Addensamento mammario dolente
Buongiorno,
Ho 35 anni e nessun caso di tumore in famiglia.
Le scrivo perché da un anno vivo una situazione che non sembra risolversi. Un anno fa smisi di allattare mia figlia dopo 18 mesi. Il latte non andò via del tutto. Dopo 6 mesi feci il controllo della prolattina risultante di 175. Successivamente a due cicli di Dostinex feci un prelievo citologico con esito negativo. Ho effettuato una settimana fa una mammografia e un eco per via della secrezione. Il risultato è il seguente: Clinicamente in Qx è presente un addensamento.mammario mobile dolente.Bilateralmente secrezione pluriorifiziale bianco giallastra. La struttura mammaria è di tipo fibroghiandolare. Sono presenti calcificazioni presubilmente distrofica. Non si rilevano addensamenti con carattere di evolutivi né microcalcificazioni sospette. Diagnosticato fibroadenoma già biopsato a dx e due formazioni ipoecogene a dx riferibili a noduli adenosici da controllare mediante agobsia. A Sx sì apprezza una disomogeneità strutturale che si estende per alcuni cm e che è reperibile a adenosi cistica.
Il mio timore è sorto da un paio di giorni, il seno sx fa molto male, l'addensamento mi pare peggiorato, indurito con lieve aumento del seno, tensione, calore e dolore. A solo una settimana dalla mammografia. Devo preoccuparmi? Devo effettuare un altra eco? Cosa potrebbe essere?
Grazie infinite, spero possa rispondermi presto.
Ho 35 anni e nessun caso di tumore in famiglia.
Le scrivo perché da un anno vivo una situazione che non sembra risolversi. Un anno fa smisi di allattare mia figlia dopo 18 mesi. Il latte non andò via del tutto. Dopo 6 mesi feci il controllo della prolattina risultante di 175. Successivamente a due cicli di Dostinex feci un prelievo citologico con esito negativo. Ho effettuato una settimana fa una mammografia e un eco per via della secrezione. Il risultato è il seguente: Clinicamente in Qx è presente un addensamento.mammario mobile dolente.Bilateralmente secrezione pluriorifiziale bianco giallastra. La struttura mammaria è di tipo fibroghiandolare. Sono presenti calcificazioni presubilmente distrofica. Non si rilevano addensamenti con carattere di evolutivi né microcalcificazioni sospette. Diagnosticato fibroadenoma già biopsato a dx e due formazioni ipoecogene a dx riferibili a noduli adenosici da controllare mediante agobsia. A Sx sì apprezza una disomogeneità strutturale che si estende per alcuni cm e che è reperibile a adenosi cistica.
Il mio timore è sorto da un paio di giorni, il seno sx fa molto male, l'addensamento mi pare peggiorato, indurito con lieve aumento del seno, tensione, calore e dolore. A solo una settimana dalla mammografia. Devo preoccuparmi? Devo effettuare un altra eco? Cosa potrebbe essere?
Grazie infinite, spero possa rispondermi presto.
[#1]
Da quanto scrive mi sento autorizzato a tranquillizzarla, anche perché i referti strumentali che allega mi sembrano tranquillizzanti e lo sono pure le caratteristiche delle secrezioni
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/77-secrezioni-del-seno.html
Pertanto precauzionalmente chiederei una conferma tramite una visita.
Tanti saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/77-secrezioni-del-seno.html
Pertanto precauzionalmente chiederei una conferma tramite una visita.
Tanti saluti
[#2]
Utente
Buongiorno,
grazie per la celere risposta. Durante la giornata di ieri il dolore è diventato ingestibile e si é irradiato sotto il braccio e vicino allo sterno.Mi sono rivolta al medico di base il quale mi ha diagnosticato una possibile mastite dovuta al sollecitamento da mammografia. Mi ha prescritto gli antibiotici per una settimana. È possibile che la causa sia stata la mammografia? Ed è possibile avere una mastite nonostante io non allatti più?
Grazie ancora per la cortesia.
