Terapia ormonale carcinoma prostatico chiarimento tempistica

Buongiorno,

un chiarimento forse banale.

Mio padre sta facendo la terapia ormonale con Eligard 22, 5mg, 1 puntura ogni 3 mesi
Ora, abbiamo preso a riferimento la data della prima puntura 10/09/2024, e ogni 10 del terzo mese successivo la ripetiamo.

Risultati ottimi, certo partiva da una recidiva biochimica di 0, 72 psa dopo prostatectomia radicale Gennaio 2014, ultimo controllo 07/2025 PSA <0. 01
Adesso, siccome il 10/09/2025 non la puo fare, sarà fatta il giorno prima 09/09/2025.

In futuro, in caso di problemi (che so farmaco non reperibile o altro) che "tolleranza" in termini di "date" sono accettabili considerato il generico "ogni 3 mesi" indicato sul bugiardino?

Grazie

Cordiali saluti
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Nessun problema ovviamente se la dose viene anticipata, ma d'altronde anche un giorno di ritardo sarebbe accettabile. Teniamo presente che tre mesi non sono sempre lo stesso numero di giorni, ad esempio quando c'è Febbraio di mezzo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
La terapia di blocco androgenico utilizza farmaci a somministrazione mensile o trimestrale. Pur cercando di essere più regolari possibili, una tolleranza fino a tre giorni prima o dopo della scadenza non comporta alterazioni. La finalità è quella di mantenere il livello di testosterone totale sempre sotto i livelli di castrazione. È quindi importante monitorare la validità della terapia non solo attraverso il PSA totale ma insieme richiedere sempre il testosterone totale. In questo modo si sa se la terapia ha effetto ed è somministrata regolarmente.
Ricordiamo che la terapia si blocco androgenico non è mai curativa ma solo ritardante la progressione della malattia. Se è stata indicata per un aumento del PSA totale dopo un intervento radicale o radioterapia, può essere somministrata in maniera continua ma anche intermittente da uno specialista che abbia esperienza. La somministrazione intermittente non è inferiore come controllo di malattia alla continua, ma riduce effetti collaterali. Dando sempre questa terapia, si crea una demineralizzazione dell osso che si somma alla osteoporosi senile. Infatti bisogna sempre associare vitamina D e controllare semestralmente con la MOC.
Quando il PSA aumenterà di nuovo nonostante la terapia, bisogna eseguire una PET TC con PSMA a valori superiori a 0.20 Ng ml per decidere nuove associazioni terapeutiche.
Professor Alessandro Sciarra
Professore di Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Pdta tumore prostata
Università Sapienza di Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Buonasera

grazie per le risposte ad entrambi.
Si, comunque mio padre è seguito al follow-up oncologico dopo la recidiva biochimica di 2 anni fa con psa in lento aumento.
Al controllo trimestrale, piu o meno dalle 2 alle 4 settimane dopo ogni puntura, vengono infatti controllati PSA / testosterone totale e parametri per verificare problemi ossei da effetto collaterale.
Attualmente sia il PSA (<0.01) che il testosterone (praticamente azzerato non ricodo ma è 0,xx) confermano ad ogni controllo trimestrale l'efficacia della terapia
Tra l'altro mio padre (78anni adesso nessun'altra patologia importante in atto) "regge" bene il farmaco, non lamentando nessuno dei comuni effetti collaterali (tipo vampate ecc ecc.)
Cercheremo di essere il piu puntuali possibili, come abbiamo sempre fatto
10/09/2024
10/12/2024
10/03/2025
10/06/2025
09/09/2025
Queste le date (domani quinta puntura)
Grazie ancora

Cordiali saluti
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Utente
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Buonasera

un ultima precisazione/dubbio.
Mio padre ritira il farmaco in questione presso la farmacia ospedaliera, la trasporta a casa con borsetta termica con "ghiacciolino" tipo quando si va a fare pic-nic dato dalla farmacia.
Tempo viaggio prima di essere rimessa in frigorifero massimo 10/15 minuti.
Poi , su appuntamento del medico curante (giorno dopo in genere o qualche giorno dopo) (la somministra lui in ambulatorio come suggerito di fare dal medico specialista oncologo che lo segue), la toglie dal frigo come indicato circa 30 minuti prima (bugiardino) dell'appuntamento prefissato (ambulatorio a 2 minuti da casa in auto).
Cosa che ha fatto anche stamattina, tolta intorno alle 10:25 preparata e iniettata 11:00 (minuti piu minuti meno)
Sul bugiardino è anche indicato, oltre questa tempistica, che va PORTATA A TEMPERATURA AMBIENTE togliendola dal frigo circa 30 minuti prima della iniezione...
Questo tempo, mezz'ora, è gia calcolato dalla casa costruttrice come sufficiente a portarla a temperatura ambiente?
Cosa consigliate per le prossime punture che dovrà fare? Non vorrei 30 minuti calcolati come stamattina (vero è che siamo ancora a temperature estive) fossero al limite per portarla a temperatura ambiente...
Che so, per star tranquilli 45/50 minuti prima è lo stesso?
Grazie

Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Si tratta di indicazioni di massima, non deve formalizzarsi sul minuto in più o in meno. Unicamente non è il caso di iniettare il prodotto appena tolto dal frigorifero, poiché probabilmente la soluzione sarebbe troppo densa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Buonasera

Piu che altro non vorrei che sbagliando tempistica tra uscita dal frigo e ricostruzione più iniezione che so magari diminuisce l'efficacia se ricostruita e iniettata troppo fredda.
Ad ogni modo cercherò di puntualizzare a mio padre il fatto di tenere bene a mente di toglierla almeno 30 minuti prima di consegnarla al medico di famiglia per la ricostruzione / iniezione come ha fatto stamattina
Poco prima delle 10.30 uscita frigo verso le 11 iniezione
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