Terapia ormonale sostitutiva

Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni.
Nel 2009 sono stato sottoposto a orchifunicolectomia destra per seminoma puro. Il seminoma non aveva intaccato il funicolo, quindi sono stato sottoposto ad un ciclo di radioterapia preceduto da una biopsia testicolare (MicroTeSe) per ricercare eventuali spermatozoi (in seguito a esito azospermico del liquido seminale).
L'istologico della biopsia sul testicolo superstite ha confermato l'azospermia e ha individuato un carcinoma in situ.
In questo anno e mezzo ho optato per una strategia di "wait and see" con controlli (ecografia testicolare e addome inferiore, esami del sangue) ogni 2 mesi, oltre alla normale Tac prevista dal follow-up per il primo seminoma.
Ritenendo piuttosto "pesante" (dal punto di vista psicologico) questa situazione di sorveglianza attiva sto prendendo in seria considerazione l'opzione chirurgica, fortemente consigliata dai medici.
In seguito ad una seconda orchifunicolectomia mi ritroverei obbligato a seguire una cura ormonale sostitutiva.
Vorrei chiarirmi i molti dubbi riguardo la qualità e lo stile di vita che potrò avere con questa cura sostitutiva e se ci sono controindicazioni.
Grazie mille
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
E' ovvio che asportando anche l'altro testicolo, come da corretta indicazione e considerando che il testicolo ed in particolare le cellule di Leydig in esso contenute producono la maggior parte del testosterone (una piccola parte è anche prodotta da altre ghiandole endocrine come quelle surrenaliche), ne deriva che probabilmente esso sarà deficitario in caso di orchiectomia bilaterale; ovviamente tale dato dovrà essere confermato da opportuni esami ormonali eseguiti nel post-operatorio.
Ovviamente un eventuale intervento andrà pianificato con l'ausilio di un endocrinologo che potrà impostare una opportuna terapia sostitutiva che normalmente non crea particolari effetti collaterali, ma di questo è opportuno parlarne approfonditamente con lo specialista di cui sopra.

Cordiali saluti
Gino Scalese