Difficoltà minzione e febbre

Gentili dottori,

la mia storia inizia a dicembre, sotto Natale, quando ho notato un cambiamento della consistenza del mio sperma: più liquido e trasparente del solito.

Circa due settimane dopo si è aggiunto un lieve bruciore alla minzione, sulla punta del pene e internamente, all'altezza della prostata. Ho fatto delle analisi delle urine (urinocultura), risultato: infezione da stafilococco warneri.

Dopo dieci giorni di antibiotico il bruciore è passato. Ho fatto per scrupolo nuove analisi che hanno dato esito negativo.

Ma lo sperma è rimasto com'era, quasi liquido e un po' trasparente (e ancora è così).

Da allora (fine gennaio) a oggi, tutto quasi in regola. Ho notato però molta schiuma nelle urine e a volte colore tendente al verdastro e strano odore quasi metallico, ma difficile da descrivere.

Ieri pomeriggio, urinando, ho sentito forte bruciore all'altezza della prostata e sulla punta del pene, senso di ostruzione e minzione difficoltosa: sensazione di dover urinare ma fuoriuscita minima.

Il bruciore è durato qualche ora, alla sera non avevo nessun dolore o bruciore, solo un po' di sgocciolio.

Stamattina mi sono svegliato con una sorpresa: 38.5 di febbre. Secondo la mia ragazza è solo un raffreddore anche perché al momento non ho bruciore nella minzione, solo un leggero senso di ostruzione e un po' di sgocciolio.

Io però alla coincidenze non ci credo mai.

Che ne pensate? è una sintomatologia lieve, ma la febbre mi preoccupa.

Grazie mille per il vostro aiuto!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
le cause di febbre sono innumerevoli. Ovviamente se associato a disturbi respiratori e non a disturbi urinari è più probabile la prima ipotesi. Si rivolga al suo curante che con apposita visita potrà meglio diagnosticare la causa della sua sintomatologia assegnandole una adeguata terapia. Successivamente sarà necessaria una rivalutazione urologica.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

grazie per la risposta. In effetti non ho alcun disturbo respiratorio, nenache il naso tappato. Anche per questo ho associato la febbre alla presunta infezione delle vie urinarie.

Questa mattina mi sono alzato con quasi 38 di febbre e lieve dolore nel basso ventre e, ciò che è peggio, le urine erano di colore rosso! Ho urinato anche alcuni microscopici granuli di colore rosso scuro (sangue rappreso?).

Di cosa si potrebbe trattare? cistite? prostatite? altro?

Il problema è che non posso vedere il mio medico perché sono fuori città (e lo sarò fino a mercoledì, ammesso che la febbre passi). Pensavo di contattare un urologo nela città dove sono ora ma forse conviene rivolgersi direttamente a un ps?

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Da quanto racconta potrebbe trattarsi di una infezione alla vescica ( cistitte emorragica) secondaria ad una prostatite, ma occorre una visita medica.
Cordialità

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Probabilmente si tratta di infezione acuta genitourinaria motivo per il quale bisogna subito intraprendere una terapia antibiotica anche eventualmente rivolgendosi ad un prosnto soccorso.

Comunque è sempre bene non sottovalutare il sintomo:

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1878-ematuria-un-sintomo-da-non-sottovalutare.html
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

grazie per il vostro interessamento. Nel frattempo sono riuscito a contattare il mio medico curante che mi ha consigliato di intraprendere subito terapia con ciprofloxacina 500, due volte al dì.

Ho infine fissato appuntamento con un urologo per giovedì pomeriggio.

Spero che dolori e fastidi non aumentino, altrimenti mi rivoglerò a un pronto soccorso.

Grazie!
[#6]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Ha iniziato la terapia gli dia almeno 2 gg di tempo perchè sia efficace.
Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Se ritiene opportuno ci tenga aggiornati.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

innanzitutto grazie per la vostra cortesia e disponibilità. E' importante sapere di poter contare su un parere professionale, anche se a distanza.

Vi aggiorno brevemente: ho consultato una settimana fa un urologo che, ai sintomi da me descritti, ha ipotizzato una forma di ostruzione. Ha fatto un'ecografia su reni e ipogastrio, non dolenti, per fortuna non c'è traccia di calcoli. Ha controllato per via rettale la prostata, che ha trovato di forma regolare.
Mi ha consigliato di fare una flussometria e di andare avanti con antibiotico e abbondante idratazione.

Vorrei, se possibile, porvi due domande:

1. da diciotto giorni sto seguendo cura antibiotica con cirpoxin 500, due volte al dì. Non sto prendendo nulla per proteggere lo stomaco dall'azione del farmaco. Secondo voi è necessario assumere qualcosa? Secondo il mio medico curante il ciproxin non aggredisce lo stomaco, altrove ho letto il contrario, cosa mi dite voi?

2. Ho eseguito ieri esame flussometrico. Secondo gli infermieri si tratta quasi certamente di prostatite, giacché alla normale minzione segue una lunga coda di sgocciolio nel quale l'urina rimasta esce in maniera lenta e un po' incostante.
Credo abbia senso una diagnosi di prostatie, data la consistenza liquida del mio sperma che persiste oramai da oltre tre mesi.
Attendo comunque il risultato delle analisi.

Nel frattempo il mio medico curante consiglia di proseguire il ciproxn fino a scomparsa dei sintomi (minimi al momento) e nel frattempo mi ha prescritto 10 supposte di topster come antinfiammatorio. In ospedale però gli infermieri mi parlavano di una terapia antinfiammatoria di 90 giorni. Una bella differenza! Naturalmente mi fido più del mio medico che degli infermieri di urologia, voi che mi dite? Topster 3mg per 10 giorni è sufficiente?

Scusate ma sono preoccupato dal rischio che l'infezione diventi (se non lo è già) cronica e vorrei per quanto possibile essere certo di debellarla e non farla tornare. Temo che i rischi in là negli anni siano seri per la fertilità e per la sessualità in generale.

Grazie ancora per il vostro supporto.
[#9]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
è probabile dalla sintomatogia riferita è molto probabile che Lei soffra di prostatite, complicata tempo fa da una infezione delle vie urinarie.
Riguardo alla cura delle prostatiti io appartengo a quella categoria di urologi che usano molto poco o per niente gli antibiotici o antisettici per la cura della prostatite.
Riguardo ai giorni di assunzione di un antiinfiammatori penso che essi non debbano essere più di 10 per ciclo e cmq mai più di 15 compresi gli antiinfiammatori per via rettale , onde evitare il verificarsi di nuove patologie ( gastrite).L'esame flussimetrico va poi cmq eseguito in assenza di prostatite in fase attiva per evitare curve flussimetriche ridotte per uno sfintere non bene aperto per uretriti prossimali con erronee diagnosi di ostruzioni.
Cordiali saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

grazie per la risposta. Avrei preferito anch'io evitare antibiotici e cortisonici, ma sia l'urologo sia il medico di famiglia non mi hanno prospettato, ahimè, alternative.

Detto ciò, crede sia il caso assumere qualcosa per proteggere lo stomaco dal ciproxin?

Topster è cortisone vero? Dovrei iniziare stasera... ma non ho mai preso cortisone e non sono sicuro di volerlo fare...
Devo seguire qualche precauzione mentre assumo cortisone?

Grazie ancora per la gentilezza.
[#11]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
1) La terapia con Ciproxin richiede come unica precauzione di non essere assunta in associazione con succhi di arancia specie se arricchiti di calcio.
2)Nessuna in particolare
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