Cottura alimenti

buongiorno gentili medici,
spero di non disturbarvi con una domanda in apparenza oziosa ma che potrebbe essere utile a chi come me praticano occasionalmente l'escursionismo...

qualche tempo fa preparando la pasta a casa ho dimenticato la stessa in pentola senza accendere il fornello...praticamente in ammollo...e alla fine sono uscito perchè anzichè cenare a casa è sorto un impegno dell'ultimo momento che miha costretto a mangiare fuori...
ordunque al mio ritorno ho ritrovato che la pasta che avevo lasciata in ammollo...(saranno passate 4 ore) era praticamente ''cotta''...nel senso che era idratata e morbida...ho provato a mangiarla cosi ed era tutto sommato commestibile...l'unica differenza da una pasta normalemente cotta era nel colorito più banchiccio di quanto risulta dopo bollitura...

ora la mia domanda è:la pasta ''cotta'' cosi..lasciata cioè in ammollo per qualche ora senza somministrazione di calore è comunque sana e commestibile come una pasta cotta normalmente??è effettivamente necessario bollirla o basta reidratarla in tale maniera?

la questione mi interessa particolarmente perchè come spiegato all'inizio di questo messaggio pratico occasionalmente escursionismo con un nutrito gruppo di amici e stavamo pensando che ..se cio non comporta rischi per la salute e l'assorbimento dei nutrienti...ci converrebbe anzichè farci carico di cartuccie di gas e occorrenti vari per accendere fuochi lasciare la pasta in ammollo in delle pentole d'acqua per la notte in modo tale da avere un pasto pronto al risveglio...non so se è chiara quella che sarebbe l'idea che ci è venuta in mente...e cio che vorrei capire...

spero comunque di ottenere risposta e nel frattempo vi porgo cordiali saluti
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

una corretta cottura della pasta è nè troppo cotto nè troppo cruda...così come vuole la definizione di pasta "al dente".

In questo modo, infatti, è più digeribile rendendo assimilabile le proprietà nutritive e favorendo un rilascio graduale dell'amido da parte del glutine, nei cui reticoli viene imbrigliato.

Se viene cotta troppo o lasciata in acqua per troppo tempo, l'amido assorbirà molta più acqua e sfuggendo all'"imbrigliatura" del glutine si discioglierà quasi totalmente con il risultato di una pasta di consistenza "collosa" ed un'acqua bianco-torbida.

Questa consistenza rende quasi impossibile masticarla, favorendo una sua deglutizione immediata senza l'utile intervento di un enzima presente nella saliva (ptialina) necessario ad operare una prima digestione.

Risultato? La pasta è meno digeribile.


Nel Suo caso, la necessità di adottare questo "accorgimento" scaturisce da esigenze escursionistiche e di praticità che, se messe in pratica "una tantum", non costituiscono un vero e proprio problema nutrizionale.


Buona giornata.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
buono a sapersi gentile dottore...e grazie per la celere risposta...nonostante di solito le nostre ''escursioni non durino piu di due giorni 6 7 volte l'anno...avevamo in mente..considerata che è proprio diventata una passione ormai...di tentare una sorta di vallicamento dei pirenei l'estate prossima...progetto molto ambizioso...che ci avrebbe tenuti in marcia circa un mese...o almeno 20 giorni(più probabilmente un mese)...immagino quindi che per un lasso di tempo tale,lei sconsiglierebbe una pratica di tale ''cottura passiva''( mi passi il termine)? considerando l'ingombro di materiale per accendere fuochi per venti giorni circa ,... speravamo molto che questa potesse essere una opzione possibile...ma non vogliamo certo rischiare la salute...per cui mi dica lei...ogni altro suggerimento comunque che le dovesse venire in mente onsiderata la nostra situazione sarà certamente ben gradito

cordiali saluti
[#3]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
In termini di rischio per la salute...non mi preoccuperei più di tanto se questa "cottura passiva" (il termine è passato ^___^) venisse adottata per un mese circa...

Ma si potrebbero organizzare delle valide alternative con altri amidacei ugualmente energetici e più pratici come il pane tostato o quello raffermo o le classiche friselle...ma anche patate o panocchie di mais. Tutto pronto per essere cotto velocemente e consumato al momento.


In bocca al lupo per l'interessante ed emozionante esperienza che farà sui Pirenei!
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
mmm si ma i problemi sono due...per cuocere i cibi non possiamo accendere un fuoco con legno trovato in giro...dovremmo portarci appresso le bombolette di butano che occupano spazio e peso...inoltre per quanto riguarda patate e mais...mi pare che contengano ogni 100 gr molti meno carboidrati e proteine( :) siamo informati ;)) per cui per ottenere gli stessi carboidrati ne dovremmo portare di piu e peserebbero di piu per quanto riguarda le friselle...non avevo manco idee esistessero cose chiamate cosi :) finora per due giorni alla volta ce la siamo cavata con panini vari pane tostato e raffermo...non ci avevo pensato...il pane tostato non sono sicuro di cosa si intenda...il raffermo...beh non è da buttare se è raffermo per un mese?....potrebbe essere un alternativa..anche se pure in questo caso...abbiamo un rapporto peso/volume/carboidrati per etto di prodotto che mi fa sembrare l'idea del pane da lasciare come ultime opzione..sempre se ne troveremo altre più efficaci....potremmo portarci il pane sbriciolato tipo pan grattuggiato in modo che occupi meno spazio...ma..insomma...si fa tutto per la natura e l'avventura ecc...e si accetta di abbassare i proprio standard di benessere...ma ecco questo preferirei proprio evitarlo eheh

a presto!
[#5]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
...comodità + leggerezza + apporto nutritivo + calcoli calorici...bèh, tutto questo è davvero difficile poterlo ottenere con alimenti freschi o, comunque, da poter trasportare...

A questo punto, se davvero questa spedizione vuole organizzarLa...da professionista, dovrà ripiegare su prodotti energetici preconfezionati e pronti per l'uso.

Ne trova tanti e diversi, con rapporti nutrizionali bilanciati ed apporti calorici ben precisi, reperibili in farmacia o negozi specializzati per sportivi.

Forse è la soluzione meno economica, ma molto più pratica e nello stesso tempo nutriente! ;-)


Cordiali saluti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
buongiorno credo di aver troivato una possibile soluzione..:) semplicem,ente...crackers...!! non essendo lievitati non occupano molto spazi...volendo potremmo addirittura sbriciolarli e portarli sminuzzati in un qualche contenitore.....si conservano bn..e soprattutto..a differenza del pane ....hanno per 100 gr di prodotto 73 gr di carboidrati e circa 10 di proteine...praticamente come la pasta...senzaz bisogno di cucinare nnt!....ok sicuramente mangiare mollica di ckracker non sarà ilmassimo...ma..chi non risica non rosica...mi sembra un buon compromesso non trova?