Asportazione del seno

Salve gentili dottori.
Alla mia mamma domenicana e residente a Santo Domingo li è stato diagnosticato un tumore al seno "carcinoma duttale infiltrante" di grado III 14x12mm. La diagnosi è arrivata dopo una biopsia a un frammento del tumore visto che da tutti gli esami fatti anche del sangue non si evidenziava nessuna anomalia. La mia mamma è stata subito sottoposta a chemioterapia neoadiuvante in attessa della chirurgia che dovrebbe avvenire ad aprile. Li hanno indicato 4 trattamenti di chemio ai quali ha riposto molto bene, al terzo il dottore che l'ha visitata era anche molto sorpreso perche il tumore, secondo la sua diagnosis, non c'è più. Lui comunque si ha raccomandato di fare la chirurgia, asportazione totale del seno, per "levarci il pensiero". Mia mamma ha 60 anni e anche se a dire del medico alla sua età il seno non dovrebbe preoccuparla, io so che per lei non sarà una passeggiata. Quello che vi chiedo è un secondo parere. Ho tanta fiducia nei medici dominicani sono molto preparati e aggiornati ma seguono molto il "sistema americano" e sono al mio parere un po radicali nel trattamento delle patologie. Al momento sconsigliano anche la ricostruzione del seno nella stessa chirurgia in quanto dopo la mia mamma dovra eseguire altre chemio e radiazioni e non parlano di una asportazione parziale ma sempre totale. Voi come medici italiani che ne pensate? C'è proprio bisogno di essere radicali in questi casi? Si puo aspettare e vedere l'andamento del tumore finite le chemio? La ricostruzione è possibile? Come preparo la mia mamma alla perdita del seno? Mi consigliate di farla visitare in Italia prima?
Grazie per le gentile risposte se vi dovessero servire ulteriore informazioni sono disponibile a fornirle.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Noi la pensiamo in maniera opposta.

Tant'è che il mio sito ha un dominio
www.senosalvo.com
legga

http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm

che è quello che facciamo noi.

Tra l'altro i colleghi domenicani mostrano poco rispetto per una donna che a 60 anni è ancora giovane ("per levarci il pensiero ???") ma sarebbe la stessa cosa se ne avesse 80. A meno che non trovino difficoltà tecniche
che giustificherebbero la loro scelta (impossibilità ad eseguire radioterapi, linfonodo sentinella ecc)

Concesso che si possa ragionare "all'americana",come dice Lei, ma non vedo alcuna coerenza in questo atteggiamento.

Perchè allora avrebbero somministrato una chemioterapia neoadiuvante ?

http://www.senosalvo.com/iuvante.htm

Lo scopo di questa terapia è quello di ridurre il volume del tumore per programmare un intervento conservativo. Loro ci sono riusciti bene e...che fanno ?
Propongono una mastectomia !




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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dr. Catania, è stato molto illuminante. In effetti perche sottoporre alla mia mamma a questa terapia neoadiuvante e anche indebolirla prima della chirurgia se non hanno intenzione di fare un intervento conservativo.

Chiederò senz'altro che mi sia giustificata la scelta per qualcosa di piu coerente che non sia "levarsi il pensiero", altrimenti cercherò il parere di altro medico domenicano. Spero di rientrarci con i tempi...

La ringrazio nuovamente e miei complimenti per il lavoro e l'aiuto che offre su questo e il suo portale senosalvo.com