oppressa dalla mia relazione ,sopportare o rompere e reagire?

Salve, vi scrivo per chiedere un consulto di natura relazionale.

Da più di un anno sono fidanzata, relazione fatta di alti e bassi, in particolare dovuti ad una tendenza di lui a sentirsi inferiore rispetto a me (mentre lui non aveva avuto nessuna esperienza io ne avevo già avute parecchie).
Da subito ogni possibile "minaccia esterna" si è rivelata un problema.
Sono stata obbligata a scegliere tra lui e le mie amicizie più strette perché si era istaurato un rapporto troppo morboso a suo parere.
Io da subito ho provato a fare quagliare tutto, a dare il giusto spazio a entrambi, ma il risultato è stato tale da dover interrompere l'amicizia.
Da subito la nostra relazione si è rivelata bisognosa di vederci sempre, 2/3 volte in settimana e nei weekend, cosa che io non ho sempre ben tollerato, mi sentivo oppressa, non avevo più tempo per me.
Parlandone abbiamo stabilito di vederci di meno, con grande sofferenza di lui.

Da quel momento ogni nuovo inizio o fine di un percorso (l'inizio e la fine dell'anno scolastico per esempio) si sono rivelati momenti di crisi da parte sua, non verso di me nello specifico, a livello più esistenziale.

La relazione tra alti e bassi è arrivata ad un punto di stasi.

Ora si profila un altro problema, l'inizio dell'università.
C'è la possibilità io debba cambiare città per studiare, cosa che lui assolutamente non riesce a tollerare, mi accusa di non metterlo più al centro, di voler altro dalla vita.
Io dalla mia però non credo sia giusto sacrificare il mio futuro perché lui ha paura di avere una relazione a distanza.

In generale sto iniziando a sentirmi non supportata e non apprezzata nella mia totalità, in realtà questo aspetto tocca anche la sfera sessuale.
Mi sento oggetto di un amore che però si configura per gran parte come oppressione e non sento di essere valorizzata.

In queste ultime settimane lo sento ancora più distante, in più dopo mesi di uscite solo con lui sono uscita un po' con i miei genitori ad alcune feste di paese, ho conosciuto dei ragazzi, sono stata con loro a scherzare e bere qualcosa, cosa che non ero più abituata a fare, mi sono sentita come una volta dopo tanto tempo.


C'è da fare una precisazione, la nostra storia è iniziata in un periodo covid, dove le mie abitudini sono radicalmente cambiate (per esempio andavo spesso in discoteca, stavo molto in mezzo alla gente).
Mentre ora da quando sto con lui non sono più andata (inizialmente per una fobia mia legata alla pandemia, successivamente dovuta al fatto che lui ha paura che io possa andare da sola ma non vuole venire con me perché non apprezza l'ambiente).

Anche il mio modo di vestire è cambiato, lui non vuole io mi vesta con vestiti scollati o costumi che lui ritiene non adeguati (che però non sono nulla di esagerato).

Grazie per l'attenzione...
[#1]
Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Buongiorno,
chiaramente nessuno le potrà dire cosa scegliere tra le possibilità che ha espresso nel titolo.
Ma... Innanzitutto questa sorta di dipendenza che lei descrive da parte del suo fidanzato lei la vive solo come un'oppressione? Perché la descrive tutta in termini ingiusti nei suoi confronti e insopportabile, però di fatto lei ci sta..sta lì da parecchio tempo e anche se dice che la situazione sta peggiorando sicuramente ci sono molti aspetti che la legano a lui e/o a questa situazione.

Sicuramente dovrebbe chiedersi se questa relazione é diversa dalle precedenti... Nel bene e nel male. Se lei é diversa...

Ci sono aspetti da considerare e io partirei da lei e non da lui..
Per trovare una risposta

Se questa situazione determinasse un blocco aldilà della decisione in sé, dal punto di vista emotivo e non riuscisse più a controllarla perdendosi nei dubbi, potrebbe essere utile un breve percorso di psicoterapia magari mirata su questo focus attuale in modo da avere un confronto relazionale tecnico e terapeutico da riprodurre poi al di fuori in qyesta che sembra essere una situazione difficile. Non oggettivamente. Ma per lei (e lui?)

A disposizione
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Ovviamente non sono solo state le cose negative a legarci,anzi, inizialmente a unirci di più è stata proprio questa aura protettiva che si configurava come uscire sempre insieme ,mai con altri (scelta obbligata in realtà,dato che la relazione ha avuto inizio in piena pandemia).
Le vede le cose negative in quanto io ho scelto per una volta di parlare senza filtri ,dato che a volte tendo a minimizzare le cose ,anche a me stessa .
Per quanto riguarda le relazioni passate ,beh ,ne ho avuta un'altra "lunga " quando ero molto giovane,per molti versi simile a questa .Le altre in mezzo invece sono state corte e molto libere(sia nel bene che nel male).
C'è da precisare che questo cambio di tendenza è stato voluto da me,volevo una relazione totalizzante ,che fosse duratura nel tempo e che mi desse stabilità al contrario delle precedenti.
Un'ultima cosa,quando parla di blocco cosa intende precisamente? grazie
[#3]
Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Intendo semplicemente che questa crisi di passaggio è possibilissimo che la risolva senza aiuto, ma nel caso sentisse emozioni troppo forti che non riesce a controllare, oppure si sentisse davvero bloccata in una scelta tanto da non dormire la notte etc etc.... utile una psicoterapia.

Saluti,
Ansia

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