Cordiali Saluti
grazie per la celere risposta. Durante la giornata di ieri il dolore è diventato ingestibile e si é irradiato sotto il braccio e vicino allo sterno.Mi sono rivolta al medico di base il quale mi ha diagnosticato una possibile mastite dovuta al sollecitamento da mammografia. Mi ha prescritto gli antibiotici per una settimana. È possibile che la causa sia stata la mammografia? Ed è possibile avere una mastite nonostante io non allatti più?
Grazie ancora per la cortesia.
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
La situazione non migliora dopo 24 ore di antibiotico, ho proprio un bozzo duro sotto il seno. A questo punto non so se si possa trattare di un ascesso Cosa mi consiglia di fare? Sono di Torino e non ho un senologo, non so neppure se necessario recarsi anche ad un pronto soccorso. Grazie x la cortesia.
[#6]
Utente
Ho effettuato una visita senologica ed ecografia. Ne risulta una infiammazione acuta con possibile emorragia da trauma che si estende per un'area di 5 cm. Sono senza parole perché è ovvio che la causa sia stata la mammografia. Devo proseguire con gli antibiotici e paracetamolo e tra cinque gg verifica gli sviluppi. Lei ha dei consigli in merito? Il dolore intanto non passa anzi. .
[#7]
Mi sembra un approccio corretto. Mi aspetterei l'attenuazione del dolore in tempi variabili, ma generalmente BREVI dopo il trattamento.
Invece sono molto lunghi quelli del riassorbimento ematico con variazioni di colore della cute se lo stravaso raggiunge i piani superficiali.
Pazienza (^___^) ma nello stesso tempo stia tranquilla che tutto tornerà come prima senza alcun rischio in senso oncologico.
Tanti saluti....e auguri (^___^)
Invece sono molto lunghi quelli del riassorbimento ematico con variazioni di colore della cute se lo stravaso raggiunge i piani superficiali.
Pazienza (^___^) ma nello stesso tempo stia tranquilla che tutto tornerà come prima senza alcun rischio in senso oncologico.
Tanti saluti....e auguri (^___^)
[#10]
Utente
Buongiorno,
Le scrivo nuovamente dopo una settimana di antibiotici. Nessun miglioramento, nessun cambio di colore. I dolori sono diminuiti ma l'aspetto è di un seno molto contratto e un po deformato nella forma, qui come se avessi una protesi e questa si fosse spostata. Il medico mi ha prescritto paracetamolo ancora per una settimana e se la situazione non migliorasse farò un prelievo citologico. Quale può essere il decorso? Potrebbe a questo punto trattarsi di tumore?
Le scrivo nuovamente dopo una settimana di antibiotici. Nessun miglioramento, nessun cambio di colore. I dolori sono diminuiti ma l'aspetto è di un seno molto contratto e un po deformato nella forma, qui come se avessi una protesi e questa si fosse spostata. Il medico mi ha prescritto paracetamolo ancora per una settimana e se la situazione non migliorasse farò un prelievo citologico. Quale può essere il decorso? Potrebbe a questo punto trattarsi di tumore?
[#12]
Utente
Buongiorno,
Le scrivo nuovamente poiché a 20 gg la situazione non è cambiata. Ho fatto una nuova visita con il risultato che ho solo avuto un anticipo a martedì 25 della biopsia. Sono terrorizzata, l'addensamento é sempre molto docente, duro e mobile. La pelle si è arrossata poi scurita leggermente. Ora, nel caso fosse un ematoma come spero cosa mi aspetterà visto che la situazione non migliora. Se fosse qualcosa di peggio?
Grazie, Cordialmente.
Le scrivo nuovamente poiché a 20 gg la situazione non è cambiata. Ho fatto una nuova visita con il risultato che ho solo avuto un anticipo a martedì 25 della biopsia. Sono terrorizzata, l'addensamento é sempre molto docente, duro e mobile. La pelle si è arrossata poi scurita leggermente. Ora, nel caso fosse un ematoma come spero cosa mi aspetterà visto che la situazione non migliora. Se fosse qualcosa di peggio?
Grazie, Cordialmente.
[#14]
Utente
Buongiorno dottore,
il 25 marzo mi hanno effettuato una biopsia con ago tranciante. L'esito è il seguente:
Microfrustoli di parenchima mammario sede di processo infiammatorio cronico ed attivo con aspetti xantogranulomatosi. Linea guida citologia B2.
