Dipendenza affettiva e fine relazione

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni, mi ritengo dipendente affettiva seppur senza nessuna specifica diagnosi.

Mi ritrovo in una relazione che dura da ben 6 anni con un ragazzo che conosco da quando ero bambina.

Fino a poco tempo fa tutto andava bene ma in questo ultimo periodo mi sono accorta che mi sono sempre accontentata di tutto.
In effetti non abbiamo mai litigato.

In questo ultimo periodo mi sono resa conto che lui mi dà per scontata e che non sa riconoscere le mie esigenze, spesso mi svaluta e non mi sprona a migliorarmi anzi... (lui lavora io studio, dice che io non faccio niente in confronto a lui), non vuole fare foto, è restio a viaggiare e a fare progetti insieme.
Fa cadere ogni mio entusiasmo.

Queste idee frullavano già nella mia testa ma ultimamente ancora di più a causa di un evento; ho conosciuto un ragazzo che mi ha proposto una scappatella, il fatto di essere disposta a concedermi a lui mi ha fatto molto riflettere.
(scappatella non consumata ovviamente per rispetto del mio ragazzo).

Non so se continuare questa relazione o cercare di migliorarla in qualche modo.
Il dialogo è praticamente inesistente forse anche per colpa mia.
Ma sento, forse di avere bisogno di libertà, di sentirmi apprezzata e penso di meritare qualcosa in più.
Sto lavorando sulla mia autostima (l'incontro con quel ragazzo mi ha fatto scattare qualcosa)
Pensare di tagliare la relazione è frustrate, non voglio che lui soffra, c'è ancora molto affetto e sarebbe per lui un fulmine a ciel sereno, inoltre ho paura di ciò che mi aspetterá, questa relazione mi ha lasciato quasi completamente sola.
Pensare di vivere una vita così però non mi rende completamente felice.

Grazie a chi si occuperà del mio caso.

Saluti.
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Dr. Michele Loia Psicologo 81 2 3
Gent.ma,

ho letto quanto scrive e credo che sia arrivato il momento per prendersi del tempo per stare bene con se stessi.
Leggo dalle sua parole che in questi anni si è accontentata di tutto. Questo non deve accadere in una relazione sana. Ognuno di noi non deve accontentarsi perché la crescita personale non ammette compromessi. La felicità passa per le decisioni che hanno un valore importante. La vita di coppia non rappresenta un appagamento personale. Non è giusto che allo stato attuale non ha più entusiasmo nel fare le cose insieme al partner.

Il fatto che ha conosciuto un ragazzo che le ha fatto brillare gli occhi per un istante, per lei ha rappresentato quello spazio di libertà dentro al quale ha potuto viaggiare anche solo in modo limitato.
Le relazioni di coppia, così come tutte le relazioni, hanno bisogno di un buon livello di comunicazione. Essa rappresenta la roccia sulla quale costruire un solido e duraturo rapporto.
Lei deve vivere una vita felice non una vita pensando di essere felice.
Lavorerei molto sulla sua autostima e se non riesce da sola può rivolgersi ad un collega psicologo per una consulenza. Sicuramente ne troverà giovamento.
Mi tenga informato

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore per le parole spese sul mio caso, sicuramente ha confermato i miei pensieri. Non nego che dovrò lavorare molto su me stessa e sulla mia autostima in modo da trovare la forza di compiere questo passo che seppur doloroso e faticoso potrebbe aprirmi orizzonti migliori.
Cari saluti.
[#3]
Utente
Utente
P.s recentemente ho parlato di queste problematiche e dei miei pensieri al mio ragazzo che sembrava molto dispiaciuto di come effettivamente mi sentissi, ha detto che cercherà di migliorarsi in questo senso, ( non so quanto ci riuscirà,conosco la sua mentalità ormai sempre più divertente dalla mia ) in ogni caso ha accettato il mio pensiero e se le cose non dovessero funzionare ha affermato che sarebbe inutile continuare.
Quello che non capisco è che condividiamo molti pensieri ma forse non condividiamo i nostri orizzonti futuri.
Saluti.