Pareri diverse su lettura antibiogramma

Buonasera, circa un mese fa ho avuto una cistite da escherichia coli curata per 12 giorni con Ciproxin 750 1 co al giorno... dopo 5 giorni dalla fine dell'antibiotico ho eseguito urinocoltura per assicurarmi che l'infezione fosse stata debellata ma con molta sorpresa sono risultato positivo alla klebsiella! Come possibile che dopo 12 giorni di antibiotico risulti positivo addirittura ad un battere diverso??
Detto questo chiedo consiglio al mio urologo che mi dice di non prendere Ciproxin ma di fare un ciclo con CEFIXORAL 400 per 8 giorni.
Per prassi vado anche dal medico di base a mostrare l'urinocoltura e quest'ultimo mi dice che CEFIXORAL sarebbe inutile in quanto non compare nell antibiogramma e di prendere STARCEF intramuscolare o in alternativa Ciproxin per 10 giorni... a questo punto MI TROVO MOLTO CONFUSO... come può essere 2 pareri così diversi leggendo lo stesso antibiogramma??
?
Vorrei avere un parere vostro.
Ringraziandovi porgo Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Premettiamo che:
- la cistite acuta infettiva, così frequente nella femmina, nel maschio adulto è invece molto rara. Praticamente quasi tutti i disturbi irritativi delle basse vie urinarie sono in qualche modo legati alla prostata;
- l’antibiogramma è un test di laboratorio, che è solo generalmente indicativo, altra cosa è quanto veramente accade nell’organismo.

Il risultato di questa seconda urocoltura dovrebbe esser e interpretato considerando la quantità di cellule infiammatorie (leucociti) nell’esame delle urine. Se questa fosse molto bassa, attenderemmo a prescrivere un altro antibiotico. L’urocoltura sarebbe da ripetere dopo un paio di settimane. Se invece vi sono molti leucociti )es.100) diremmo che sia il caso di utilizzare una cefalosporina qualsiasi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi il battere klebsiella potrebbe risiedere nella prostata? E non nella vescica?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Questo è difficile da capire, talora impossibile, specie se non vi sono (o non vi sono più) sintomi specifici. Per quel che ne sappiamo, questo batterio di origine intestinale potrebbe anche solo trovarsi all’esterno, sulla pelle e le mucose dell’area genitale e contaminare l’urina solo al passaggio. Da qui l’importanza di considerare (come abbiamo scritto) la presenza e quantità di leucociti nel sedimento dell’esame delle urine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Premettiamo che:
- la cistite acuta infettiva, così frequente nella femmina, nel maschio adulto è invece molto rara. Praticamente quasi tutti i disturbi irritativi delle basse vie urinarie sono in qualche modo legati alla prostata;
- l’antibiogramma è un test di laboratorio, che è solo generalmente indicativo, altra cosa è quanto veramente accade nell’organismo.

Il risultato di questa seconda urocoltura dovrebbe esser e interpretato considerando la quantità di cellule infiammatorie (leucociti) nell’esame delle urine. Se questa fosse molto bassa, attenderemmo a prescrivere un altro antibiotico. L’urocoltura sarebbe da ripetere dopo un paio di settimane. Se invece vi sono molti leucociti )es.100) diremmo che sia il caso di utilizzare una cefalosporina qualsiasi.

Paolo Piana
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