Rapporto difficile nuora/suocera

Salve.

Abitiamo accanto ai miei genitori, su due case completamente separate.
I miei vengono ben poco a casa nostra.
A detta di mia moglie tutto andava splendidamente fino a quando non è nata la nostra bambina.

Dice che i miei sono invadenti, ma ora vi faccio capire cosa intende lei per invadenti.

Prima però devo farvi presente che mia moglie è sempre stata una persona estremamente permalosa con tutti.
Non accetta critiche e osservazioni da nessuno e tende sempre a pensare che la gente pensi che lei non è in grado di fare nulla.
Dietro una frase innocente ci vede sempre qualcosa di brutto.
Esempio: io vedendola superindaffarata con la bimba non le chiedo di farmi i miei piatti preferiti, che invece da mia madre mangio (quelle poche volte che mi capita di mangiare di miei)?
Ovvio, è perché penso che faccia da mangiare male, secondo lei.
Ma non è così.


Comunque veniamo a questa invadenza.
Mia mamma le consiglia di provare un nuovo tipo di pannolini?
Non sia mai.

Una volta mia moglie ha chiesto a mia mamma di accompagnarla a comprare dei vestitini per la bimba.
Mia moglie ne vede uno che le piace tantissimo, mia madre dice che anche per lei è molto bello, ma secondo lei alla bimba le sta piccolo.
Mia moglie arriva a casa indignata dicendo che mia madre pensa che lei non sia in grado di vestire sua figlia.
Risultato: il vestito era veramente piccolo, e lei lo ha portato indietro ancora più arrabbiata di prima.

La bimba fa i capricci e mia mamma le fa segno di fare silenzio?
Beh, "come si permette di zittire mia figlia in mia presenza!?
", dice mia moglie.


Preciso che anche con i suoi genitori ha questo atteggiamenti, seppur in misura minore.
Ogni consiglio lo vede come una costrizione o come se gli altri pensassero che lei non sa fare nulla.
Bisogna star sempre attendi a quello che si dice e a come lo si dice.


Io, comunque, non sono uno di quei mammoni che dà sempre ragione a mamma e papà.
Sono consapevole dei difetti dei miei genitori, e quando lo ritengo di vedere delle intrusioni li riprendo anche in maniera molto dura.
Ad esempio, una settimana fa mio papà ha insistito su un lavoro da fare e alzando la voce gli ho detto di farsi gli affari di casa sua.


Insomma, mia moglie se la prende per delle cose senza senso.
Altro esempio: come è ovvio che un genitore paragona proprio nipote a proprio figlio.
Anche questo fa arrabbiare mia moglie, perché dice che nostra figlia non è me, cosa ovvia.


Devo anche fare una precisazione sulla famiglia di mia moglie: è una famiglia dove non c'è assolutamente un dialogo, non si danno nemmeno consigli su cose sciocche per paura di interferire, non si parla se non di cose effimere.
Mio suocero comanda, mia suocera guai che parli, e quello che dice è lui è legge, senza alcun confronto con gli altri membri della famiglia.
Io penso che questo suo vedere un ordine in ogni consiglio derivi proprio dal fatto che lei da suo padre ha sempre ricevuto ordini e divieti indiscutibili.


Mi date qualche consiglio?
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

l’osservazione di sua moglie, rispetto alla maggior presenza dei nonni nella vita di figl* e partners è corretta.
Essa discende dalla stessa esistenza dei nipoti, che rendono più frequenti i contatti tra le due generazioni; e dal bisogno che la generazione dei genitori talvolta ha nei confronti de* nonn*.
Tra l’essere di aiuto e l’essere percepiti come invadenti il passo può essere breve, ed è strettamente soggettivo.

Detto questo, che fare?

Quando i figli sono diventati adulti, c’è una sola regola valida:
dare consigli solo se richiesti!
Lo stesso, ancor più, vale per i/le partner de* figli*.
Il rischio di essere (percepiti) grilli parlanti - ricorda Pinocchio? - è costantemente dietro l’angolo per le generazioni più grandi.
Il ruolo di nonn*, poi, è molto delicato; è necessario stare sempre due passi indietro rispetto ai genitori. Anche quando la maggiore l esperienza suggerirebbe soluzioni adeguate.

Forse questa risposta a Lei non piacerà, forse si aspettava altro;
ma proviene
dai nostri studi sulle dinamiche familiari,
dalla esperienza clinica in terapia della famiglia
e dai numerosi corsi di formazione per genitori e nonni sulla tematica.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Mah, non è che la risposta non mi piace, anzi la condivido in linea di principio, ma davvero non si può più dare consigli nemmeno per sciocchezze? Davvero dobbiamo pesare ogni parola con un bilancino?
Credo che dare consigli sia normale avendo più esperienza, come è anche vero che a volte se il consiglio non è richiesto è meglio starsene zitti (e questo l'ho fatto presente ai miei genitori), però non si può nemmeno avere paura ad aprir bocca, non le pare?
Poco tempo fa abbiamo incentrato una nostra vicina che ha un bambino di 20 giorni. Era nel passeggino e piangeva, mia moglie ha fatto presente alla neomamma perché secondo lei il bimbo piangeva a dirotto. A casa le ho detto: "Hai visto? Non ti aveva chiesto nessun parere o consiglio, e invece hai detto la tua ad una persona che è praticamente un'estranea. Non credi che anche ai nonni, a maggior ragione, possa capitare?". Piccolo esempio di come certe cose vengano automatiche...
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Per raccontare come si manifestino i >comportamenti automatici< non occorre scrivere all* Psicolog*; ognuno li osserva da se’.
E’ utile rivolgersi all* Psy *se e quando* tali comportamenti automatici o spontanei si dimostrano disfunzionali nella relazione tra le persone, creando solchi, infelicita’, risentimenti.
Sempre che si sia disponibili a riflettere sulle risposte ricevute e a provare a mettere in pratica quanto proposto.
Ad es., perché difende il diritto di dare consigli non richiesti >su delle sciocchezze<, se essi causano malanimo reciproco? Non sarebbe più razionale e più produttivo imparare a tacere? si tratta pur sempre di sciocchezze, no?

La Sua replica, giunta dopo soli 29 minuti dal parere specialistico, sembrerebbe afferire all’ambito delle risposte automatiche.
D’altra parte anche nel precedente consulto in area Psy
- quello relativo alle difficoltà con Suo padre -
si era verificata la stessa situazione, tanto che la Collega Le rispondeva:
> Forse è superfluo risponderLe, visto che non legge quanto Le scriviamo, ci insegna come si diagnosticano i "problemi psicologici e di relazione<.

Ci chiediamo dunque quale sia per Lei la funzione dei Suoi ben 1380 consulti postati qui.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/