E adesso? che faccio?

Salve sono un ragazzo di 18 anni e due mesi fa ho finito il 4 liceo, vi scrivo perché mi sono reso conto che una mia compagna durante una gita di ed.
fisica in un palazzetto dello sport, mi ha spiato il cellulare, siccome sto passando un periodo di confusione della mia sessualità, avevo dei porno omosessuali nei preferiti, e durante le attività mente noi facevamo gli sport, lei e un'altra compagna sono uscite (probabilmente per andare in bagno ma sicuramente una scusa) perché io avevo il cellulare nello zaino e le uniche che sono uscite erano loro, poi alla fine della gita da lontano questa mia compagna dice alle altre "raga è gay" poi si è accorta della mia presenza da lontano e ha fatto lo sguardo fuggitivo, ora non so cosa fare e non so come affrontare la situazione, sto letteralmente solo e non so con chi parlare, non mi dite che devo andare da uno specialista perché soldi non ne ho, mi sento solo dove neanche i miei mi possono aiutare, non riesco nemmeno più a studiare, penso solo a questo fatto, dallo stress i capelli stanno cadendo, non so cosa fare
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Dr. Mario Canovi Psicologo 213 14
Gentilissimo,

capisco la situazione ma lei non è da solo! Posto che le compagne, hanno commesso un primo reato grave violando la sua privacy e acquisendo informazioni private e sensibili dal suo cellulare, le consiglio di rivolgersi ad una delle associazioni LGBT presenti sul territorio per ottenere un supporto psicologico e legale a titolo gratuito. Allo stesso modo può rivolgersi ad uno dei consultori della sua zona ad accesso gratuito, libero e anonimo (non serve nemmeno la prescrizione medica).

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

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dopo
Attivo dal 2020 al 2022
Ex utente
Dottore la ringrazio per la risposta (anche se la rispondo in ritardo) ma il problema è che non sono dichiarato e di associazioni LGBT non ci stanno dove sto io. Mi creda moralmente ij questi mesi mi sento a terra con l'ansia e la notte vado tardi a dormire perché non ci riesco e non nascondo (non voglio esagerare ma è così) mi manca il respiro qualche volta, mi sento come se fossi seppellito, a volte mi chiedo se è colpa mia che non ho messo il blocco,e non so come andare avanti
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Dr. Mario Canovi Psicologo 213 14
Gentilissimo,

il consiglio rimane quello che le ho già dato, indipendentemente dal fatto che sia dichiarato: rivolgersi ad un consultorio ad accesso libero, anonimo e gratuito nella sua zona oppure rivolgersi ad una delle associazione LGBT. Forse non sono presenti associazioni nella sua zona ma ci sono comunque dei recapiti a livello nazionale a cui può rivolgersi. Basta fare una ricerca sul web. Sia che si rivolga ad una di queste ultime sia che si rivolga ad un consultorio troverà professionisti capaci, preparati nel settore specifico che sapranno aiutarla a superare questo momento di difficoltà.

In bocca al lupo!

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it