Nodulo ipoecogeno in corrispondenza della cicatrice
Gentili dottori,
Ho 42 anni. Sono stata
operata allo IEO di Milano il 30 novembre per un carcinoma duttale alla mammella sx a medio grado di differenziazione, con ridotta componente intraduttale di tipo solido con necrosi.
pT1b(0,8 cm) pN0 MX G2 Invasione vascolare assente. Recettori ormonali: ER 95% PrG 95% c-erbB2 assente.
Ho effettuato radioterapia intraoperatoria e 13 sedute di radioterapia con fasci esterni sulla mammella che ho terminato il 20 gennaio 2013.
Sono in cura con tamoxifene e decapeptyl per 5 anni.
A fine maggio avrò la visita senologica dal mio chirurgo e, come richiestomi nella cartella di dimissioni, ho effettuato gli esami ematici che sono risultati nella norma, (a parte una lieve leucopenia e piastrinopenia); per mio scrupolo ho effettuato anche presso un centro privato della mia città una ecografia che mi ha gettato nello sconforto più nero.
Infatti l'operatore ha evidenziato proprio in corrispondenza della cicatrice, dove mi hanno asportato il carcinoma, una formazione nodulare ipoecogena di 19mm (!!!!) ipotizzando che possa essere un'altra patologia (parole sue) e insistendo affinché facessi una mammografia prima di recarmi dal mio senologo. io non ho intenzione di far nulla di piu senza il consiglio del mio senologo ma, Come voi potete ben capire, mi è' caduto il mondo addosso!
Sottolineo che sin dall'intervento ho sempre avuto un grumo durissimo sotto la cicatrice; inoltre la radioterapista mi aveva raccomandato di farmi fare ecografie solo da medici abituati a vedere seni irradiati. Io non le ho dato ascolto e ora mi trovo, per eccesso di zelo, con un'ansia tremenda.
Vorrei sapere se, a vostro avviso, e' possibile una ripresa di patologia quasi triplicata di volume rispetto all'inizio a soli cinque mesi e mezzo dall'intervento.
So che le patologie oncologiche sono subdole, ma vorrei ridare un senso alle cose: mi sono affidata a un centro all'avanguardia, ho fiducia nel loro operato, tantissime signore che conosco sono guarite con carcinomi ben più estesi del mio. Mi sembra di vivere un incubo senza fine. A volte gli operatori sanitari dovrebbero calibrare meglio le parole e pensare alla fragilità di chi sta loro di fronte che sta cercando di rimettere in piedi la propria vita. Ma certe cose si comprendono solo vivendole.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che vogliate rivolgermi, consapevole della vostra competenza e professionalità.
Ho 42 anni. Sono stata
operata allo IEO di Milano il 30 novembre per un carcinoma duttale alla mammella sx a medio grado di differenziazione, con ridotta componente intraduttale di tipo solido con necrosi.
pT1b(0,8 cm) pN0 MX G2 Invasione vascolare assente. Recettori ormonali: ER 95% PrG 95% c-erbB2 assente.
Ho effettuato radioterapia intraoperatoria e 13 sedute di radioterapia con fasci esterni sulla mammella che ho terminato il 20 gennaio 2013.
Sono in cura con tamoxifene e decapeptyl per 5 anni.
A fine maggio avrò la visita senologica dal mio chirurgo e, come richiestomi nella cartella di dimissioni, ho effettuato gli esami ematici che sono risultati nella norma, (a parte una lieve leucopenia e piastrinopenia); per mio scrupolo ho effettuato anche presso un centro privato della mia città una ecografia che mi ha gettato nello sconforto più nero.
Infatti l'operatore ha evidenziato proprio in corrispondenza della cicatrice, dove mi hanno asportato il carcinoma, una formazione nodulare ipoecogena di 19mm (!!!!) ipotizzando che possa essere un'altra patologia (parole sue) e insistendo affinché facessi una mammografia prima di recarmi dal mio senologo. io non ho intenzione di far nulla di piu senza il consiglio del mio senologo ma, Come voi potete ben capire, mi è' caduto il mondo addosso!
Sottolineo che sin dall'intervento ho sempre avuto un grumo durissimo sotto la cicatrice; inoltre la radioterapista mi aveva raccomandato di farmi fare ecografie solo da medici abituati a vedere seni irradiati. Io non le ho dato ascolto e ora mi trovo, per eccesso di zelo, con un'ansia tremenda.
Vorrei sapere se, a vostro avviso, e' possibile una ripresa di patologia quasi triplicata di volume rispetto all'inizio a soli cinque mesi e mezzo dall'intervento.
So che le patologie oncologiche sono subdole, ma vorrei ridare un senso alle cose: mi sono affidata a un centro all'avanguardia, ho fiducia nel loro operato, tantissime signore che conosco sono guarite con carcinomi ben più estesi del mio. Mi sembra di vivere un incubo senza fine. A volte gli operatori sanitari dovrebbero calibrare meglio le parole e pensare alla fragilità di chi sta loro di fronte che sta cercando di rimettere in piedi la propria vita. Ma certe cose si comprendono solo vivendole.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che vogliate rivolgermi, consapevole della vostra competenza e professionalità.
