Psa (totale e rapporto con quello libero) dopo un'infezione urinaria

Salve,
sono un uomo di 42 anni e l'8 agosto ho iniziato ad avere febbre sui 40 che non scendeva di tanto nè con tachipirina nè con brufen.
Ho fatto analisi sangue, compreso PSA e PCR e urinocultura.

Esito: infezione da batterio proteus myrabilis
esami del sangue abbastanza sballati e con un PSA di 21, 300 e una PCR di 14, 60
Ho fatto 2 giorni di augmentin (2 volte al dì), poi cambiato con bactrim (dopo risposta dell'antibiogramma sempre 2 volte al dì).

Ho poi ripetuto a 10 giorni dall'ultima pillola di bactrim le analisi.

Tutti gli esami del sangue sono rientrati nella norma.

PCR rientrata a 0. 61
Creatinina 0. 93
S--ANTIGENE PROSTATICO SPEC.
(PSA) : 6. 92
fPSA: 0. 53
Rapporto f/t PSA: 7. 7

Detto questo la febbre è sparita gia dopo qualche giorno di bactrim cosi come il bruciore.
Ma è rimasto ancora oggi un fastidio durante l'erezione e la eiaculazione nella zona tra testicoli e ano.
Talvolta sento un fastidio anche all'ano durante la giornata


Ora, senza fasciarmi la testa perchè secondo google ed altri avrei già un carcinoma, la mia domanda è questa: è possibile che dopo un'infezione urinaria, (credo importante visti i valori della PCR e PSA) che la prostata si sia infiammata, causandomi una prostatite e che è ancora presto sia per vedere sparire i sintomi di cui sopra ma soprattutto che il valore del PSA ed il rapporto con fPSA torni nei limiti normali?


Grazie mille
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le raccomandiamo di non andare alla ricerca in rete di notizie e contenuti di cui non può comprendere il significato ed il valore. Lasci la medicina ai suoi professionisti.

Lo screzio del PSA è certamente dovuto alla prostatite acuta batterica ed è in corso una normalizzazione, che comunque è assolutamente prevedibile sia lenta e si completi nel giro di 6 mesi o più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Utente
Utente
Buongiorno dottor Piana, innanzitutto grazie per la risposta.
Colgo l'occasione per chiederle un altro parere. Dopo la visita effettuata in data 10 Settembre, in cui mi è stata trovata la prostata ingrossata di una volta e mezza e congestionata, mi è stata data una terapia che prevedeva permixon per un mese, e topster suppost per 10 giorni.
Ho dovuto fare anche urinocoltura e spermiocoltura uscite entrambe negative.

Con la terapia sono stato abbastanza bene, e nell'ultimo giorno di topster (quindi dopo 10 giorni circa dalla visita) ho sentito l'urologo per comunicare l'esito. Lo stesso, nonostante la negatività delle analisi, e che la cura avesse fatto quantomeno un buon effetto, mi ha detto che vorrebbe che io facessi lo stesso l'antibiotico (un mese di terapia). Mi ha detto sentiamoci tra una settimana e vediamo se farlo o meno.

In piu, dopo un paio di giorni dopo aver smesso topster, è ritornato il fastidio perianale che avevo, e sembra quasi piu importante di prima che cominciassi la terapia.

E vengo al dunque:

è possibile che davvero bisogna fare l'antibiotico, e addirittura per un mese?
come mai dopo aver smesso topster, si sono rifatti vivi i sintomi? La prostata si sta ingrossando ulteriormente?

Nel frattempo ovviamente sentirò nuovamente l'urologo per dirgli che i sintomi sono ritornati dopo aver smesso topster, ma volevo un altro parere.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come è ben noto, noi non concordiamo con le indicazioni a terapie antibiotiche prolungate in situazioni non gravi e complicate, tanto più se le ricerche batteriologche sono rsultate negative. Assai più importante porre attenziaone sull'equilibrio della flora batterica intestinale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Ho sentito l'urologo e dice che a volte il batterio puo non uscire nelle analisi per motivi medici che mi ha spiegato ma che non ho ben compreso sinceramente.

Quando lei dice "Assai più importante porre attenziaone sull'equilibrio della flora batterica intestinale.", perchè lo dice? La flora batterica intestinale puo influire sulla prostata?
Bastano fermenti lattici per ristabilire l'equilibrio?

Ancora grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Non tutti la pensiamo allo stosso modo!

L'influenza dell'intetsino sulla prostata è strettissima. Se vi sono dei disturbi inetstinali, questi devono essere attentamente interpretati dal punto di vista gastro-enterologico e comunque molta attenzione va portata dal punto di vista dietetico-nutrizionale. Non è sufficiente assumere fermenti lattici a caso.

Paolo Piana
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