mi ha sempre intrigato tantissimo ma purtroppo sono una persona molto timida, nonostante sia cosciente di essere una ragazza molto bella e desiderata, ma soprattutto poco sicura di sè.

Forse per motivi di educazione ho sempre vissuto il sesso con un senso di "sono capace?
è sbagliato quello che faccio?", trascurando il mio desiderio per dedicarmi a quello del ragazzo di turno.

Da quando sto col mio compagno attuale questa parte è svanita perchè lui si è sempre dedicato a me tantissimo, facendomi scoprire molto più sulla mia sessualità e tirando fuori desideri che non credevo di avere.

Abbiamo avuto rapporti dal vivo con due ragazzi (separatamente) seguendo la fantasia "cuckold": lui mi avrebbe solo guardata e lasciata libera di avere un rapporto con quel ragazzo che mi eccitava tantissimo.

All'inizio ero spaventatissima ma sono riuscita a lasciarmi andare ed è andato tutto bene. Al secondo incontro lui ha avuto un attacco di gelosia, l'indomani mi ha piantato un casino ma poi siamo andati avanti. Poi è arrivato il covid e la paura di rischiare il contagio.

Adesso non so cosa mi prende.
Fantastico, sogno, desidero, mi masturbo pensando a un threesome o a rapporti più spinti, raggiungo orgasmi intensi pensandoci, ma quando sono li li per organizzare un incontro mi prende un'ansia terribile e mi tiro indietro, pensando di non essere all'altezza, o troppo poco curata, o troppo stanca per essere "pimpante", con conseguenti discussioni col mio compagno.
So di non riuscire a gestire bene le emozioni ma non capisco perchè non riesco più a lasciarmi andare.

Spero possiate darmi qualche spunto di riflessione.
Grazie mille per quello che fate:)
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei si eccita fantasticando rapporti trasgressivi e *triangolari*, ma poi "..ma quando sono li li per organizzare un incontro mi prende un'ansia terribile e mi tiro indietro."

Tutta la Vostra costruzione (mentale e sessuale) sembra basarsi su un implico, un non detto: che quanto si immagina chieda poi di essere trasferito nella realtà.
Ma non è così.
La fantasia sessuale è un regno di libertà, un giardino segreto senza confini, proprio perchè non c'è alcuna esigenza di mettere in atto, di trasformare in fatti quanto la mente crea.

Il trasferimento di talune fantasie erotiche alla fattualità non è affatto semplice: ha a che fare - tra l'altro - con i sentimenti dell'altra persona, che a parole magari si era dichiarata d'accordo e che pensava di goderne attraverso il cuckoldismo; ma che nel concreto si trova poi a vivere con ambivalenza o con sofferenza l'esperienza stessa. Come è già avvenuto tra Voi nella seconda esperienza: "L'indomani mi ha piantato un casino...".

E dunque occorre chiedersi se si hanno spalle abbastanza larghe per reggere l'ondata emozionale che può arrivare.
Mi riferisco ad entrambi.
Talvolta il "..non riesco più a lasciarmi andare..." al triangolo
è una inconsapevole difesa da una esperienza arrischiata.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, grazie per la risposta.
"E dunque occorre chiedersi se si hanno spalle abbastanza larghe per reggere l'ondata emozionale che può arrivare." è proprio questo forse che mi "preoccupa", l'ondata emozionale, positiva e negativa che ne deriva. La cosa mi fa stare abbastanza male perchè come già detto sento il desiderio di trasformare le fantasie in realtà ma appena mi trovo a dover organizzare l'incontro mi viene ansia e tachicardia ed entro in conflitto anche con me stessa, come se mente e corpo non andassero d'accordo e volessero due cose diverse. Ci abbiamo ricamato un po' troppo su, col mio compagno, e affrontare il discorso è diventato un po' "pericoloso" soprattutto a causa del mio carattere introverso e poco comunicativo. Vorrei tanto superare questo ostacolo che è davvero l'unica cosa che ci fa entrare in contrasto, per il resto andiamo d'accordissimo ed è proprio per questo che stiamo ancora assieme, perchè anche se ogni tanto manifestiamo un leggero "disagio" (lui non ha questo "blocco" mentale, è molto più libero di me anche per motivi di educazione, la mia famiglia è molto più religiosa, anche se io ho rifiutato la religione perchè credo sia la causa di tanti miei problemi) poi ci rendiamo conto che ci amiamo alla follia, nonostante tutto. Mi consiglia di affrontare l'argomento? in che modo? come posso fargli capire che le mie voglie sono reali? credo si senta deluso dal mio tirarmi indietro. Grazie ancora per il suo tempo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

L'indicazione è quella di entrare in contatto con le Sue proprie emozioni, quelle che si manifestano attraverso manifestazioni corporee: tachicardia, ecc. E che Le mandano un messaggio preciso, anche se tuttora sconosciuto.
Eviti di chiedersi ulteriormente se lui ne rimane deluso o meno; rimanga centrata su di sè.
Sembrerebbe che Lei sia in una sorta di ansia da prestazione, a fronte di un compito che si è data lei stessa, a fronte di un giudizio che si sta dando Lei stessa.

Più di questo attraverso un semploice consuto online non è possibile andare, purtroppo.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie. Se ho capito bene dovrei prima capire e razionalizzare ciò che succede a me, le risposte del mio corpo (anche queste ambigue, perchè se a volte reagisce positivamente altre si mette in autodifesa) e provare ad esprimerle e comunicarle al mio partner. E se lui dovesse reagire negativamente o non capirmi? Ho anche un po' di timore che possa fraintendermi, pensare che io non abbia la volontà di ripetere le esperienze dal vivo cosa che non è vera. Forse è il nostro dialogo il problema? Ah aggiungo che comunque anche prima di conoscerlo, la sessualità, l'erotismo e anche l'esibizionismo (anche se coccia con la mia introversione e timidezza) sono sempre stati parte della mia persona, diciamo che "ci siamo trovati" da questo punto di vista. Solo che la mia coscienza e morale mi hanno sempre frenata dal fare quel passo in più, anche perchè molto giovane e con poca conoscenza del mio corpo, ma con il mio partner mi sono sentita sempre libera di esprimermi in tutte le mie sfaccettature.
Grazie ancora.