Sport e malattia oncologica

Per il dottor Catania.
Gentilissimo dottore, le scrivo in qualità di malata oncologica, sportiva a 360 gradi. Da un paio di mesi ho un incidente di percorso (un carcinoma duttale infiltrante), che mi ha bloccato per unpo' di tempo...Sono una che si faceva corse, maratone, 4 giorni a settimana in palestra, sebbene avessi famiglia e lavoro. Ho 60 anni e nonostante il cancro, ora estirpato, mi sento benissimo. Il problema è che a metà gennaio inizierò cicli di radio terapia, ai quali seguiranno cicli di chemio terapia.
Domandona: Cosa faccio la vecchietta del cacao? Mi metto seduta col bastone in mano in attesa che finisca la terapia? E la mia ginnastica? Crede potrò trovare le forze per una corsetta? O per un'ora in palestra per fare cyclette o tapis-roulant?
Come posso muovermi un po' nonostante la malattia?' Crede ne avrò la forza?
Scrivo a lei perché più volte lei ha parlato di gare, maratone, nelle quali forse ci saremo sfiorati o incontrati. Ecco lei può capirmi. Il solo pensiero di diventare una malata che non può correre, mi fa stare male. Mi dica lei come potrò ovviare a tutto questo. La saluto
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Se ha fatto quello che descrive so bene cosa voglia dire "smettere" dalla dipendenza.
E non aggiungo altro perchè pochi possono capire , medici compresi.

Ci sono quelli addirittura che "lo sport fa male"........ SIC e RISIC !!!!!!

Scrivo la mia opinione "fuori dal coro" e sotto la mia personale responsabilità.

Non ascolti i medici che tendono a ghettizzarla in casa in attesa delle terapie e dei controlli.

Vuol dire....GIA' morire .

Non usi come metro di paragone "quello che faceva prima" : da sola capirà cosa sia in grado di fare "ORA"
Tenderà all'inizio a limitare le prestazioni : non abbia fretta !
Continui e vedrà che tornerà gradualmente quella di prima. Accetto scommesse.
Ovviamente vanno tenute in debito conto situazioni particolari . Se si ha una frattura patologica non darei le stesse raccomandazioni. Si tiene conto degli effetti collaterali delle terapie ed altro. Qui stiamo generalizzando ma per far comprendere che avere avuto il cancro non rende inabili alle attività sportive anche quelle moderate.


Anzi tutto ciò fa parte della terapia : più importante della radio e chemioterapia.

Ho avuto modo anche professionalmente di seguire pazienti che "hanno smesso" e pazienti che non lo hanno fatto. Ho consigliato ( che mi radino pure dall'ordine dei medici) persino ad una giovane agonista di non riferire di avere avuto metastasi ossee alla visita per la certificazione agonistica, perchè l'avrebbero bocciata. Ho consigliato non di mentire....ma di non dire... se non glielo avessero chiesto espressamente....

E quando mai i medici i medici....vanno oltre il loro compitino ! (E' una battuta...ma c'è qualcosa di vero, tant'è che alla giovane nessuno si è mai sognato di fare domande.....come ampiamente previsto)

Questa giovane (ed è accaduto 10 anni fa) continua a fare sport e delle sue metastasi ossee non c'è più traccia. Mi vogliono denunciare per questo ? Facciano pure ! Saprò bene come difendermi.

Ho accompagnato e corso insieme ( ad insaputa degli oncologi curanti) una maratona di N.Y. con un amico e compagno di gare nel deserto e che il mese prima della maratona aveva fatto la chemioterapia

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/78-lo-sport-dopo-la-malattia.html

Altri dettagli su

http://www.senosalvo.com/senosalvo_sport.htm

Ma contemporaneamente non trascuri la prevenzione alimentare

(Alimentazione + attività fisica = efficacia sinergica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm

Auguri per la nuova avventura

Salvo C.(omplicazioni !) (^______^)

Se avesse conflitti con i suoi oncologi curanti mi scriva una mail e lasci a me il compito di controbattere, ovviamente riguardo a questo tema.



Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
sapevo di trovare in lei un alleato, sa dottore quale è il problema, che io non so quanto mi "stenda" la radio terapia. So che la chemio ammazza letteralmente, ma se non ci sono controindicazioni..il fisoco saprà dirmi quello che devo o non devo fare. Ero abituata la mattina alle 7 a correre come una lepre e a giorni alterni ero già in palestra. Comunque non so se dovrò fare anche una cura ormonale, ma spero di non diventare una botte. Dal 1 gennaio cerco di diventare una mangiona pentita....e questo mi aiuterà, ma spero che finiti questi cicli che mi aiuteranno a guraire, possa ritornare ancora a correre sotto il sole o la pioggia.

Il mio oncologo curante mi ha detto che la sera del 31 posso ballare quanto voglio... Meglio così.

Auguri di buon anno, dottor Catania! E per tutti coloro che stanno come me: Un vagone di salute...........
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
>>>sa dottore quale è il problema, che io non so quanto mi "stenda" la radio terapia. So che la chemio ammazza letteralmente, >>

Se Lei aspetta a casa gli effetti collaterali di queste terapie come un pacco postale "in attesa del timbro" accadrà quanto paventa.

