Ipertrofia prostatica adenoma con lobo medio
Buongiorno ho 69 anni e cortesemente vorrei porvi in quesito pregandovi di riscontrare questa mia grazie.
Trascrivo di seguito ecografia vescico-prostatica transrettale:
l'esame ecografico è stato eseguito con sonda convex e transrettale biplana.
La prostata risulta modicamente aumentata di volume (vol.
stimato 30 ml circa)
Diametri: DT 50 mm.
DL 42 mm.
DAP.
29 mm.
Presenza di adenoma periuretrale con lobo medio (indice di protrusione prostatica IPP 1-2) del diametro di 29x28x23 mm.
L'ecostruttura ghiandolare è disomogenea per presenza di alcune calcificazioni intraparenchimali, verosimili esiti di pregressi processi flogistici.
La periferia posteriore della ghiandola non presenta lesioni focali macroscopiche sospette per eteroplasia.
Profilo capsulare integro.
Residuo vescicale post-minzionale 100 ml circa.
Io attualmente non prendo farmaci ma solo degli integratori (serenoa ed epilobio (tisana)).
Questa estate ho avuto problemi nel fare la pipì: sensazione di non svuotamento della vescica, flusso debole, minzione ad intermittenza e addirittura certe volte sensazione di dover fare la pipì ma poi non usciva nulla)
L'urologo mi ha detto che dalla trans-rettale si nota il lobo medio - anche se con curvatura moderata - che potrebbe fare da tappo.
Mi ha detto di continuare con gli integratori però considerato che non sono vecchio sarebbe il caso di sentire un urologo ospedaliero per vedere se è il caso di un eventuale intervento.
Ecco, secondo voi è da intervenire chirurgicamente e con quale metodo: il tradizionale o nuove tecniche ed a quale ospedale attrezzato rivolgersi
Grazie e buon lavoro.
Nicola
Trascrivo di seguito ecografia vescico-prostatica transrettale:
l'esame ecografico è stato eseguito con sonda convex e transrettale biplana.
La prostata risulta modicamente aumentata di volume (vol.
stimato 30 ml circa)
Diametri: DT 50 mm.
DL 42 mm.
DAP.
29 mm.
Presenza di adenoma periuretrale con lobo medio (indice di protrusione prostatica IPP 1-2) del diametro di 29x28x23 mm.
L'ecostruttura ghiandolare è disomogenea per presenza di alcune calcificazioni intraparenchimali, verosimili esiti di pregressi processi flogistici.
La periferia posteriore della ghiandola non presenta lesioni focali macroscopiche sospette per eteroplasia.
Profilo capsulare integro.
Residuo vescicale post-minzionale 100 ml circa.
Io attualmente non prendo farmaci ma solo degli integratori (serenoa ed epilobio (tisana)).
Questa estate ho avuto problemi nel fare la pipì: sensazione di non svuotamento della vescica, flusso debole, minzione ad intermittenza e addirittura certe volte sensazione di dover fare la pipì ma poi non usciva nulla)
L'urologo mi ha detto che dalla trans-rettale si nota il lobo medio - anche se con curvatura moderata - che potrebbe fare da tappo.
Mi ha detto di continuare con gli integratori però considerato che non sono vecchio sarebbe il caso di sentire un urologo ospedaliero per vedere se è il caso di un eventuale intervento.
Ecco, secondo voi è da intervenire chirurgicamente e con quale metodo: il tradizionale o nuove tecniche ed a quale ospedale attrezzato rivolgersi
Grazie e buon lavoro.
Nicola
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Le indicazioni operative non si basano sulle misurazioni ecografiche, ma sulla reale entità dei disturbi urinari. La sua situazione non parrebbe così degradata, senz'altro prima di pensare ad un intervento, sarebbe opportuno valutare l'efficacia di un farmaco vero e non solo integratori alimentari, costosi e dall'efficacia variabile ed imprevedibile. Pensiamo che il suo urologo le possa consigliare un comune farmaco alfa-litico, la cui efficacia potrà essere valutata abbastanza rapidamente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 385 visite dal 17/02/2024.
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