Uomo 21enne: urgenza minzionale, peso sovrapubico e flusso debole persistono nonostante esami e terapie (sclerosi anulare, prostatite?). Richiesta par

Buongiorno dottori, sono un ragazzo di 21 anni, volevo ascoltare le vostre opinioni in merito alla condizione in cui mi trovo da circa 10 mesi.
Il sintomo che non riesco a curare è una sensazione di urgenza minzionale e peso/tensione sovrapubico.


Nel 01/2025 inizio a soffrire questi sintomi, mi rivolgo ad un urologo che mi prescrive in ordine: esame urine con urinocoltura, eco addome, flussimetria e cistoscopia.
L’esame delle urine e l’ecografia non evidenziano nulla di anomalo, il flusso invece risulta lento (qmax=16ml/s; qavr=4ml/s).
Nell'attesa di fare gli altri esami mi prescrive permixon (serenoa) che migliora un po' il sintomo.
Visto il flusso il dott mi consiglia una cistoscopia da cui si evince una sclerosi anulare del collo vescicale (ma) superabile con discreta facilità con lo strumento (cistoscopio flessibile).
A seguito della cistoscopia interrompo permixon e inizio una terapia di alfalitici, prima xatral poi, visti gli scarsi risultati, urorec 8 (mai provato omnic/tamsulosina).
Il flusso migliora un po' ma il sintomo persiste, decido di rivolgermi ad un altro medico

La nuova dott mi prescrive una spermiocoltura dalla quale risulta un’infezione da enterococcus faecalis (diagnosticata alla mia compagna un mese prima), mi prescrive una terapia antibiotica (augmentin) e una nuova spermiocoltura di controllo che risulta negativa.
La dott, in una visita di controllo, esegue anche un'esplorazione rettale la dottoressa dice che la prostata è di dimensioni normali.
Nonostante l’infezione sia passata, il sintomo continua a persistere

Durante una visita dall’urologa, palpandomi l’addome, la dottoressa avverte molta tensione e mi indirizza da una GE.
La gastroenterologa mi prescrive l’esame delle feci, la calprotectina fecale e il disbiosi test.
I risultati: disbiosi test - scatolo 15, 20microgram/L e indicano 78, 70mg/L; calprotectina 159, 80mg/kg; coltura e parassiti nelle feci negativi; sangue occulto assente.
Alla luce dei risultati la gastroenterologa mi prescrive una terapia antibiotica con normix e una volta finita un’altra terapia con gelsectan+omnibiotic.
Finita quest’ultima terapia il sintomo è migliorato in quanto la pancia non mi si gonfia più e non "spinge" sul sistema urinario

Ma non sono guarito, sento ancora quella sensazione di peso sovrapubico e il flusso è sempre debole.
Dovrei ripetere la cistoscopia per vedere se la sclerosi non si è curata?
Tra poco farò anche il test di Stamey per capire se si tratta di prostatite cronica abatterica.
La sclerosi può essere causata dalla prostatite?
Altrimenti, da cosa potrebbe essere causata?


Volevo chiedervi pareri sui risultati degli esami e sulle terapie, eventualmente anche su elementi che sono stati trascurati o che devono essere presi in considerazione.
Poichè questa condizione peggiora sensibilmente la qualità della vita e in particolar modo del sonno, volevo sapere quali altre cause possano generare questo fastidio e se esistessero terapie in grado di eliminare almeno il sintomo
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La sclerosi del collo vescicale è una condizione congenita che non può essere modificata dalla terapia. La stessa condizione favorisce la congestione e l’irritazione della prostata, non viceversa. Questo parrebbe quindi il suo problema principale, pensiamo che si debba ripetere l’endoscopia, meglio se in anestesia. Se la diagnosi fosse confermata, si dovrebbero considerare le indicazioni ad una risoluzione operativa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Dott. Piana grazie mille per il tempestivo riscontro. Dunque per lei la sclerosi del collo sarebbe la causa diretta del sintomo che soffro e non conseguenza di qualche infezione/irritazione pelvico-prostatica come mi è stato più volte detto? Il motivo per cui i miei medici curanti sostengono questa tesi è perchè nel referto della cistoscopia si evidenzia come la sclerosi sia "facilmente attraversabile con lo strumento" (cistoscopio flessibile).
Inoltre volevo chiederle come interpretare il risultato del test di Stamey che ho programmato per domani: qualora ci dovessero essere differenze di leucociti nei vari campioni si tratterebbe di prostatite legata alla sclerosi o altro? Prima di ripetere eventualmente la cistoscopia, consiglia un esame urodinamico per valutare se c'è ostruzione o se il problema è muscolare? Grazie ancora per l'attenzione
Leonardo
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ci pare vano appellarsi a dei giri di parole, la stenosi c'è, oppure non c'é. Proprio per questo, è il caso di ripetere la cistoscopia in condizioni maggiormente idonee, quindi in sedazione e magari con lo strumento rigido che permette un giudizio più obiettivo.
Al test di Stamey-Meares noi crediamo tutto sommato abbastanza poco, a meno che vi sia una evidente presenza di batteri Gram-negativi (intestinali), tipici delle infezioni urogenitali, quindi non i comuni contaminanti, cocchi Gram-positivi

Paolo Piana
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