Anche il nocebo è un fenomeno molto importante nella pratica clinica oncologica. Gli oncologi , ed i medici in generale, ne dovrebbero tener conto soprattutto quando “mettono le mani avanti “ nell’enfatizzare gli effetti collaterali dei farmaci antineoplastici che chiaramente non si possono nascondere anche per ragioni di ordine medico legale. Ma occorre tener presente che uno stato mentale orientato ossessivamente in modo negativo verso la malattia o il farmaco impiegato , può spiegare la diversità degli effetti che si registrano da paziente a paziente.
Uno studio comparso sul Word Journal of Surgery (J:W:L: Fielding,3:390,1983) racconta di un gruppo di pazienti affetto da carcinoma dello stomaco a cui era stata somministrata solo una soluzione fisiologica (acqua !!!!!) invece del farmaco specifico. I malati , convinti di essere sottoposti a chemioterapia, presentarono in un terzo dei casi una vistosa caduta dei capelli , uno degli effetti collaterali meno bene tollerati dai pazienti oncologici in trattamento con i farmaci antitumorali e che in misura variabile incide da un minimo dell’1% ad un massimo del 50-60% dei casi trattati. .E se questa variabilità di incidenza di effetti collaterali dipendesse oltre che dalla dose tipo di farmaco somministrata e dal paziente anche “dalla entità” di nocebo somministrata dal medico prescrittore ?

<<Ero abituata la mattina alle 7 a correre come una lepre >> In questo momento
si liberi della pelle della lepre e indossi la testuggine della tartaruga.

Ricominci da zero come se non avesse mai corso in vita sua e saprà bene come si fa : lo fanno tutti gli esperti maratoneti quando accompagnano il caro amico che non ha mai corso e vuole cominciare a correre.

Ci si arma di un cardiofrequenzimetro, e scommetto che ce l'abbia già : 300 metri di cammino veloce e 200 metri di corsetta senza elevare troppo la frequenza cardiaca.
Giorno dopo giorno tenendo a freno l'anima del maratoneta che vorrebbe correre anche in Chiesa il giorno del proprio matrimonio.
Lontano dai giorni critici delle terapie cominciare a ridurre i tempi di camminata (prima a 150 metri sino a zero) e soltanto quando non si fa eccessiva fatica ( ed il cardiofrequenzimetro "canta") cominciare a "corricchiare" eliminando gli intervalli di recupero.

Dopo la chemio (io la farei anche durante la chemio ma gli irresponsabili come me non devono essere presi da esempio ) ci si può preparare per una maratona "piana" (Milano, Londra, Praga, Padova, no N.York perchè sembra tutta in piano, ma si pagano a caro prezzo i ponti soprattutto il Queensboro Bridge o la salita che arriva improvvisamente al 38 chilometro entrando da Harlem in Central Park). La prima maratona la si può provare con un sistema di Interval Training personalizzato sulla base delle condizioni fisiche generali che vanno valutate ovviamente con il proprio curante.

Aspetto una cartolina dalla sua prima maratona dopo la chemioterapia ! E non sto scherzando !!!!

Buon Anno

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Ma questa non è una opinione personale


1) Doppio trapianto di polmone ed ha corso poi 12 volte la maratona di N.York in barba ai suoi medici che gli avevano consentito qualche "passeggiatina in cortile"

2) >>In Italia l’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati) organizza da alcuni
anni le Olimpiadi invernali per trapiantati, con buoni risultati sportivi oltre che di
partecipazione. Alcuni trapiantati di cuore hanno portato a termine con successo
la maratona di New York, altri fanno paracadutismo, eccetera.>>

http://www.amicidelfegato.it/Allegati/opuscolo1scuole2006.pdf

2) Sei bypass ....alla maratona di N.Y.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=8780

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/06/storia-vera-di-saverio-uomo-dal-cuore.html

http://blog.ok-salute.it/salute-storie-lettori/2012/03/30/ho-corso-con-

http://www.prevenzione-cardiovascolare.it/archivio/archivio_text.php?cat_id=196&pos=90


3) La maratona di N.York oltre a pluritrapiantati di cuore, fegato, pancreas, pazienti oncologici che hanno appena ultimato le terapie e altro, raccoglie ogni anno l'adesione di MIGLIAIA di diabetici da tutto il mondo

http://salute.doctissimo.it/il-diabete/vivere-con-il-diabete/diabete-sp

>>Il Dr. Bekka coinvolge regolarmente alcuni dei suoi pazienti diabetici in prove sportive. Tour de France, scalata del Kilimangiaro e persino maratona di New York queste sfide sono state tutte accolte dai malati. Secondo questo medico, "prove simili permettono di prendere la propria malattia in modo diverso. Quando un paziente riesce a superare il traguardo di una maratona, si rende conto che tutto è possibile. È un'emozione grandissima. Correre per 42 km significa respingere i propri limiti, e anche comprendere che si è in grado di controllare il proprio corpo e, di conseguenza, la propria malattia". >>

