Dopo 3 anni di uso di dutasteride, il psa e' risalito a 4,29 (prima della terapia nel 2019 era 6)

Ho avuto già un consulto col dott.
Piana che e' stato di chiarezza e sensibilità squisite.
Dopo aver rilevato un PSA intorno a 6 nel 2019, l'urologo dopo altri brevi tentativi, mi ha prescritto la dutasteride che, a parte i fastidiosi problemi di libido, ha abbassato i valori del PSA, oggi a 67 anni dopo diversi anni evidenzio un valore di 4, 29 anche con la Dutasteride.
Si è pensato in questi 5 anni alla IPB ma ora comincia la preoccupazione.
Non so quanto rilevi ma da un po ho una forte infiammazione emorroidale e avverto anche un lieve fastidio nel canale urine quando, appunto, si fa la pipi'.
Ho già chiesto un appuntamento allo specialista, ma confesso che avere la Vostra cortese opinione sarebbe per me preziosissimo.
Grazie di cuore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La dutasteride si prescrive per controllare i disturbi urinari legati all'ingrossamento benigno della prostata dell'età matura e NON per ridure il PSA. La riduzione del PSA è di fatto un effeto secodario che può anche intralciare, confondendo un poco le idee in termini di diagnosi precoce dei tumori della prostata. Questi non hanno nulla a che vedere con un ingrossamento benigno, sono una storia completamente diversa. La presenza di una infiammazione delle emorroidi può senz'altro condizionare una congestione/irritazione della prostata ed aumento del PSA. Consiglieremmo di attendere un paio di mesi e quindi ripetere l'esame.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore. Grazie sincere. Seguirò naturalmente i Suoi consigli. Mi resta solo da chiedere brevemente: posto che, purtroppo il tumore alla prostata (come tanti altri) può sempre soggiungere, e’ ragionevole ritenere che L’alterazione del PSA (intorno al valore 6) registrata nel 2019, valore sceso vieppiù con la terapia contro la IPB e, dopo ormai 5 anni di range nella norma, risalito a 4,29 , possa essere conseguenza di un tumore già presente nel 2019? E, comunque, e’ forse possibile che l’eventualità della sopravvenienza tumorale sia conseguenza della prima o della terapia utilizzata? Oppure (come mi è parso di comprendere) l’eventualità del tumore e’ completamente slegata e indipendente rispetto alla IPB ed alla sua terapia? Grazie ancora per la Sua pazienza e per i Suoi preziosi suggerimenti sempre chiari e tempestivi. Un caro saluto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Dutasteride e finasteride assunte a lungo termine tendono a ridurre artificiosamente del 50% il valore del PSA totale Il riferimento per i successivi controlli diventa pertanto il valore più basso rilevato (nadìr) che si raggiunge dopo almeno 8-12 mesi di terapia. Da quel momento, tutti i significativi movimenti a salire del valore del PSA totale (es.raddoppio in un anno) vanno considerati con attenzione.Nel suo caso si sovrappone l’infiammazione delle emorroidi, che come è ben noto può causare una alterazione fittizia del PSA. Per questo motivo, prima di prendere ulteriori provvedimenti, è opportuno attendere, curare od operare le emorroidi e ripetere il dosaggio del PSA dopo qualche mese. Questa attesa, dal punto di vista della prevenzione oncologica, non è da considerarsi significativa. In quanto a quello che ci richiede, un ipotetico tumore non diagnosticato 5 anni prima avrebbe nel frattempo dato qualche segno di sé in modo diverso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Non smetterò mai di ringraziarla abbastanza gent.mo dott. Piana. Spero di poterla risentire. Un cordiale augurio di ogni bene.
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