[#1]
Effettivamente 19 mm non è da considerare "piccolo", ma in considerazione del tempo relativamente breve dall'intervento ed in considerazione della sede verrebbe in prima ipotesi da pensare ad un esito attinico (della radioterapia) più frequente di quanto si pensi.
Completerei senz'altro con la mammografia ed una agobiopsia ecoguidata.
Aspetti ad arrivare a conclusioni catastrofiche, ma purtroppo a distanza senza neanche la visita (suppongo sia palpabile) non si può aggiungere ulteriore contributo.
Tanti saluti
Completerei senz'altro con la mammografia ed una agobiopsia ecoguidata.
Aspetti ad arrivare a conclusioni catastrofiche, ma purtroppo a distanza senza neanche la visita (suppongo sia palpabile) non si può aggiungere ulteriore contributo.
Tanti saluti
[#2]
Utente
Gentile dott. Catania,
la ringrazio molto della risposta. La seguo da tempo on-line e la sua professionalità mi ha sempre colpita.
Noi donne "scelte" da questo malanno siamo davvero sensibili a medici competenti ma anche rassicuranti perchè la drammatizzazione è qualcosa che non ci possiamo più concedere.
Tornando me, avevo omesso un'informazione: il nodulo riscontrato risulta "non vascolarizzato"; il che spero sia un dato positivo.
Per quanto riguarda la palpabilità, io non ho mani esperte (anche se devo dire che il carcinoma me lo ero sentito io con autopalpazione) ma le posso dire che da quando sono stata operata la zona della cicatrice è dura e legnosa e in corrispondenza del nodulo asportato c'è un punto durissimo, come un nocciolo.
Durante la medicazione post-intervento, una settimana o due dopo, mi hanno infilato nella cicatrice un ago e mi è uscito sangue. Il dolore al seno che avevo nel post operatorio si è allora acuito e i tessuti si sono ancor più congestionati. Dopo radioterapia esterna l'infiammazione al seno è stata "vivace".
Ora il seno non mi fa quasi più male (sono persino tornata a correre!) ma è rimasto congestionato e più caldo dell'altro.
Andrò dal senolgo tra pochi giorni e mi affiderò alla sua esperienza.
La ringrazio comunque tantissimo per la sua gentilezza e disponibilità.
la ringrazio molto della risposta. La seguo da tempo on-line e la sua professionalità mi ha sempre colpita.
Noi donne "scelte" da questo malanno siamo davvero sensibili a medici competenti ma anche rassicuranti perchè la drammatizzazione è qualcosa che non ci possiamo più concedere.
Tornando me, avevo omesso un'informazione: il nodulo riscontrato risulta "non vascolarizzato"; il che spero sia un dato positivo.
Per quanto riguarda la palpabilità, io non ho mani esperte (anche se devo dire che il carcinoma me lo ero sentito io con autopalpazione) ma le posso dire che da quando sono stata operata la zona della cicatrice è dura e legnosa e in corrispondenza del nodulo asportato c'è un punto durissimo, come un nocciolo.
Durante la medicazione post-intervento, una settimana o due dopo, mi hanno infilato nella cicatrice un ago e mi è uscito sangue. Il dolore al seno che avevo nel post operatorio si è allora acuito e i tessuti si sono ancor più congestionati. Dopo radioterapia esterna l'infiammazione al seno è stata "vivace".
Ora il seno non mi fa quasi più male (sono persino tornata a correre!) ma è rimasto congestionato e più caldo dell'altro.
Andrò dal senolgo tra pochi giorni e mi affiderò alla sua esperienza.
La ringrazio comunque tantissimo per la sua gentilezza e disponibilità.
[#3]
Da quanto scrive credo proprio che sia da ascriversi ( e almeno lo spero in assenza di una visita) ad un ESITO CICATRIZIALE e non sempre purtroppo è facile esprimersi con certezza in casi come il suo.
Se persistessero dubbi piuttosto che la mammografia di controllo nel 2013 farei la Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
P.S.
Perchè non ci parla delle sue paure in questa bellissima discussione (non scriva che l'ho sollecitata io) presentandosi con un nome ( se non se la sente usi un nome non vero) tra donne che si scambiano paure ed emozioni e recentemente anche paure.....dei controlli ?
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Se persistessero dubbi piuttosto che la mammografia di controllo nel 2013 farei la Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
P.S.
Perchè non ci parla delle sue paure in questa bellissima discussione (non scriva che l'ho sollecitata io) presentandosi con un nome ( se non se la sente usi un nome non vero) tra donne che si scambiano paure ed emozioni e recentemente anche paure.....dei controlli ?
