Erezione nuova partner

Buongiorno, da anni convivo con un problema di ansia da prestazione che non riesco a risolvere ovvero, il problema si è presentato con tutte le partner che ho avuto tende a sparire con la presa di confidenza e il fatto di sentirmi a mio agio con la persona, quindi ho avuto finora una vita sessuale appagante ho avuto la fidanzata per 7 anni senza alcun problema di tipo sessuale anzi!! Il problema rimane nel momento mi si presenti una nuova partner le prime volte lerezione è disturbata in certi casi dove sono più agitato anche assente... quindi è un problema, perché dopo il fallimento mentalmente resto derubato del desiderio e spesso ho adottato comportamenti di evitamento.
Le pillole potrebbero aiutare??
Magari prese le prime volte per poi essere abbandonate??
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Gentile utente,
le è già stato risposto da altri specialisti sugli accertamenti da fare e anche sulle sostanze che non è opportuno assumere.
Leggendo altri suoi consulti precedenti vedo che le era stata prospettata l'utilità di una terapia psicologica. Lo stesso specialista, se ha avuto cura di contattarlo, potrebbe fornirle risposte utili anche nel caso che ci sottopone ora, ma le darò comunque anche il mio parere.
Lei dice di non aver avuto alcun problema di erezione nel corso di una relazione durata sette anni, ma "Il problema rimane nel momento mi si presenti una nuova partner le prime volte lerezione è disturbata in certi casi dove sono più agitato anche assente..."
Più che ansia da prestazione, questo sembrerebbe un mancato coinvolgimento verso partner occasionali, associato all'autoprescrizione perentoria di praticare lo stesso un atto sessuale.
Per coinvolgimento intendo attrazione, confidenza, simpatia, amore e tutti gli altri ingredienti che da soli o insieme determinano per lei, come ha scritto, una buona qualità dell'erezione.
Per gli animali ci sono periodi idonei all'accoppiamento e altri in cui sono del tutto refrattari. Agli esseri umani, per quelle mode sociali che diventano imperative, oggi viene prescritto di essere pronti in ogni momento a consumare un rapporto sessuale, trascurando non solo il termometro erotico soggettivo, ma perfino elementi, talvolta subliminali, come l'antipatia, l'allarme, la diffidenza, la volontà di non esporci ad estranei, la scarsa "chimica" verso chi non conosciamo.
In altre parole, un'attività profondamente legata ad emozioni complesse si vuole semplificare fino a snaturarla.
Rifletta sul fatto che perfino una prestazione fisica senza coinvolgimenti emotivi, come una corsa veloce, potrebbe non essere praticabile in un momento in cui non ne abbiamo voglia. Pretendiamo invece che un'attività che implica in profondità noi stessi ed un'altra persona, possa essere eseguita a comando.
Provi a porsi tre domande:
1) ha veramente superato la fine della precedente relazione, elaborandone tutte le implicazioni?
2) ha curato la tendenza al rimuginio -per non dire altro- di cui ci parlava in altri consulti?
3) è pronto a chiedersi, incontrando una possibile partner, se desidera davvero che il vostro primo approccio sia sessuale? E se risponde di sì, ha per caso paura di una diversa e più approfondita conoscenza?
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
La ringrazio la sua risposta è stata molto precisa e esauriente .
Ha compreso al completo la situazione, ci rifletterò.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Lieta di essere stata utile, gentile utente. Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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