Carcinoma duttale invasivo di grado istologico e nucleare ii

Gentile dottore,
ho subito 10 giorni fa una una quadrantectomia per un nodulo risultato delle dimensioni di cm 1,1 e sarò sottoposta tra 4 giorni alla dissezione ascellare perchè il linfonodo sentinella è risultato positivo.
Le trascrivo i referti:
Diagnosi: carcinoma duttale invasivo di grado istologico e nucleare II. Non certi aspetti riferibili ad invasione vascolare peritumorale. Fibrosi intratumorale. Numerose microcalcificazioni. Cute e margini chirurgici liberi nelle sezioni in esame. Restante tessuto mammario con focolai di iperplasia intraduttale.
Le indagini immunoistochimiche hanno dato i seg. risultati: ER espresso in circa il 100% delle cellule neoplastiche- PR espresso in circa il 50% delle cellule neoplastiche- Ki67 espresso in circa il 7% delle cellule neoplastiche- C-erb-B2 negativo - E-CAD positivo.
Esame intraoperatorio: Lesione ben compresa nel prelievo inviato CG
LINFONODI- Materiale inviato: 1. Linfonodo sentinella - 2. Linfonodo parasentinella.
Diagnosi: 1. Linfonodo con metastasi di carcinoma (dimensione massima 2.2 mm)
2. linfonodo iperplastico
Stadio patologico: pT1c; N1a
Le aggiungo che sono stata sottoposta a rx polmoni e ecografia addome, con esito negativo.
Le chiedo, pur in assenza dell'istologico sugli altri linfonodi, un parere sulla prognosi e sulle possibili terapie. Un ringraziamento e un cordiale saluto.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Pur in presenza di diversi fattori prognostici favorevoli (positività recettoriale ecc)che suggeriscono un cauto ottimismo, lo stato dei linfonodi ascellari, che non conosciamo, è troppo importante per anticicipare una conclusione.

Sicuramente farà la radioterapia.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta.
Oggi posso aggiungere ai dati già scritti che, a parte il linfonodo sentinella, tutti gli altri sono risultati negativi.
Le rinnovo la richiesta sulla prognosi e sulle possibili terapie.
Grazie ancora
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Se le ho scritto cauto OTTIMISMO credo di averLe già risposto sula prognosi.

Per la radioterapia si può dire senz'altro avendo subito una terapia conservativa. Su quella medica adiuvante non è corretto (vietato) dare indicazioni tramite Internet.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, ho ritirato oggi le analisi del sangue di controllo.
E' tutto a posto, con i marcatori : CEA 1,43 - CA 15-3 13,90
E' però molto alto il valore di LDH lattato deidrogenasi: 268
Cosa può significare? Confrontando i valori attuali con quelli del controllo di fine ottobre scorso ho visto che il valore era già, in quella data, di 262. In quell'occasione avevo eseguito anche l'ecografia addome, risultata negativa. Inoltre, l'oncologo aveva visionato le analisi trovandole a posto. Cosa ne pensa? Sono molto preoccupata.
Grazie e un cordiale saluto
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Va valutato dal suo oncologo nel contesto di tutto il quadro clinico-strumentale.

Poichè l'enzima si trova nel muscolo scheletrico, nel muscolo cardiaco e nel fegato varie possono essere le ragioni di un suo incremento (anemia, epatitopatie, ipotiroidismo.......)

Alcuni farmaci (steroidi anabolizzanti, anestetici, aspirina, alcool, narcotici, clofibrati) possono elevare i livelli ematici dell'LDH.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ma il valore 268 dell' LDH potrebbe indicare qualcosa di preoccupante rispetto alla mia patologia? alla fine dell'ottobre scorso, quando l'oncologo ha visionato il valore di 262, ha considerato tutto regolare. Come le sembra la situazione, tenendo conto dei marcatori a posto che le ho scritto nel post precedente? Ancora grazie, un saluto.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Le ho già risposto >Va valutato dal suo oncologo nel contesto di tutto il quadro clinico-strumentale>> e quindi che potrebbe non avere alcuna correlazione con la malattia di base.
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