Ansia/panico peggiorati in vacanza

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 35 anni ansioso da sempre.
Da circa un mese e mezzo sono tornati gli attacchi di panico che mi avevano lasciato circa 20 anni fa, che si sono manifestati con difficoltà a respirare soprattutto.
Da 4 giorni sono in vacanza al mare e la situazione è letteralmente precipitata.
Appena mi siedo a tavola mi viene la nausea e riesco a mangiare poco (a casa mangiavo 3000 calorie al giorno) ho avuto un attacco di panico più violento di quelli che avevo a casa e mi sento depresso, non ho voglia di fare niente e mi chiedo spesso cosa sono venuto a fare.

Stamattina però sono andato in barca (anche se non ero convinto dato gli attacchi) e sono stato benissimo, ci hanno offerto anche un aperitivo veloce e ho mangiato tranquillamente, avevo proprio fame.

Dopo mezz’ora tornato nel villaggio mi sono seduto a tavola e stessa storia, nausea e mancanza di aria.
In più dopo aver mangiato quel poco a pranzo e cena mi sento debolissimo come se avessi corso 20km.

Nel frattempo ho sentito il medico di base che mi ha consigliato same fast, non l’ho trovato e ho preso sedipram su consiglio del farmacista e devo dire che almeno sul piano mentale mi sta aiutando.

Grazie ai Dottori che risponderanno
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Buonasera,
Da ciò che descrive, gli attacchi di panico sono una risposta a qualcosa che non sta andando nel verso giusto. Probabilmente, alcuni aspetti della sua quotidianità vanno approfonditi e valutati con un professionista.
Il peggioramento avvenuto nel periodo di vacanza, può essere dovuto al fatto che in questo momento si sta dedicando a se stesso, e se quotidianamente non ha la possibilità di "stare male", le manifestazioni più intense sono arrivate adesso che sa che può lasciare andare le sue emozioni.
Detto questo, è probabile che gli integratori suggeriti siano di aiuto per recuperare le energie, ma è fondamentale intraprendere un percorso per approfondire il malessere.
Inoltre ha sofferto di questo disturbo 20 anni fa, in quell'occasione come si è comportato? Ha contattato un professionista? Ha trovato autonomamente un modo per superarli?

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Cosentino, 20 anni fa gli attacchi di panico sono passati autonomamente, non ho avuto bisogno di supporto psicologico o medicinale, è anche vero che all’epoca andavo a scuola, oggi ho la responsabilità di famiglia e lavoro.
La cosa che mi preoccupa però non sono tanto gli attacchi di panico quanto quella che ormai penso si possa definire un inizio di depressione, in quanto non ho le forze fisiche e mentali di alzarmi dal letto, non ho appetito, ho pensieri negativi (NON di suicidio). Praticamente succede questo: vado in spiaggia a fatica, mia moglie mi sprona ad entrare in acqua con mia figlia, anche questo passaggio mi riesce con molta difficoltà, quando poi sono in acqua con lei sto benissimo, passa tutto, poi torno all’ombrellone e mi torna la stanchezza e i pensieri negativi.
Quando sono andato in barca (passata l’ansia iniziale) sono stato bene, ho anche mangiato, tornato a terra è ricominciato tutto.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Probabilmente è un problema da affrontare con un professionista, il fattore psicologico, se non affrontato correttamente, toglie parecchie energie e motivazioni nell’affrontare le normali azioni quotidiane.
Se inoltre sente fatica nell’ alzarsi dal letto, e ha scarsa motivazione a prendere l’iniziativa, potrebbe essere un segnale primordiale di una depressione.
Anche se non è il luogo adatto per fare una diagnosi è importante approfondire la situazione in modo tale da prendere in uno stato ancora di allarme la sintomatologia ed ottenere quindi con maggiori probabilità un successo terapeutico!

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

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