Il consiglio del medico è di proseguire altre due settimane con augmentin, lenidase e brufen. Nel caso non migliorasse vorrebbe asportare una parte del seno.
Ora mi domando:
Sì poteva evitare tutto questo?
Ci sono altre cure che si possono tentare?
È necessario un intervento chirurgico.
Ormai la pelle del seno è ulcerata intorno al capezzolo dovranno togliere tutto?
Grazie
il 25 marzo mi hanno effettuato una biopsia con ago tranciante. L'esito è il seguente:
Microfrustoli di parenchima mammario sede di processo infiammatorio cronico ed attivo con aspetti xantogranulomatosi. Linea guida citologia B2.
Il consiglio del medico è di proseguire altre due settimane con augmentin, lenidase e brufen. Nel caso non migliorasse vorrebbe asportare una parte del seno.
Ora mi domando:
Sì poteva evitare tutto questo?
Ci sono altre cure che si possono tentare?
È necessario un intervento chirurgico.
Ormai la pelle del seno è ulcerata intorno al capezzolo dovranno togliere tutto?
Grazie
[#16]
Utente
Buonasera dottore.
Le scrivo a venti giorni di distanza per due motivi.
Il primo è raccontare quello che mi sta accadendo e capire se tutto ciò ha senso, il secondo motivo, è che questa mia testimonianza sia di aiuto a qualcuno.
Dopo due giorni di terapia antibiotica con l'augmentin sono peggiorata ulteriormente. Ho deciso di richiedere una visita senologica in una struttura specializzata e pubblica. Mi hanno visitato nel giro di 24 ore. Hanno dato un nome e cognome alla mia malattia. Mastite con ascesso. Esattamente quello che il mio precedente ginecologo aveva escluso. Mi hanno detto che sono stata curata nel modo sbagliato e che nessuno mi ha fatto un esame batterio logico. Essendo stata sottoposta ad una biopsia da poco non hanno voluto intervenire ulteriormente. Hanno tentato una cura con bactrim forte e ittiolo rimandandomi ad una vista passati
10 gg. Dopo 3 giorni invece erro completamente in preda a dolori atroci. Contatto l'ospedale e il medico che mi aveva visitato dicendomi di recarmi immediatamente in pronto soccorso. Operata d'urgenza, drenaggio chirurgico e applicazione staffo.tre gg di rochefin in vena e finalmente stavo bene.
Torno a casa con una cura di ci ciproxin x 5 gg. Torno dopo 3 gg in ospedale x la medicazione. Non molto bene. ..insegnano a mio marito a fare i drenaggi manuali due volte al giorno...La situazione non migliora xché l'addensamento incomincia a riformarsi. Torno in ospedale dopo 5 gg. Mi dicono bene che non importa se c'è un piccolo addensamento.mammario questo si riassorbimento. Prolungo il ciproxin x 3 gg. Torno x la medicazione e mi rimandano a casa dicendomi che età tutto a posto e di farmi vedere da un ginecologo tra un mese. Peggioro nel giro di due giorni, ricominciano i dolori ed assieme ad essi gli attacchi di panico. Torno subito in ospedale vengo visitata dallo stesso medico che aveva detto tutto a posto Mi conferma che ero punto a capo, cerca con un ferro di capire se nella ferita ci fosse un canale di collegamento con l'addensamento e niente è incapsulato. Chiamano uno specialista che arriva munito di infermiera personale che si preoccupa di lasciarmi il numero di telefono del suo studio privato. Lo specialista mi visita e conferma che l'infezione è tornata mi prescrive il clacid x sette giorni. Dopodiché mi dice di trovarmi un bravo ginecologo che mi segua. Deduco che in ospedale non si possa fare? Sono tre giorni che prendo l'antibiotico e non serve a nulla ed io peggioro. Sa qual'è la cosa assurda? È che nessuno mi ha fatti un batteriologico. .
Non se ne viene a capo, è frustrante...ed io sono stata deturpata senza risultato..
Le scrivo a venti giorni di distanza per due motivi.
Il primo è raccontare quello che mi sta accadendo e capire se tutto ciò ha senso, il secondo motivo, è che questa mia testimonianza sia di aiuto a qualcuno.
