Papilloma vescicale in un uomo di 89 anni,cosa fare?

gentile dottore,mio padre 89 anni è stato resecato di papilloma vescicale circa 3 anni fa,purtroppo oggi il problema si è rappresentato e il medico che lo segue ha fatto fare una tac addome compl. s.e con MDC:(tutti gli organi visionati sono nella normalità)tranne :reni in sede;il destro a buona funzionalità escretoria,senza segni di stasi urinaria,con presenza di nefrostomia cutanea (circa 1 mese fa il papilloma ha ostruito l'uretra quindi l'urina risaliva mettendo in sofferenza il rene creatinina a 14,ha rischiato la dialisi,oggi il valore è1);il sinisro con netto assottigliamento della componente parenchimale ed idronefrotico.Vescica distesa,a pareti disomogeneamente ispessite,con evidenza di grossolana neoformazione vegetante a margini lobulati, di circa 51mm di diametro massimo, che si aggetta nel lume vescicale a partenza dal pavimento.Esiti di prostatectomia.(operato per carcinoma incappusulato 24 anni fa ).oggi psa 51 ma alla visita il moncone lasciatogli per evitare incontinenza è morbido pero non capiamo perchè il medico ha sospeso l'enantone,dice non gli fa più effetto, altri medici ,dove ha fatto la nefrostomia non condividevano,chi ha ragione?Può papà essere nuovamente resecato per via endoscopica per liberare il rene dalla nefrostomia?lei cosa consiglia? molti sono spaventati per l'età ma le condizioni fisiche sono buone (ha parte un pò di anemia ha avuto trasfusione quando il rene era in sofferenza)papà ha una bella forza di recupero.attendo un consiglio sincero da medici esperti come voi.Grazie anticipatamente.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
gentile Signora
se le condizioni generali permettono l'intervento dal punto di vista anestesiologico, esiste l'assoluta indicazione a rimuovere endoscopicamente il polipo vescicale. Tale procedura ha una validità terapeutica ma anche diagnostica per valutare la natura esatta della lesione e decidere per eventuali procedure successive
Per quanto riguarda il problema prostatico, effettivamente il valore di PSA è molto elevato e sarebbe opportuna una terapia farmacologica
cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
nel caso di Suo padre, senz'altro l'età avanzata è quella che condiziona qualsiasi strategia terapeutica. Se a questa nobile età un tumore prostatico dimostra in genere un'evoluzione talmente lenta da rendere discutibile l'utilità di qualsiasi trattamento farmacologico (pertanto giustificando la scelta del collega di interrompere la terapia), d'altro conto l'evoluzione del tumore vescicale ha purtroppo seriamente compromesso la funzionalità di entrambe i reni, rendendo necessaria la derivazione del rene destro (verosimilmente l'unico funzionante). I limiti del proseguimento della terapia urologica sono al momento solo anestesiologici, ancorchè un intervento endoscopico (di un certo impegno tecnico visto il volume della massa vescicale) avrebbe probabilmente solo un significato palliativo. D'altronde, un intervento chirurgico radicale di asportazione di vescica (e prostata) ha ancor oggi un'invasività considerevole.
In conclusione, una scelta ragionata sul da farsi comporta anche un ampio coinvolgimento sia del paziente (che mi auguro sia possibile) sia dei suoi familiari. Direi sia quindi opportuno valutare 2-3 opinioni specialistiche diverse e quindi scegliere in modo realistico ed in tutta serenità.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
gent.mi dottori grazie per il vostro immediato consulto .che ha contribuito a chiarirmi le idee ,collegando il vostro parere a quelli dei nostri esperti urologi napoletani(che hanno in cura mio padre)dove trovo grande riscontro con il parere del dottore Seveso.Abbiamo eseguito tutti gli esami di routine in ospedale, martedi 13 abbiamo l'incontro con l'anestesista ,speriamo bene.Distinti saluti
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