Microcalcificazioni dopo tumore in situ

Gentili dottori, sono una donna di 38 anni e tre anni fa ho subito quadrantectomia per carcinoma duttale in situ più 25 sedute di radioterapia, da allora controlli ogni 6 mesi e tutto ok, ma all'ultimo controllo sono state rilevate delle microcalcificazioni non sospette nei dotti del seno operato, il radiologo non avendo a disposizione la precedente mammografia si è riservato di completare il referto a quando avrà le radiografie dello scorso anno. io rientrata a casa (vivo a Como ma sono stata operata all'Ospedale oncologico di Bari ed é qui che faccio i controlli) ho letto il referto della mammografia dello scorso anno che cito" non si evidenziano micro calcificazioni sospette per eteroplasia". Il senologo a cui oggi ho spedito la mammografia dell'anno scorso mi dice di stare tranquilla, ma io non lo sono. Queste microcalcificazioni intraduttali (non apparentemente sospette) potrebbero essere l'inizio di un nuovo tumore? come andrebbero indagato? Ringrazio in anticipo per il servizio offerto, cordiali saluti.


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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.

Quindi aspettiamo di capire come siano state valutate le sue microcalcificazioni. Suppongo Benigne da quanto scrive.

Purtroppo nessuno Le ha spiegato che dopo un carcinoma, anche se in situ, non bastano i controlli periodici clinico-strumentali (= Prevenzione Secondaria) ma è necessario seguire raccomandazioni di Prevenzione Primaria
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html

http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm

https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html

https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

Tanti saluti
Salvo Catania


[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, i suoi articoli sono davvero interessanti e cercherò di mettere in partica quanto appreso:).
Cmq la terrò aggiornata circa la valutazione definitiva delle mie microcalcificazioni. Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
D'accordo
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