Dopo due giorni di terapia antibiotica con l'augmentin sono peggiorata ulteriormente. Ho deciso di richiedere una visita senologica in una struttura specializzata e pubblica. Mi hanno visitato nel giro di 24 ore. Hanno dato un nome e cognome alla mia malattia. Mastite con ascesso. Esattamente quello che il mio precedente ginecologo aveva escluso. Mi hanno detto che sono stata curata nel modo sbagliato e che nessuno mi ha fatto un esame batterio logico. Essendo stata sottoposta ad una biopsia da poco non hanno voluto intervenire ulteriormente. Hanno tentato una cura con bactrim forte e ittiolo rimandandomi ad una vista passati
10 gg. Dopo 3 giorni invece erro completamente in preda a dolori atroci. Contatto l'ospedale e il medico che mi aveva visitato dicendomi di recarmi immediatamente in pronto soccorso. Operata d'urgenza, drenaggio chirurgico e applicazione staffo.tre gg di rochefin in vena e finalmente stavo bene.
Torno a casa con una cura di ci ciproxin x 5 gg. Torno dopo 3 gg in ospedale x la medicazione. Non molto bene. ..insegnano a mio marito a fare i drenaggi manuali due volte al giorno...La situazione non migliora xché l'addensamento incomincia a riformarsi. Torno in ospedale dopo 5 gg. Mi dicono bene che non importa se c'è un piccolo addensamento.mammario questo si riassorbimento. Prolungo il ciproxin x 3 gg. Torno x la medicazione e mi rimandano a casa dicendomi che età tutto a posto e di farmi vedere da un ginecologo tra un mese. Peggioro nel giro di due giorni, ricominciano i dolori ed assieme ad essi gli attacchi di panico. Torno subito in ospedale vengo visitata dallo stesso medico che aveva detto tutto a posto Mi conferma che ero punto a capo, cerca con un ferro di capire se nella ferita ci fosse un canale di collegamento con l'addensamento e niente è incapsulato. Chiamano uno specialista che arriva munito di infermiera personale che si preoccupa di lasciarmi il numero di telefono del suo studio privato. Lo specialista mi visita e conferma che l'infezione è tornata mi prescrive il clacid x sette giorni. Dopodiché mi dice di trovarmi un bravo ginecologo che mi segua. Deduco che in ospedale non si possa fare? Sono tre giorni che prendo l'antibiotico e non serve a nulla ed io peggioro. Sa qual'è la cosa assurda? È che nessuno mi ha fatti un batteriologico. .
Non se ne viene a capo, è frustrante...ed io sono stata deturpata senza risultato..
[#17]
1) Lei è una fumatrice o una ex fumatrice ?
2) Le faccio questa domanda perché ( consulto analogo ) e l'esame batteriologico non serve a nulla, mentre il trattamento chirurgico si fa con ben altra tecnica
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/411710-mastite-persistente.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/mastite_periduttale.html
3) Quale tipo di intervento è stato praticato ?
2) Le faccio questa domanda perché ( consulto analogo ) e l'esame batteriologico non serve a nulla, mentre il trattamento chirurgico si fa con ben altra tecnica
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/411710-mastite-persistente.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/mastite_periduttale.html
3) Quale tipo di intervento è stato praticato ?
[#18]
Utente
Buonasera,
No non ho mai fumato in vita mia, e non ho nessuno accanto a me che fumi.
Mi è stato praticato un drenaggio chirurgico con incisione dell'accesso e taglio in zona perioareolare, è stato aspirato e rimosso il pus , praticato lavaggio interno con acqua ossigenata, inserimento di uno staffo il quale è stato rimosso il giorno successivo. Sono stati applicati due punti di accostamento ma la ferita è stata lasciata aperta per far drenare il pus.
Grazie mille.
No non ho mai fumato in vita mia, e non ho nessuno accanto a me che fumi.
Mi è stato praticato un drenaggio chirurgico con incisione dell'accesso e taglio in zona perioareolare, è stato aspirato e rimosso il pus , praticato lavaggio interno con acqua ossigenata, inserimento di uno staffo il quale è stato rimosso il giorno successivo. Sono stati applicati due punti di accostamento ma la ferita è stata lasciata aperta per far drenare il pus.
Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 12.9k visite dal 04/03/2014.
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