Bisessualità

Buonasera ho 25 anni tra poco 26 sono un ragazzo timido che da piccolo soffriva di eritrofobia, parlavo poco e non riuscivo  a stare con le ragazze ero timido, venivo deriso in classe continuamente e arrossivo.

A tutt ora ho un problema con le ragazze non riesco nemmeno a parlarci che divento rosso, ho fatto un percorso con un psicoterapetua dell asl  per quasi 8 anni, fino adesso, pero a tutt ora mi ritrovo con il rossore al viso, sicuramente diminuito rispetto a prima, mi ritrovo con problemi legati alla sfera sessuale nel senso che dall'età di 16 anni, soprattutto in classe mi davano del gay ecc ci so stato male, ho continuato sempre per la mia strada, un giorno mi piacerebbe creare una famiglia peró a volte penso, che non vorrei come tanti che si riscoprono gay col tempo, non voglio che possa causare problemi futuri.

L'adolescenza ho avuto qualche bacio con qualche ragazza e stavo bene, adesso crescendo mi capita di avere attrazioni da entrambi le parti, mi ritrovo con delle lacune che non mi fanno avere un piede fermo, che mi fanno girare in tondo, perche per una settimana mi sento etero e quella successiva sentendo delle mancanze dall'altra parte vado in confusione...
Le ragazze mi intravedono come gay e vado in confusione, Per me sarebbe facile stare con una persona del mio stesso sesso, perché in pratica l eritrofobia scenderebbe a zero, mentre dall'altra parte con le ragazze non riesco, sono in difficolta, ed oggi é difficile trovare ragazze che comprendono questa particolarità... ragazze adulte, mature che oggi c'é ne sono, ma si contano su una mano.

Fin ora si so fatte solo risate...
Ne ho parlato con il mio psicoterapetua dice che c'é una bisessualita, peró devo guardare dall'altra parte e devo lasciar perdere questa cosa del (gay) , secondo un vostro parere come posso migliorare per non girare in tondo??
Cosa posso trattare con il mio psicoterapetua per un percorso perché io voglio accettare pure che sia gay mi farebbe dispiacere per la mia famiglia sicuramente, ma credo che se ne farebbero una ragione e che fa parte della vita...
Come farei a dire ad una ragazzs una cosa del genere, come farei ad aprirmi al tal punto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

rispetto ad una Sua ipotetica bisessualità ci dice:
"Ne ho parlato con il mio psicoterapetua dice che c'é una bisessualita,
peró devo guardare dall'altra parte e devo lasciar perdere questa cosa del gay".

IL Suo Terapeuta La conosce di persona, e dunque ha delle chances maggiori delle nostre, sia di diagnosi, sia di percorso clinico.
Dunque bisogna chiedere a lui il perché Lei deve "lasciare perdere questa cosa del gay"; forse perché è un pensiero ossessivo? E dunque il problema non è la bisessualità quanto piuttosto il funzionamento della Sua mente?
Oppure perché a Lei mancano abilità sociali soprattutto nei confronti dell'altro genere, e non problemi di orientamento sessuale?

Sono unicamente ipotesi che possono servire a dare il via ad un approfondimento specifico con il Suo curante, dato che noi non sappiamo nemmeno il motivo per il quale Lei è in terapia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera ne ho parlato con il mio psicoterapetua, lui dice che non fa parte di orientamento sessuale, che mi mancano le abilità con le ragazze, non é un problema di essere gay o meno, che non devo pensare al giudizio degli altri.
In conclusione i ragionamenti del mio psciterapetua sono buoni, peró io sento delle mancanze dall"altra parte verso il lato maschile, quando esco fuori io sento che posso voler bene anche un ragazzo, questa cosa verso i ragazzi mi manda in confusione.
Verso le ragazze mi innamoro mentalmente, apprezzo tutto il loro corpo ma quando arrivo alla va... Non riesco e come se non mi piacesse, nella forma.
Non lo so se devo cambiare psicoterapetua perché in questo momento mi sento come se mi vorrebbe aggiustarmi, come se vorrebbe per forza farmi essere etero.
Ormai sono anni vorrei vivere per quello che sono, senza impersonare qualcosa che non sono, vivere una vita come tutti, sento che da anni ho dedicati troppo a cose che mi hanno fatto stare male,ho provato con le ragazze ma non va e anche se andrebbe non so perché avrei problemi elencati sopra
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Lo Psicoterapeuta Le dice che si tratta di carenza di abilità sociali nei confronti delle ragazze, e l'evitamento (anche sessuale) nei loro confronti è una conseguenza.

Lei non ne è convinto, al punto che:
"..Non lo so se devo cambiare psicoterapeuta perché in questo momento mi sento come se mi vorrebbe aggiustarmi, come se vorrebbe per forza farmi essere etero...".

Ne parli chiaramente al Suo Terapeuta, esprimendogli tutti i Suoi dubbi.

Però al contempo è necessario lavorare sulle difficoltà, "..ho provato con le ragazze ma non va..", dato che esse rappresentano .. l'altra metà del cielo. Ed inoltre perchè fin quando c'è una difficoltà non è possibile capire se è un scelta, o un orientamento o .. una fuga.

Ritengo che ora il suo referente deva essere il Suo Psicoterapeuta,
e che quanto era possibile dire qui, online e senza conoscerLa, sia stato detto.

Saluti cordiali.
Dott.Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/