Primo getto sangue e emosperima

Med
Gentili dott.
ri spero potiate darmi un vostro parere.

A Nov23 ebbi un ennesimo episodio di emospermia.
Mi era già capitato a mag23 e ago23 ma con remissione spontanea.
Premetto che nel 23 e fine 22 avevo avuto prostatiti che avevo trascurato e solo dopo l’episodio emospermia di nov23 mi sono rivolto al mio urologo
Da qui ho iniziato una serie di accertamenti: ecografia che aveva appunto evidenziato l’kinfiammazione ed uno svuotamento della vescica con res.
del 15%.
Effetuo ciclo di antibiotico e dopo questo i sintomi principali (dolore perineo, sensazione di dover urinare spesso) erano svaniti, ma l’emospermia era sempre presente con colore rosa.

Il 24dic notai che la primissima parte della minzione era visivamente con presenza di sangue (il resto normale).
Tornato dall’urologo mi prescrive urinocultura e spermocultura: infezione da Klebsiella, altro ciclo antibiotico, solita ecografia ed anche la transrettale che evidenzia solo calcificazioni prostatiche periuretrali.
L’urologo decide per una cistoscopia che effettuo in sedazione in ospedale il 15gen.
Durante questa si evidenzia una stenosi uretrale medio perinea che viene risolta con uretrotomia a lama fredda.
Inoltre dalla cistoscopia: loggia prostatica caratterizzata da lobi ipertrofici con collo vescicale rilevato e stretto, facilmente sanguinante.
Osti uretrali in sede, vescica da sforzo in assenza di neoformazioni aggettanti endolume.
Effettuano un prelievo citologico vescicale ed uretrale dx e sx ed una urotac.
Sia il prelievo citologico che l’urotac sono negativi.
Vengo dimesso con catetere per 7gg.
Dopo la rimozione di questo noto miglioramenti nel getto (credendo erroneamente che il mio di prima fosse normale).
dopo 21gg, urofelssometria che risulta nella norma.
tutto bene sennò che dopo un mese e mezzo dall’intervento dopo una fase che il sangue nello sperma era diminuito e di colore ruggine ritorna tutto ad essere come prima: emospermia e prima getto con sangue visibile.

L’urologo mi consiglia una RM parametrica a suo dire non per la ricerca del tumore (PSA mai sopra lo 0, 4) ma nella ricerca di eventuali ostruzioni.
Rm fatta 2 settimane fa, di seguito il referto: prostata di dimensioni ai limiti (38x31x41) a struttura parenchimale disomogenea, iniziale ipertrofia del 3* lobo che determina impronta sul pavimento vescicale.
Porzione periferica a segnale disomogeneo.
Millimetrica cisti dell’utricolo prostatico.
Regolare il profilo capsulare.
Regolare rappresentazione del tessuto adiposo peri-prostatico.
Congestione del plesso venoso periprostatico.
Assenti linfoadenopatie sospette a sede pelvica.
Vescia distesa a pareti regolari.
Alcune estroflessioni diverticolari del sigma.
Studio parametrico: PIRADS 2
L’urologo mi dice che non c’è nulla e che secondo lui potrebbe essere ancora la ferita della stenosi che sanguina e che propone di mettere un catetere per 10gg ma io vorrei a questo punto anche un vostro cortese riscontro su tutta la faccenda.

Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
La sua è una tipica situazione di prostatite cronica sovrapposta molto probabilmente ad un restringimento congenito del collo vescicale. L’emospermia è abbastanza tipica di queste situazioni, in particolare laddove si sono formate delle calcificazioni all’interno della ghiandola. Nulla di pericoloso, la perdita di sangue è assolutamente insignificante. Assai più difficile trattare il problema di base, purtroppo l’esecuzione di esami diagnostici mmolto approfonditi ha escluso la presenza di altre patologie, ma poco ci aiuta a gestire una situazione per la quale non esistono terapie specifiche di sicura efficacia. Noi insistiamo sempre sulle attenzioni da rivolgere allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità nei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Piana, la ringrazio per la celere risposta.
Cosa ne pensa dell’inserimento del catetere consigliato dal mio dottore? È possibile che la ferita per la stenosi non sia ancora guarita?C’è qualcosa che posso fare oltre ai sui apprezzati consigli per le calcificazioni prostatiche? Il primo getto d’urina con sangue rientra come spiegazione del mio quadro?
Faccio un lavoro d’ufficio, crede che un cuscino ergonomico specifico possa essere utile?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Non crediamo che l’inserimento di un catetere potrebbe darle particolare vantaggio in questo momento. Pensiamo che il sanguinamento possa provenire dal collo della vescica, che si è dimostrato - facilmente sanguinante - alla cistoscopia. Questo giustifica anche il fatto che il sanguinamento urinario sia iniziale, ovvero innescato dall’apertura del collo. Ben venga il cuscino ergonomico, ma soprattutto le consiglieremmo di non trattenere mai lo stimolo ad urinare, in particolare quando è seduto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.
Ho un ultima domanda per lei.
Esiste una soluzione chirurgica sia per le calcificazioni ma soprattutto per il collo vescicale?
La ringrazio e le auguro un buon weekend
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Le calcificazioni della prostata non possono essere eliminate n'è rimosse in alcun modo. Il collo della vescica ristretto o poco elastico può essere trattato con un intervento endoscopico, ma le indicazioni devono essere calibrate con molta attenzione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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