4) Non siamo affatto pionieri irresponsabili. I malati che praticano sport sono ormai strastudiati ed i risultati sono quelli che ho riportato. Ci sono addirittura campioni di trapiantati che fanno di tutto anche a livello agonistico

>>Del nostro gruppo - spiega Franceschini - fanno parte persone trapiantate che vogliono testimoniare la qualità di vita dopo il trapianto; siamo in venti, due trapiantati di cuore, un trapiantato di fegato e 17 trapiantati di rene. Dal 1993 al 1996 abbiamo partecipato a diverse gare agonistiche, poi abbiamo capito che era giusto testimoniare la qualità di vita che si ha dopo un trapianto e abbiamo girato l’Italia da Vipiteno fino a Pantelleria>>

http://www.regione.emilia-romagna.it/archivi/saluter/newsletter/articoli/2009/editoriale_21_2009.htm
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dopo
Utente
Utente
carissimo dottor Catania, vorrei una flebo di sano entusiasmo, ma sto lentamente cadendo dallafune. Ero in equilibrio, ma improvvisamente mi sto ammosciando. Mi aspettano circa 5 mesi abbondanti di chemio, intervallati da un'infusione di non so bene cosa. Ho saputo ufficialmente di essere stata colpita da un tumore bastardo, che lascia metastasi e recidive. un g3 con un erb + e lsn +. Non voglio parlare col medico, ma con il collega sportivo: Oggi c'è un bel sole, tutti sono in festa. Anche io mi sono vestita e truccata, ma il mio pensiero va alla parrucca, al pallore, alla sofferenza. Chi mi dice che riuscirò anche a farmi un viaggetto, chi mi dice che non è detto che avrò nausee. Io non sto in casa ad aspettare la bestiaccia. Anzi! Vorrei dimenticarmene, ma potrò. con un tumore che non è circoscritto, pensare che un domani ritornerò in pista? Sa benissimo che chi sta in una situazione precaria vede tutto sballato, ma io voglio ritornare a camminare per ore e a correre. Secondo la sua esperienza, sarà una cosa possibile? Non mi sono fatta mancare nulla, poteva colpirmi un vaso sulla testa, mi avrebbe dato meno sofferenza. Perdoni lo sfogo, ma non so neanche io cosa vado trovando.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Questa è ansia anticipatoria, comprensibilissima per carità, ma se io ho scritto i post precedenti non mi sono inventato nulla e deriva dall'esperienza oncologica quotidiana di molti lustri.

Se l'ho invitata a prepararsi almeno mentalmente per una maratona è perchè sono convintissimo che non si tratti di un azzardo.

Se io oggi il bicchiere lo vedo mezzo pieno e Lei mezzo vuoto è perchè io ho dinnanzi ai miei occhi migliaia di esperienze su casi anche più gravi del suo, mentre Lei è venuta a conoscenza solo dei casi andati male.

Tutta qui la differerenza !

>>Oggi c'è un bel sole, tutti sono in festa>>

Nessuno si aspetta che sia festa anche per Lei, ci mancherebbe, ma intanto la vita se ne va e se ne va anche la giornata di sole se non ci si concentra a vivere ORA.
(Tanto più che ancora non ha neanche iniziato le terapie)

Provi come Le avevo già consigliato a non autocertificarsi come invalida e verificherà da sola che tutti ce la possiamo fare ....ad affrontare dubbi e paure più grandi di noi.

[#7]
dopo
Utente
Utente
no! Non mi autocertifico come invalida, ma dopo un paio di mesi sta esplodendo la rabbia, soffocata, la mia dottoressa mi dice "a cosa serve essere tanto rigide con sè stesse, se le va di urlare, lo faccia, lei se non elabora il lutto, esplode". Ed è vero. Non ho mai detto e mai dirò"Perché a me?". A me cosa?, il tumore sono io, su quello non ci piove, chissà perché è saltato fuori, ma non è di questo che voglio parlare. La rabbia è del tempo che perderò, forse diventerò una balena, correndo dietro ad una malattia che non si farà afferrare peggio del mercurio del termometro rotto. Da bambina mi ci divertivo. E' che credevo di cavarmela con poco, ma probabilmente oggi è una giornata NO, sono di solito molto ottimista e tutto sommato, è vero che rispetto a tante donne sono più fortunata, mettiamola così. Il cancro si cura, la mia dottoressa mi ha diffidato dall'iscrivermi su blog o forum in cui si dice che il cancro si cura col bicarbonato o conl'urina. Mi dice di chiudere il pc e uscire a fare shopping. Ma sì! Appena terminano le partite in TV prendo mio marito e lo porto a camminare (tanto per cambiare, finchè ancora posso), mi spiace per il momento per la mia adorata nipotina, che per ilmomento ha una nonna fuori uso. Dottor Catania, perdoni lo sfogo, ma una persona buona come lei, capirà una persona confusa come me. Glielo prometto! le spedirò una cartolina.
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