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
[#4]
Utente
Gentile dottor Catania,
Le sono grata per la tempestività e la chiarezza, e perchè Lei ha la capacità di condividere lo stato d'animo di noi donne. Credo sia dote rara. Tante volte leggendoLa in altri post mi sono sorpresa a sorridere per le Sue parole, per gli stati d'animo profondi che riesce a comunicare anche via mail. Si percepisce che Lei crede in quello che fa.
Grazie anche per le informazioni sulla risonanza magnetica. Del resto a novembre, in occasione della scoperta del mio nodulo, mi ero già sottoposta a risonanza da cui si era esclusa la multifocalità (l'iter è stato: ecografia-risonanza-ago aspirato e poi mammografia pre-intervento: una catabasi!).
Ho letto in effetti che spesso la IORT può dare distorsioni ghiandolari, liponecrosi e altre fibrosi di difficile interpretazione all'esame ecografico.
Ma quello che mi lascia perplessa è la modalità con cui un medico ti "spiattella" in faccia la peggiore delle ipotesi (e nemmeno la più probabile) e poi, stringendoti la mano ti dice con un sorriso: "Mi faccia sapere". Se davvero gli interessasse non sarebbe così frettoloso di mandarmi via piena di dubbi, se davvero fosse sincero mi spiegherebbe le ipotesi, mi rassicurerebbe.
Io penso che la medicina sia un'arte, e il medico talentuoso sia una rarità (talentuoso, non competente). Comprendo anche la medicina difensiva, ma fino ad un certo punto: ci sono di mezzo persone, esistenze, sofferenze!
Mi scuso per le mie divagazioni e la ringrazio dell'invito sul forum che mi piacerebbe accogliere. Del resto già mi confronto con un po' di colleghe già "prescelte" dal malanno e allargare la discussione non è una cattiva idea; parlare esorcizza.
La ringrazio infinitamente. Mi ha aiutata di più Lei on line di chi mi aveva lì di fronte
Le sono grata per la tempestività e la chiarezza, e perchè Lei ha la capacità di condividere lo stato d'animo di noi donne. Credo sia dote rara. Tante volte leggendoLa in altri post mi sono sorpresa a sorridere per le Sue parole, per gli stati d'animo profondi che riesce a comunicare anche via mail. Si percepisce che Lei crede in quello che fa.
Grazie anche per le informazioni sulla risonanza magnetica. Del resto a novembre, in occasione della scoperta del mio nodulo, mi ero già sottoposta a risonanza da cui si era esclusa la multifocalità (l'iter è stato: ecografia-risonanza-ago aspirato e poi mammografia pre-intervento: una catabasi!).
Ho letto in effetti che spesso la IORT può dare distorsioni ghiandolari, liponecrosi e altre fibrosi di difficile interpretazione all'esame ecografico.
Ma quello che mi lascia perplessa è la modalità con cui un medico ti "spiattella" in faccia la peggiore delle ipotesi (e nemmeno la più probabile) e poi, stringendoti la mano ti dice con un sorriso: "Mi faccia sapere". Se davvero gli interessasse non sarebbe così frettoloso di mandarmi via piena di dubbi, se davvero fosse sincero mi spiegherebbe le ipotesi, mi rassicurerebbe.
Io penso che la medicina sia un'arte, e il medico talentuoso sia una rarità (talentuoso, non competente). Comprendo anche la medicina difensiva, ma fino ad un certo punto: ci sono di mezzo persone, esistenze, sofferenze!
Mi scuso per le mie divagazioni e la ringrazio dell'invito sul forum che mi piacerebbe accogliere. Del resto già mi confronto con un po' di colleghe già "prescelte" dal malanno e allargare la discussione non è una cattiva idea; parlare esorcizza.
La ringrazio infinitamente. Mi ha aiutata di più Lei on line di chi mi aveva lì di fronte
[#5]
Utente
Gentile dott. Catania,
sono andata dal mio senologo e ho rifatto anche l'ecografia. Ho tirato un sospiro di sollievo.
Il nodulo è risultato essere un ematoma semi liquido in fase di organizzazione causato dall'intervento; in zona perì cicatriziale sono state riscontrate alcune aree di liponecrosi dovute alla radioterapia intraoperatoria. Mi hanno detto che è tutto nella norma e di stare tranquillissima.
Volevo comunicarlo anche a Lei che è stato tanto competente e gentile.
Grazie ancora di tutto.
sono andata dal mio senologo e ho rifatto anche l'ecografia. Ho tirato un sospiro di sollievo.
Il nodulo è risultato essere un ematoma semi liquido in fase di organizzazione causato dall'intervento; in zona perì cicatriziale sono state riscontrate alcune aree di liponecrosi dovute alla radioterapia intraoperatoria. Mi hanno detto che è tutto nella norma e di stare tranquillissima.
Volevo comunicarlo anche a Lei che è stato tanto competente e gentile.
Grazie ancora di tutto.
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